ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 11 aprile 2013

La nuova religione virtuale sì che funziona: Gesù Cristo era un dilettante!


Il “boom” di Francesco su Twitter

l'account Twitter @pontifex
L'ACCOUNT TWITTER @PONTIFEX

Superati i 5 milioni di followers. I gesuiti Lombardi e Spadaro: «La sua predicazione è perfetta per i tweet»


Francesco sul suo account Twitter @pontifex in nove lingue ha superato i 5 milioni di follower. "Con il suo stile di vita molto semplice, il Papa non è un grande utilizzatore delle nuove tecnologie eppure la sua predicazione è particolarmente adatta ad essere rilanciata attraverso i tweet", spiega a "Vatican Insider" padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede.

 "Nella catechesi del Pontefice ricorrono parole dense e frasi molto efficaci che vengono ripetute più volte per fissarle bene nella memoria dei fedeli- evidenzia padre Lombardi-. Il suo modo di esprimersi è adatto ad essere ripreso su Twitter, a tradursi in spunti di riflessione, ad essere sintetizzato in motivi d'ispirazione".
  
La gestione dell'account pontificio prosegue sulla via collaudata da Benedetto XVI. "I tweet vengono personalmente visti da Francesco e se ne occupano alcuni collaboratori del dicastero vaticano delle comunicazioni sociali", precisa il direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Un lavoro reso più agevole dal "suo modo di comunicare, concreto e vicino alla sensibilità della gente".
  
"L'attitudine di Francesco alla comunicazione rientra nella sua definizione di umiltà", dichiara a "Vatican Insider" padre Antonio Spadaro, direttore della rivista dei gesuiti "Civiltà Cattolica" e fondatore della Cyberteologia. Per Bergoglio essere umili è "avvicinarsi bene agli altri". "I nuovi strumenti telematici non fanno parte diretta del suo vissuto, ma Papa Francesco conosce bene l'importanza della comunicazione e dello stare nelle strade dove sono gli uomini e le donne di oggi". "Francesco vuole che la Chiesa sia vicina alle persone lì dove si trovano, e per far questo esce per strada. Tra le vie che percorre ci sono anche quelle digitali". 

Aggiunge padre Spadaro:"La vicinanza è la categoria fondamentale del suo approccio pastorale e non si può evangelizzare se non si crea una relazione diretta. Il Papa ama il contatto. Lui è abituato a quello legato alla presenza fisica ma contempla anche quello digitale, oggi così importante. Oggi i messaggi di senso, e conseguentemente i messaggi religiosi, non possono essere semplicemente trasmessi, ma devono essere condivisi". 

Dunque, "i messaggi di senso passano anche attraverso i social network, che ormai stanno diventando luoghi di riflessione, considerazione e condivisione di valori, idee, momenti di vita". Già Pio XI a proposito della radio, sottolinea padre Spadaro,"parlava di una tecnologia messa al servizio delle relazioni e non della mera propaganda". E, di fatto, i social network "vivono di una logica di condivisione, di una diffusione del messaggio all'interno di relazioni". "Non mi stupisce – prosegue – dunque che il Papa abbia così tanti followers anche sulle piazze digitali e non solamente in quelle fisiche, come vediamo tutti nelle udienze e le messe. Anzi, spesso la gente che assiste ai discorsi del Papa avverte il desiderio di condividerli. Un hashtag molto usato, ad esempio, è #PapaFrancesco. Ma ce ne sono molti altri. Spesso si condividono anche foto".
  
E racconta una esperienza personale: "Io stesso sul mio profilo Facebook ho condiviso una bella foto del Papa sorridente e nel giro di pochissimo è stata condivisa 1.600 volte. Dunque la condivisione delle parole e dei gesti del Papa su Twitter è un modo di essere "presenti" all'evento". "Nella nostra vita frenetica si avverte l'esigenza di avere qualcosa di affilato e di sapiente che sia in grado di spaccare la quotidianità frenetica e mettere un piccolo seme, un elemento di riflessione e meditazione", osserva padre Spadaro.
GIACOMO GALEAZZICITTA' DEL VATICANO

