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sabato 13 ottobre 2012

Perchè il maggiordomo non è ricorso in appello?


Gabriele, la grazia e il salario garantito

Sabato, 13 Ottobre 2012Perché Paolo Gabriele non è ricorso in appello? È sicuro che l’ormai certa grazia papale metterà il sigillo alla vicenda Vatileaks? O teme che il processo di secondo grado avrebbe potuto innervosire non pochi presuli della Curia romana? Di sicuro sarebbe stata un’occasione per approfondire il legame con quelle persone da lui indicate nel dibattimento di primo grado come coloro che lo avrebbero suggestionato.

Adesso rimane la condanna a diciotto mesi di reclusione per furto di documenti, ma in Vaticano sono tutti sicuri che Gabriele non sconterà nemmeno un giorno della pena. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, definì, subito dopo la sentenza di condanna, l’ipotesi della grazia di Benedetto XVI per il suo ex maggiordomo «molto concreta e verosimile».
Non sono in pochi coloro che volevano osservare le scelte che avrebbero effettuato Gabriele e il suo legale Cristiana Arru, dopo la conclusione del processo di primo grado. Ovvero se avessero fatto ricorso in appello oppure no. Non a caso la grazia papale non è arrivata a caldo. Ci sono stati contatti tra il Vaticano e l’avvocato del maggiordomo infedele? È probabile così come avviene in ogni vicenda dibattimentale. Anche se basta la dichiarazione di padre Lombardi per essere certi del futuro roseo che attende Gabriele.
Tra l’altro ha suscitato molta sorpresa il commento a caldo del legale dell’ex maggiordomo che ha definito equilibrata la sentenza di condanna al suo assistito che, seppur minima (18 mesi), non è quanto l’avvocato stesso aveva chiesto ai giudici vaticani, e cioè che il reato fosse derubricato ad appropriazione indebita («Non ci sarebbe pena, perché non c’è stata querela») oppure il minimo della pena per furto (3 giorni).
Adesso, però, si guarda al futuro. Dopo l’ormai certa grazia del Papa, quale lavoro svolgerà l’ex maggiordomo di Benedetto XVI in Vaticano? Dal 23 maggio scorso, giorno del suo arresto, Paolo Gabriele anche se sospeso dal servizio ha continuato a percepire lo stipendio. Già questo dimostra con chiarezza che la sua vicenda non è assolutamente comune.


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