Messer Lutero : è proprio necessario dargli soddisfazione ?
Dal
cassetto dei miei ricordi adolescenziali prendo un Articolo diUNA
VOCE del Maggio-Agosto 1974 (
notiziario 20-21 ) .
E’ incredibile la mia vita : pensavo che tali tematiche fossero state definitivamente archiviategrazie alla ritrovata "ermeneutica della continuità" e al “sentire cum Ecclesia” ed invece … le ho dovute ripescare 39 anni dopo ... perché esse sono purtroppo assai attuali !
E’ incredibile la mia vita : pensavo che tali tematiche fossero state definitivamente archiviategrazie alla ritrovata "ermeneutica della continuità" e al “sentire cum Ecclesia” ed invece … le ho dovute ripescare 39 anni dopo ... perché esse sono purtroppo assai attuali !
E'
vero, come mi fa notare un Teologo, a contatto, per motivi
residenziali, con il mondo protestante che la Chiesa Cattolica post
conciliare " Più che
Lutero si è spinta verso Zwingli e in alcuni casi pure verso il
pentecostalismo. Naturalmente i protestantizzatoripost
conciliari hanno preso dalle liturgie protestanti il peggio del
peggio.
La cosa migliore , la musica, essendo troppo difficile per le loro menti sapeva troppo divetus: volete mettere un corale o composizione d'Organo di Schutz, Buxtehude, Bach,Telemann con l'eleganza e la raffinatezza di Spoladore, di Giombini o le messe di requiem a suon di Bella Ciao, John Lennon, Ligabue, Enrico Petrillio, Paul Simon, Bob Dylan?..."
L'articolo del 1974 citando genericamente Lutero critica tutto il variegato e composito mondo della riforma protestante.
Fra poche ore, 20 giugno, ne leggeremo delle belle … prepariamoci ...
La cosa migliore , la musica, essendo troppo difficile per le loro menti sapeva troppo divetus: volete mettere un corale o composizione d'Organo di Schutz, Buxtehude, Bach,Telemann con l'eleganza e la raffinatezza di Spoladore, di Giombini o le messe di requiem a suon di Bella Ciao, John Lennon, Ligabue, Enrico Petrillio, Paul Simon, Bob Dylan?..."
L'articolo del 1974 citando genericamente Lutero critica tutto il variegato e composito mondo della riforma protestante.
Fra poche ore, 20 giugno, ne leggeremo delle belle … prepariamoci ...
Andrea
Carradori
E’
PROPRIO NECESSARIO DARE SODDISFAZIONE A MESSER LUTERO ?
UNA VOCE Maggio-Agosto 1974 ( notiziario 20-21)
UNA VOCE Maggio-Agosto 1974 ( notiziario 20-21)
« E'
notorio che fra le ragioni addotte per giustificare la riforma
liturgica vi è l'ecumenismo, il desiderio cioè di facilitare
l'unione e l'incontro di tutti i cristiani; altrettanto notoria è
l'attiva presenza di « esperti » protestanti nelle commissioni che
elaborarono la riforma.
Non
è male quindi, nel valutare il sacrificio che della Messa è stato
fatto sull'altare dell'ecumenismo, rammentare le parole di Lutero,
cariche di un forsennato odio contro la concezione cattolica della
Messa e contro il Canone romano.
Queste
parole assumono poi un estremo e gravissimo rilievo se si pone mente
ad alcuni fatti quale la stupefacente affermazione del « Messale
dei fedeli per il 1973 » (testo in uso nei Paesi di
lingua francese, pubblicato con l'Imprimatur di Mons. R. Boudon
vescovo di Mende e presidente della commissione liturgica
francofona) che nella Messa « si tratta semplicemente di fare
memoria dell'unico sacrificio già compiuto », proposizione
francamente luterana e formalmente condannata dal Concilio di
Trento.
In
questa prospettiva appare pure sinistramente significativo
l'abbandono del Canone romano, tanto odiato da Lutero, invalso ormai
nella pratica liturgica benché esso sia com-preso, con piena parità
di diritto, anche nei messali riformati.
E'
una domanda curiosa e insolita che ogni cattolico deve porsi.