Stile Francesco
VATICANISTA DE LA STAMPA
Non solo udienze ufficiali - come quella di ieri con il segretario generale dell'Onu Ban Ki moon - ma anche presenze Vip fuori programma, sempre più frequenti e quotidiane, per Papa Francesco. La giornata di oggi ha confermato "l'effetto Bergoglio", quella voglia di conoscerlo, condividere con lui o incontrarlo, anche solo per una stretta di mano, uno scambio di battute o un saluto. La prima a partecipare alla messa celebrata questa mattina da Papa Francesco nella Residenza di Santa Marta è stato il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri. Ma all'udienza generale di oggi, c'era a sorpresa, niente meno che la sacerdotessa del rock, Patti Smith. E dall'Argentina sono arrivati i dirigenti del San Lorenzo, la squadra del cuore di Papa Bergoglio. Francesco non si smentisce, ripete il solito bagno di folla in una piazza San Pietro gremitissima. E ha un pensiero per ciascuno. Parlando in spagnolo, rivolge un saluto ai tanti pellegrini arrivati per l'udienza, provenienti dalla Spagna, dall'Argentina, dal Messico e dai Paesi ispano-americani. Un saluto particolare e un ringraziamento poi alla squadra per cui fa il tifo da sempre, l'atletico San Lorenzo de Almagro, di cui è socio dal 2008. Al termine dell'udienza, l'equipe argentina gli regala una maglietta, un libro con la storia della squadra e una stola, copia di quella che usava il salesiano fondatore del club, Lorenzo Bartolome' Marti'n Massa, che il Papa «ammira molto». E attraverso il presidente del club, Matias Lammens, il San Lorenzo lo invita allo stadio per una partita. «Il Papa - commenta lo stesso Lammens - ha messo la nostra squadra al centro dell'attenzione del mondo. Riceviamo centinaia di telefonate da ogni parte, anche dai posti più insoliti». Altra presenza, non annunciata, in piazza San Pietro quella di Patti Smith. L'artista americana, a Roma in questi giorni per partecipare al `My Festival´ da lei diretto all'Auditorium Parco della Musica, è voluta andare personalmente, senza però fare sapere nulla prima, a omaggiare il nuovo Pontefice, verso il quale nutre «una profonda stima», come lei stessa ha dichiarato ieri sera, al termine della proiezione all'Auditorium del docufilm a lei dedicato `Dream of life´. «Non sono cattolica -ha dichiarato la Smith- e quindi non sento il peso dei dogmi, ma come essere umano lo stimo moltissimo. Quando Benedetto XVI annunciò di volere rinunciare, ho sperato subito che il suo successore scegliesse il nome coraggioso di Francesco. E quando c'è stata la fumata bianca e l'annuncio, sono stata tanto felice che ho pianto. Avrei dovuto scommettere -ha scherzato- Ho molto studiato San Francesco e i suoi valori di attenzione verso la natura e umiltà, dei quali questo Papa si fa portatore, sono importantissimi in un momento come questo di crisi economica, ma anche di devastazione ambientale. Vedremo cosa riesce a fare», ha concluso. In San Pietro anche il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti, salutato da Papa Francesco al termine dell'udienza. Bagno di folla anche oggi per Francesco che come sempre non riparmia sorrisi, abbracci, baci e carezze ai bambini, in perfetto "stile Bergoglio", fatto di spontaneità e calore. All'udienza ci sono anche i vescovi della Toscana, scolaresche da tutta Italia, associazioni di varie parti del mondo. Il Pontefice fa varie volte il giro della piazza sulla jeep e, come sempre, lungo il tragitto gli vengono passati i bambini e lui li bacia affettuosamente, li accarezza. C'è un bimbo sconsolato che comincia a piangere e il Papa, con gesto paterno, gli mette il ciuccio. Un altro bambino gli dà un'immagine della Madonna. Con i suoi gesti il Papa abbraccia tutta la piazza e saluta con il pollice alzato. Infaticabile poi, al termine dell'udienza, il Papa torna di nuovo a salutare i pellegrini in piazza. Tra di loro, un sacerdote gli porge una corona d'oro di quelle che si pongono sul capo della Madonna. Altri gli regalano immagini di Madonne. Le carezze del Papa nuovamente ai tanti bambini presenti a San Pietro. La piazza non si stanca di invocare il Papa e lui, instancabile, prosegue a piedi nel giro di saluti. Dopo aver salutato i pellegrini, Francesco fa per risalire sulla jeep, ma subito dopo ridiscende per salutare e abbracciare i tanti malati e disabili che hanno assistito all'udienza. A ciascuno offre ancora una carezza, un abbraccio, un incoraggiamento.  http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1831336699

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