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sabato 22 dicembre 2012

Nonsolo Gospa, ma un satan-network


Da Tony Laggetta agli Antipapi. Ecco tutti i veggenti d'Italia

dfsTony Laggetta, in un'immagine tratta dal suo sito internetGuarda la gallery
Italia popolo di santoni. “Ci sono più di 25mila fedeli non riconosciuti dalla Chiesa Cattolica e decine di gruppi che nascono intorno a figure di veggenti”. La professoressa Raffaella Di Marzio, studiosa di scienze religiose, e curatrice del volume "Religioni del mondo: una esaustiva enciclopedia di credenze e pratiche" spiega in un'intervista adAffaritaliani.it il motivo del perché nel nostro Paese “molte persone hanno bisogno di avere segni tangibili della presenza di Dio”.
Ci sono associazioni che credono in sacerdoti che si sono autoproclamati Antipapi”. Da Nord a Sud, nessuna differenza, i santoni sono ovunque: “Nessuna regione del paese è esente da fenomeni di apparizionismo. In 18 anni di studi ho visto i fenomeni più strani, angeli che trasportano ostie insanguinate in giro per il mondo e infine le depositano ai piedi di una chiesa”.

MAMMA EBE, ADELAIDE RONCALLI E I RAGAZZINI DI OLIVETO COTRA - I MISTICI D'ITALIA
Rivelazioni, guarigioni inspiegabili, illuminazioni, poteri soprannaturali. L’Italia è sempre stata interessata da fenomeni mistici con Madonne piangenti o sorridenti, immagini di Gesù che appaiono e scompaiono, stimmate e profumi che arrivano dal paradiso, santoni, veggenti, esorcisti e guaritori. Si tratta di avvenimenti legati alla profonda religiosità popolare del nostro Paese e che, nell’attuale clima di incertezza economica, si fanno ancora più spazio.
Dagli Antipapi ai veggenti sono centinaia le storie di apparizioni spesso legate a un giro di affari, offerte, pellegrinaggi e souvenir. Da Mamma Ebe, a Emmanuel Milingo, da Natuzza Evolo a Mamma Lucia. Personaggi accomunati dalla capacità di attrarre le folle di pellegrini e allo stesso tempo sollevare lo scetticismo della Chiesa.
Molte volte le gerarchie ecclesiastiche hanno apertamente combattuto queste forme di devozione popolare legate a figure discusse. È il caso di quella che si presenta come l’erede di Padre Pio: Lucia Frascaria, detta "Mamma Lucia", di San Nicandro Garganico (Foggia) presso Torre Mileto.
La santona racconta di avere ricevuto, fin da bambina, la visione della Madonna e di avere accanto a sé il nuovo Cristo, nato nel 1975. Scortata dalle "sorelle" vestite di nero, Mamma Lucia si mostra ai fedeli con le mani coperte di guanti bianchi per "coprire le stimmate". Predica, distribuisce il cibo e l’olio "benedetto", impone le mani sui fedeli che chiedono di essere guariti.
Se il Sud, e in particolare la Puglia, è sempre stato attraversato da fenomeni di apparizionismo, il Nord non è da meno. In Provincia di Bergamo è nata Adelaide Roncalli, la Fatima italiana. Secondo i fedeli, il 13 maggio 1944 la Sacra famiglia sarebbe apparsa alla piccola Adelaide, che aveva all’epoca 7 anni. Ma, a differenza di Fatima, la Chiesa ha sempre negato la veridicità di quanto riferito dalla bambina. Nonostante la presa di distanza degli organi ufficiali della Chiesa, a sessant’anni di distanza i pellegrini si ritrovano ancora nella cappella di Ghiaie di Bonate e un sito internet in otto lingue raccoglie documenti e testimonianze.
Molto simile alle apparizioni di Medjugorje, in Bosnia, la vicenda dei 12 ragazzini di Oliveto Cotra, a Salerno. Anche in questo caso infatti il gruppetto di bambini avrebbe cominciato ad avere apparizioni della Madonna accompagnate da un profumo intenso. 
Alcuni luoghi sono diventati punti di riferimento per molti pellegrini. A Placanica (Reggio Calabria), tutti gli anni in parecchi visitano lo scoglio delle Apparizioni, riconosciuto dalla stessa Chiesa di Locri. Qui, quarant’anni fa, la Vergine ha affidato a fratel Cosimo Fragomeni quattro messaggi rivolti all’umanità.
A.G.

