è uno dei protagonisti dell'incontro umbro, il priore della Comunità
ecumenica di Bose, Enzo Bianchi , al quale Fabio Colagrande ha
chiesto di spiegare il senso profondo di questa manifestazione: R. -
Significa proprio quello che il Concilio voleva e che Paolo VI ha
sintetizzato nell’ Ecclesiam Suam : la Chiesa si fa dialogo. Qui,
abbiamo un’esperienza della Chiesa che si fa dialogo con tutti, con
tutte le componenti di altre religioni, ma anche con quelli che non
professano alcuna religione.
E’ decisivo per il futuro dell’umanità che
ci sia questa complicità tra credenti e non credenti nel cercare ciò che
fa diventare l’uomo più uomo e, in questo senso, realizza anche la
volontà e il piano di Dio sull’uomo.
D. - Si è parlato di
contemplazione e di meditazione: la Chiesa deve aver paura di altri
metodi che arrivano da altre tradizioni o da altre religioni? R. - No,
io credo che la pluralità dei metodi rappresenta tutte vie umane che
possono servire anche alla meditazione e alla contemplazione cristiane. I
cristiani devono solo ricordare che ciò che li salva non è un metodo,
non è la meditazione, non è la contemplazione, ma ciò che li salva è
ancora Gesù Cristo e soltanto Lui.* Quindi, non scambieranno gli
strumenti con ciò che è il fondamento.
D. - Lei ha detto, però, che a
volte c’è timidezza nel ricordare questo… R. - Sì, c’è timidezza, c’è
paura oggi. Certamente, manca una certa speranza e una certa fiducia
negli uomini e nei loro cammini. Noi siamo un po’ come paralizzati
davanti a una certa audacia del dialogo. Ma il Concilio deve essere una
forza che ci spinge e ci rende audaci, facendo cessare le nostre paure.
D. - Sta per cominciare il Sinodo sulla nuova evangelizzazione, al
quale lei partecipa: quali le sue speranza, i suoi auspici? R. - Io
partecipo al Sinodo chiamato da Benedetto XVI come esperto e ho una
buona speranza. Mi sembra che il cammino fatto fin qui indichi davvero
una prospettiva fedele al Vaticano II su cosa sia la nuova
evangelizzazione: una vera proposta di buona notizia, nessuna
imposizione....
da
http://www.news.va/it/news/assisi-concluso-cortile-dei-gentili-interviste-con
* = bla, blà, blàààà.... !
Ma dove abita Cristo? forse a Bose?
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
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