ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 2 gennaio 2013

UNA CHIESA A BAGNASCO MARIA:


1. UN BOOMERANG L’ENDORSEMENTE DEL CAPO DEI VESCOVI - 2. L’AGGHIACCIANTE SILENZIO DEL CARDINALE DI MILANO, IL POTENTE CIELLINO ANGELO SCOLA, VERSO IL “GOLPE” PRO-‘’AGENDA’’ DI ANGELO BAGNASCO SPINGE MONTI E MOGLIE A PARTECIPARE AL TE DEUM DI IERI POMERIGGIO PER UNA RAPIDA STRETTA DI MANO CON SCOLA - 3. MA LA FRITTATA È A TAVOLA E MENTRE IL PIO RICCARDI MOBILITA LE SACRESTIE PARTE IL SILURO DELL'ARCIVESCOVO DI FERRARA LUIGI NEGRI: “DAL VATICANO PIÙ PRUDENZA NELL’APPOGGIO A MARIO MONTI. I POLITICI VANNO GIUDICATI DAI VALORI CHE DIFENDONO” - 4. BAGNASCO HA CAPITO CHE CON L’ENDORSEMENT A MONTI IL 10 DICEMBRE HA SBAGLIATO DI BRUTTO E COSÌ IERI HA PROVATO A RECUPERARE CHIEDENDO CHE LO STATO SI SCHIERI CONTRO ABORTO ED EUTANASIA. IN ATTESA DELLA PROLUSIONE CHE TERRÀ IL 28 GENNAIO AL CONSIGLIO PERMANENTE DELLA CEI, MENO DI UN MESE PRIMA DELLE ELEZIONI -

DAGOREPORT
MARIO MONTI LA MOGLIE ELSA E IL CARDINALE ANGELO SCOLAMARIO MONTI LA MOGLIE ELSA E IL CARDINALE ANGELO SCOLAMARIO MONTI E SIGNORA MENTRE ESCONO DA UNA CHIESAMARIO MONTI E SIGNORA MENTRE ESCONO DA UNA CHIESA
Appena letto il ‘'Corriere della Sera'' (http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-dopo-la-pompa-dell-osservatore-romano-allagenda-monti-la-chiesa-si-spacca2-il-48748.htm), la mattina del 31 dicembre a Mario Monti è andato per storto il Cenone prima di mangiarlo. E ha deciso in tutta fretta di partecipare al Te Deum del cardinale Angelo Scola a Milano.