Dottoressa Di Marzio, perché si sente il bisogno di entrare a far parte di un’associazione come quella di Tony Laggetta?

Le persone hanno bisogno che la religione si manifesti in modo tangibile e visibile. Questi gruppi rispondono a bisogni concreti della gente, per questo sono così numerosi. In Italia ce ne sono molte decine con almeno 25 mila fedeli che non sono riconosciuti dalla Chiesa Cattolica ma che fanno parte di associazioni che nascono e si diffondono in ambienti cattolici: noi chiamiamo queste associazioni “gruppi cattolici di frangia”.

Che cosa si intende per cattolici di frangia?

Sono associazioni che nascono dalla fede cattolica popolare, dalle devozioni, dal culto dei santi, della Madonna, di Gesù. Spesso sono guidati da sacerdoti, da suore, da vescovi, qualche volta da laici. Pur avendo un substrato cattolico, manifestano culti non approvati e non sono riconosciuti dal vescovo della diocesi.

Può farci qualche esempio?

Si, ci sono associazioni guidate da sacerdoti che si sono autoproclamati papi. È il caso della Chiesa Novella del Sacro Cuore di Gesù in provincia di Pistoia, guidata per anni da un Antipapa che aveva preso il nome di Emmanuel I. Anche Chieti ha avuto un Antipapa: si chiamava Valeriano I. Queste persone sono convinte che la Chiesa cattolica non sia più la vera Chiesa di Cristo. Scrivono libri sacri che rivisitano il Nuovo Testamento e sostengono di essere stati investiti da Dio stesso.

Ci sono specifiche zone d’Italia in cui si concentrano questi gruppi oppure si trovano in tutta la penisola?

Non c’è una regione che non sia interessata dal fenomeno. Molti sono al Nord, in particolare in Veneto. A Roma Don Claudio Gatti ha fondato il movimento “Impegno e testimonianza”. Si autoproclamò vescovo sostenendo che Cristo l’avesse chiamato e per le sue affermazioni fu sospeso dal Vaticano. Ora è morto ma il movimento è ancora in attività. I suoi seguaci mostrano le ostie insanguinate dentro a delle teche sostenendo che siano state condotte lì dagli angeli.
Che cosa pensa del caso Laggetta?

Di Laggetta in Italia ce ne sono decine, alcune volte vengono ignorati, altre volte la Chiesa non si pronuncia, come nel caso di Laggetta, altre volte si esprime ufficialmente. Non è detto che Laggetta sia in cattiva fede né che abbia circuito le persone. Le famiglie pensano che i loro figli siano stati costretti a seguirlo, ma spesso si tratta di libere scelte. Quante ragazze scelgono la vita di clausura? Anche in quei casi le famiglie si lamentano e sostengono il plagio…

Secondo lei come mai attira così tanti fedeli?

In un periodo come questo in cui non ci sono più valori, c’è la crisi e si teme la fine del mondo molti cercano un modo per star meglio. Ci si attacca a delle persone con un forte carisma. Nella storia dell’umanità ci sono state varie figure capaci di attirare a sé un grande numero di persone. Credo che Laggetta possegga, come loro, questa qualità. Deve avere un grande carisma altrimenti non riuscirebbe a raccogliere così tanta gente intorno a sé.
25 ANNI, 500 SEGUACI E LA FAMA DI "NUOVO MESSIA". ECCO CHI E' TONY LAGGETTA
Tony Laggetta è un ragazzo di 25 anni che vive a Carmiano nella provincia di Lecce. Di mestiere fa il panettiere ma da qualche anno sostiene di vedere Dio e La Trinità. In molti, più di 500, gli credono e Tony si fascia le mani a causa di presunte stimmate e riesce a farsi donare terreni sui quali edificare Chiese. Si definisce il nuovo Messia e, secondo quanto viene raccontato, sentirebbe la voce di Dio sin dall’infanzia. Il creatore comunicherebbe con lui a intervalli regolari, almeno una volta al mese, annunciati puntualmente in anticipo. Grazie a queste chiamate Tony riesce a radunare centinaia di persone che assistono alle apparizioni e che seguono quello che Gesù gli suggerisce. Il ragazzo, con l’aiuto della comunità che lo venera, ha fondato anche una Onlus chiamata “Calvario di Gesù Crocifisso”.

