La stella di Andrea Riccardi si è spenta, dopo la disfatta che lui
per primo ha procurato alla lista Monti. Ma nonostante ciò egli è
riuscito a piazzare nel nuovo governo presieduto da Enrico Letta un
pezzo grosso della comunità di cui è fondatore e capo, quella di
Sant’Egidio.
Mario Giro, responsabile della comunità per le relazioni internazionali, in particolare per l’Africa, e già consigliere di Riccardi nel precedente governo, è stato promosso sottosegretario agli esteri.
Nel suo curriculum spicca nel 2010 un premio della Fondazione Jacques Chirac per la sua opera di prevenzione dei conflitti.
Ma nemmeno andrebbero scordate le pagine nere. Nel passato e nel presente.
Nel passato, Mario Giro e Sant’Egidio hanno combinato in Algeria tali disastri da meritarsi critiche durissime sia da parte dei vescovi del luogo, sia da parte dei diplomatici italiani impegnati sul campo.
Per rinfrescare la memoria, si vedano questi due servizi di www.chiesa:
> Sant’Egidio “ad extra”. La disfatta di Algeri (9.4.1998)
> Sant’Egidio e l’Algeria. Le rivelazioni scomode dell’ambasciatore (29.12.2003)
Nel presente, le loro mosse avventate stanno creando seri guai nel Senegal, mettendosi in urto col governo di Dakar, che li vede schierati a favore dei ribelli della Casamance, e persino con la diplomazia vaticana.
Il 31 gennaio scorso il nunzio nel Senegal, l’arcivescovo Luis Mariano Montemayor, ha dovuto prendere le distanze da Sant’Egidio con una dichiarazione pubblica. Per cancellare anche solo l’impressione che la comunità di Riccardi e di Giro agisca d’intesa con la Santa Sede, come generalmente essa fa credere:
> Tra Roma e Dakar, i machiavelli di Sant’Egidio
Ma perfino tra gli autonomisti della Casamance c’è chi vede Sant’Egidio come la peste.
Pochi giorni fa, il 30 aprile, Jean Marie-François Biagui, presidente in Senegal del Mouvement pour le Fédéralisme et la Démocratie Constitutionelle, cattolico e fautore di una soluzione federale concordata a livello nazionale, ha lanciato accuse durissime contro le manovre di Sant’Egidio.
In particolare, Biagui ha accusato quelli di Sant’Egidio di voler essere i soli a raccogliere il frutto e i meriti della pace in Casamance, quando in realtà, se pace vi sarà, lo sarà grazie non a loro ma ad altri:
> Paix en Casamance: Jean Marie-François Biagui accuse Sant ‘Egidio de torpiller le processus
E queste sarebbero le credenziali del nuovo sottosegretario agli esteri?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/05/04/santegidio-alla-farnesina/
Mario Giro, responsabile della comunità per le relazioni internazionali, in particolare per l’Africa, e già consigliere di Riccardi nel precedente governo, è stato promosso sottosegretario agli esteri.
Nel suo curriculum spicca nel 2010 un premio della Fondazione Jacques Chirac per la sua opera di prevenzione dei conflitti.
Ma nemmeno andrebbero scordate le pagine nere. Nel passato e nel presente.
Nel passato, Mario Giro e Sant’Egidio hanno combinato in Algeria tali disastri da meritarsi critiche durissime sia da parte dei vescovi del luogo, sia da parte dei diplomatici italiani impegnati sul campo.
Per rinfrescare la memoria, si vedano questi due servizi di www.chiesa:
> Sant’Egidio “ad extra”. La disfatta di Algeri (9.4.1998)
> Sant’Egidio e l’Algeria. Le rivelazioni scomode dell’ambasciatore (29.12.2003)
Nel presente, le loro mosse avventate stanno creando seri guai nel Senegal, mettendosi in urto col governo di Dakar, che li vede schierati a favore dei ribelli della Casamance, e persino con la diplomazia vaticana.
Il 31 gennaio scorso il nunzio nel Senegal, l’arcivescovo Luis Mariano Montemayor, ha dovuto prendere le distanze da Sant’Egidio con una dichiarazione pubblica. Per cancellare anche solo l’impressione che la comunità di Riccardi e di Giro agisca d’intesa con la Santa Sede, come generalmente essa fa credere:
> Tra Roma e Dakar, i machiavelli di Sant’Egidio
Ma perfino tra gli autonomisti della Casamance c’è chi vede Sant’Egidio come la peste.
Pochi giorni fa, il 30 aprile, Jean Marie-François Biagui, presidente in Senegal del Mouvement pour le Fédéralisme et la Démocratie Constitutionelle, cattolico e fautore di una soluzione federale concordata a livello nazionale, ha lanciato accuse durissime contro le manovre di Sant’Egidio.
In particolare, Biagui ha accusato quelli di Sant’Egidio di voler essere i soli a raccogliere il frutto e i meriti della pace in Casamance, quando in realtà, se pace vi sarà, lo sarà grazie non a loro ma ad altri:
> Paix en Casamance: Jean Marie-François Biagui accuse Sant ‘Egidio de torpiller le processus
E queste sarebbero le credenziali del nuovo sottosegretario agli esteri?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/05/04/santegidio-alla-farnesina/
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.