Scorta allertata e sopralluogo sicurezza nella Chiesa di San Fedele alle 16 e 30 del pomeriggio, Scola all'inizio dell'omelia lo saluta, al termine pochi minuti per una stretta di mano, ma in mezzo alla navata, in chiesa e non a pochi passi in sacrestia, al riparo dagli occhi indiscreti. Pochi minuti che servono solo per la foto opportunity da pubblicare in riparazione sul giornalone di via Solferino.
CARDINALE ANGELO BAGNASCOCARDINALE ANGELO BAGNASCO
Ma come dice il buon arcivescovo di Ferrara, monsignor Luigi Negri oggi in un'intervista alla ‘'Stampa'', lo stile di vita sobrio da solo non vuol dire nulla, anzi ci sono stati dittatori sobrissimi, e così nelle stesse ore in cui si è precipitato a stringere la mano di Scola, Monti ha messo on line il suo programma. E nero su bianco ribadisce che i temi etici nel suo Programma nisba: libertà di coscienza, per tutti.
Intanto e' indefesso il pio Andrea Riccardi, mobilita le sacrestie(vedi lo scritto ficcantissimo
scritto su ‘'Europa'' da Federico Orlando (vescovi che chiamano a candidarsi nella lista Monti: lei che ha un studio legale in buoni rapporti con la Curia).
Beppe Grillo al confronto diventa gigantesco: ve ne dovete andare a pregare in Vaticano per lo IOR, ha detto ieri parafrasando il discorso al parlamento inglese di Oliver Cromwell.
Cardinale ScolaCARDINALE SCOLA
Ma Bagnasco ha capito che con l'endorsement a Monti il 10 dicembre ha sbagliato di brutto e che come Esau ha venduto la sua primogenitura per un piatto di lenticchie, e così prima il 31 dicembre Te Deum su temi etici e ieri ha chiesto che lo Stato si schieri contro aborto ed eutanasia. In attesa della Prolusione che terrà il 28 gennaio al Consiglio permanente della CEI, meno di un mese prima delle elezioni....
2.MONSIGNOR NEGRI "DAL VATICANO PIÙ PRUDENZA NELL'APPOGGIO AL PROFESSORE"
L'ARCIVESCOVO DI FERRARA, LUIGI NEGRI: I POLITICI VANNO GIUDICATI DAI VALORI CHE DIFENDONO
VESCOVO LUIGI NEGRIVESCOVO LUIGI NEGRI
Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
«Il nostro compito non è distribuire ai partiti etichette di cattolicità ma formare le coscienze: non c'è alcuna indicazione di voto da parte della Chiesa a favore di Monti». Nega qualunque «endorsement» da parte della Chiesa a favore del premier, Luigi Negri, neo arcivescovo di Ferrara, storico collaboratore del fondatore di Cl, don Giussani, commissario Cei per la Dottrina della Fede e presidente della fondazione internazionale Giovanni Paolo II per il magistero sociale della Chiesa. E avverte: «Monti va giudicato come tutti i politici per ciò che fa a difesa della vita e della famiglia e la sua sobrietà nello stile non garantisce nulla: la storia è piena di totalitarismi estremamente sobri».
ANDREA RICCARDI MARCO IMPAGLIAZZOANDREA RICCARDI MARCO IMPAGLIAZZO
I media cattolici e la Cei si sono schierati con Monti?
«Esprimere una valutazione o formulare una dichiarazione di stima non significa attribuire la patente di cattolico a uno schieramento. Nel messaggio per la giornata della pace, il Papa ha chiarito che i valori non negoziabili sono razionali e quindi validi anche per i non credenti eppure ci sono partiti che escludono i temi bioetici dai loro programmi.
Federico OrlandoFEDERICO ORLANDO
Matrimonio uomo-donna, libertà di educazione, salvaguardia della sacralità della vita dal concepimento al suo termine naturale, sussidiarietà. Ecco il banco di prova. È qui che si valutano le forze politiche. Altrimenti il sostegno a priori delle autorità ecclesiastiche suonerebbe utilitaristico, un "do ut des" in clamoroso contrasto con l'insegnamento di Benedetto XVI. La Chiesa non può ragionare secondo il "tu mi dai, io ti do". Non mi pare proprio l'ottica del Papa quella di appoggiare un determinato partito o candidato».
È in corso la caccia ai «voti del cielo»?
«Noi educhiamo i fedeli, non li telecomandiamo nell'urna. Al Sinodo il Papa ha sempre unito i termini dialogo e identità forte. Quando sento di endorsement per Monti, sono certo che non vada attribuito al Pontefice. È uno scenario riduttivo, antiquato. A che condizioni si pretende di negoziare con la politica? Nella loro responsabilità serve più prudenza e discrezione a chi media tra il Papa e il resto della Chiesa e della società . Ogni credente vota liberamente per chi vuole, in base al rispetto dei principi fondamentali della fede. La scelta per questo o quel partito è espressione identitaria, non scaturisce da un' indicazione dall'alto».
Don GiussaniDON GIUSSANI
Cosa non la convince di Monti?
«La questione non va personalizzata. Come pastori non dobbiamo ridurci ad analisi solo politiche, perciò è fuori luogo esprimersi sulle singole persone. Sono i principi non negoziabili gli unici criteri per giudicare candidature e programmi di governo. Non c'è traccia di temi etici nella sua Agenda e quindi mi chiedo come si possa parlare di appoggio della Chiesa a Monti in assenza di un suo esplicito impegno sulle questioni di fede fondamentali. In Vaticano e fuori ci sono stati interventi di autorità ecclesiastiche che però non possono essere interpretati come un sostegno aperto della Chiesa al premier. E anche l'enfasi posta sul cambiamento di stile nella vita pubblica mi sembra superficiale. I libri sono pieni di dittatori assolutamente sobri».
JOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVIJOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVI
3. CARD. BAGNASCO: EUTANASIA E ABORTO, «A VOLTE SOLO PER MOTIVI ECONOMICI»
Da "Corriere.it"
Il cardinale Angelo Bagnasco ammonisce contro eutanasia ed aborto, proposti da alcuni con «motivi umanitari a parole» ma cercati «temo, a volte, per motivi economici». L'arcivescovo di Genova, presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana) non cita mai direttamente i termini eutanasia e aborto ma, sottolinea lo stesso porporato, «è evidente a chi pensiamo».
MONSIGNOR NEGRIMONSIGNOR NEGRI
DIFENDERE LA VITA - «Quale garanzia ci può essere se uno Stato non rispetta, non promuove, non accoglie, non difende la vita, soprattutto la più fragile e debole, anche quella vita che non ha neppure il volto, neppure la voce per imporre sé stessa e il proprio diritto oppure se quella vita non ha più la voce perché l'ha persa, in uno stato di incoscienza, di infermità mentale?», ha detto il cardinale commentando il messaggio del Papa per la Giornata della pace.
monti papa ratzingerMONTI PAPA RATZINGER
GARANZIE - «Parliamo spesso degli ultimi», ha proseguito l'arcivescovo nella chiesa dell'Annunziata a Genova, «ma gli ultimi degli ultimi sono coloro che non possono opporre agli altri neppure la presenza, neppure un volto, tanto meno la voce. Una società siffatta», ha detto ancora Bagnasco, «che garanzie potrà dare di difendere, accogliere, sostenere, promuovere, anche con grandi sacrifici tutte le altre fragilità della vita umana? Se il cuore della società non è abbastanza grande e sensibile da commuoversi di fronte a queste situazioni ultime della fragilità umana, e non le accoglie perché dice di dover pensare alle altre fragilità, c'è un circolo che non si può spezzare», ha concluso.

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