Laggetta è un veggente al passo con i tempi. Ha un suo sito che può contare su circa 20 mila visite al giorno, una pagina Facebook con 209 fan (ha anche una pagina nemica, che si chiama “Il Calvario di Gesù crocifisso è una bufala”) una candidatura alla Net Parade e una Google Map georeferenziata sulla location dell’apparizione. Sul sito della Onlus, il ragazzo racconta la storia di questa devozione. Tony a soli 14 anni avrebbe compiuto il primo miracolo guarendo un ragazzo in preda alle convulsioni e avrebbe convertito un amico dedito a Satana; a 17 anni avrebbe ricevuto le stimmate e a 19 avrebbe avuto il primo contatto diretto con Dio che gli avrebbe predetto le successive apparizioni nel luogo in cui, qualche tempo dopo, sarebbe stato materialmente eretto l’altare intorno al quale si riuniscono tuttora i seguaci di Laggetta. Il sito riporta anche la testimonianza della madre, Pierina Capone, la quale ricorda come suo figlio fosse in grado fin da piccolo d’imparare a memoria omelie e forme liturgiche. Poi, racconta, “gli fu donata una memoria prodigiosa e il potere di guarire le persone con l’imposizione di ore e ore di racconti ultraterreni”. All’apparenza Tony sembrerebbe un giovane emarginato, con un nome più da cantante neomelodico che da veggente, poco alla moda (il Signore gli ha vietato tatuaggi e piercing) e di modi semplici, eppure è in grado di attirare a sé molti ragazzi della sua età oltre che uomini e donne adulte.

La storia di Tony è diventata di dominio pubblico dopo che una madre ha denunciato alla trasmissione Chi l’ha Visto? la sparizione di suo figlio di 20 anni, Alessandro. Il ragazzo, da qualche mese, ha deciso di abbandonare la sua casa, lasciare la sua fidanzata e andare a vivere nella comunità di Tony, svolgendo per lui alcuni compiti come trascrivere quello che il Signore gli detta durante le apparizioni. Alessandro, però, continua a ripetere che la sua è una libera scelta.
La curia di Lecce intanto si sta muovendo per fare luce sulla vicenda. Don Fernando Filograna, vicario del vescovo del capoluogo salentino Domenico d’Ambrosio, ha spiegato che vi sarà una presa di posizione ufficiale con tanto di presa di distanza nei confronti dell’istituzione. La cautela su una eventuale presa di posizione dimostra come la Chiesa in genere si muova in casi come questi con i piedi di piombo per via della particolarità del fenomeno.
Intanto la Procura di Lecce ha aperto due fascicoli attorno all'attività del "Calvario di Gesù Crocifisso". L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di circonvenzione di incapace. Il pm Antonio Negro, secondo quanto scrive Leccesette, sta valutando la possibilità che l’azione del 25enne e di chi gli sta vicino abbia in qualche modo contribuito a forzare le decisioni e incidere in modo sensibile sulle scelte di alcuni adepti, che hanno addirittura abbandonato casa e famiglia per seguirlo.


Nel frattempo lo stesso Laggetta che ha sporto querela per diffamazione per rispondere al gruppo creato su Facebook “Il Calvario di Gesù Crocifisso è una bufala”, che da qualche tempo prova a screditare l’operato e veggente.

A.G.
di Anna Gaudenzi

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