Poiché
nessuno di noi ignora che parecchi protestanti hanno partecipato
alla fabbrica della nuova messa, e poiché i luterani hanno ammesso
la possibilità di utilizzare anch'essi la nuova liturgia, vuol dire
dunque che essa risponde in pieno alla loro fede.
Ciò
sembra altresì voler dire che messer Lutero sarebbe soddisfatto di
questa messa e che, se tornasse fra i vivi, l'utilizzerebbe.
Allora,
su che cosa di tanto importante abbiamo mollato, noi, che Lutero ne
sarebbe soddisfatto?...
Ce
lo dice lui stesso.
Prima
nel suo Contra Enricum Regem Angliae (Werke, t. X, sez. II):
«
Quando avremo fatto crollare la Messa, penso che avremo fatto
crollare tutto il Papato. Perché è sulla Messa, come su roccia,
che il Papato intero si appoggia, con le sue dottrine e diocesi, con
i suoi monasteri e ministeri e collegi e altari, cioè con tutto il
suo ventre ».
E
in seguito, nella sua predica sulla prima Domenica d'Avvento (
Werke, t. XV, p. 774):
«
Io sostengo che tutti i lupanari, gli omicidi, gli stupri, gli
assassinii e gli adultèri messi insieme, sono meno cattivi di
quell'abominio che è la Messa papista.
«
Dichiariamo in primo luogo che non è mai stata nostra intenzione
abolire totalmente il culto di Dio, ma soltanto purgare quello in
uso di tutte le aggiunte con cui è stato insozzato: parlo di
quell'abominevole Canone, che è una silloge di lacune fangose; si è
fatto della Messa un sacrificio; si sono aggiunti degli
offertori.
La Messa non è un sacrificio o l'azione del sacrificatore.
Consideriamola come sacramento o come testamento.
Chiamiamola benedizione, eucarestia, o mensa del Signore, o Cena del Signore, o memoria del Signore. La si chiami in qualsiasi altro modo, a patto che non la si sporchi col nome di ' sacrificio ' o di ' azione ' ».
La Messa non è un sacrificio o l'azione del sacrificatore.
Consideriamola come sacramento o come testamento.
Chiamiamola benedizione, eucarestia, o mensa del Signore, o Cena del Signore, o memoria del Signore. La si chiami in qualsiasi altro modo, a patto che non la si sporchi col nome di ' sacrificio ' o di ' azione ' ».
Ecco,
è molto semplice.
Ma
come son giunti, tutti questi signori che si sono tolta la talare, a
non pronunciare più, a non pronunciare mai, né la parola ' Messa '
né la parola ' sacrifìcio ', che vanno fin troppo insieme
congiunte e che paiono bruciare sulle loro labbra?...
Eccoli,
ora, tutti fieri e contenti di avere a disposizione una serie di
designazioni.
Ne
traggono l'illusione di una felice libertà: la libertà di poter
infine abbagliarci con i loro sproloqui. Che gioia essersi liberati
della Santa Obbedienza!
Ah,
poter inventare « pasti » e brindisi, banchetti e canti, gesti e
danze!
Ma
che pena constatare che i protestanti non hanno nemmeno tentato di
profittare delle nostre vigliaccherie per venire a noi da veri
fratelli!
Se noi l'ignoriamo, essi però sanno che messer Lutero non sarebbe ancora soddisfatto, perché quella Roma che per lui era la Rossa Prostituta, egli la voleva morta e sepolta.
Se noi l'ignoriamo, essi però sanno che messer Lutero non sarebbe ancora soddisfatto, perché quella Roma che per lui era la Rossa Prostituta, egli la voleva morta e sepolta.
Fintanto
che ci sarà un cattolico sulla terra, messer Lutero non sarà
soddisfatto.
Avviso
ai ciechi: quando un cieco conduce un altro cieco, cadono entrambi
nella fossa dei serpenti.
Marie
Carré
(da Lumière, n. 122, Juillet 1974) »
(da Lumière, n. 122, Juillet 1974) »
Immagine
allegata . Uno dei tanti episodi della riforma luterana : i
protestanti che uccidono Sacerdoti, Religiosi e Religiose cattolici
catturati in un Monastero.
Maria
Mater Ecclesiae , ora pro nobis !
Pubblicato
da Andrea Carradori a 15:29
http://traditiocatholica.blogspot.it/2013/06/messer-lutero-e-proprio-necessario.html
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