ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 1 agosto 2013

I Francescani dell’Immacolata e il Massone ( ravveduto )

Prima che lo abbia letto ho preferito dirglielo io ed ho composto  il numero telefonico di un mio amico " illuminista d' antica osservanza" comunicandogli la notizia del " commissariamento " dei Francescani ell’Immacolata ect ect
Il mio carissimo amico non ha avuto un attimo di esitazione e ha esclamato : “ Non avevo alcun dubbio! Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto perché sono troppo in gamba !”.
Ometto poi di citare altri passi della conversazione perché, al solito,  ha imboccato la “strada” delle “dimissioni” di Papa Benedetto ect ect… ( oggi saranno diversi gli ect …)
Il mio amico “illuminista” fu  rapito dal canto del Coro dei Francescani dell’Immacolata ( in una Messa ). 
Sentendo quel canto che nasceva dai loro cuori puri volle guardarli in viso per qualche secondo.
Fu un tempo interminabile per lui !
Nel viso di quei frati cantori egli ha visto la bellezza di Dio e della Chiesa Cattolica .
Come Mosè cambiò vita dopo l’incontro con Dio nel roveto ardente così il mio amico ha ritrovato nella Santa Chiesa Cattolica la propria serenità.
Stiamo leggendo in questi giorni tante e troppe cose sulla vicenda del commissariamento dei Francescani dell’Immacolata.
Anche alcuni ex frati e ex suore ( o ex novizi ed ex novizie) stanno, come “ naturale “, sparlando sui loro ex conventi…
E’ normale.
Ditemi voi se conoscete un uomo o una donna che parlano bene di una comunità dalla quale si sono distaccati .
Come è stato trattato, ad esempio, San Luigi Orione prima e dopo la morte ?
Qualcuno mi dica se un visitatore che sia mandato ad investigare in un normale condominio non ne esca con un block-notes pieno di pettegolezzi ( spesso contrastanti …)
Amici cari, si possono nutrire in cuore dei dubbi sull’efficacia della severità dei Francescani dell’Immacolata ( la moderna psicologia e la logica umana ci gridano che la rigidezza che fu dei santi del passato è da condannare … ) “Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono”.
Leggeremo tante cose in questi giorni su questi poveri ed eroici frati : al mio amico , finissimo conoscitore della psicologia umana, sono bastate due cose per aprire il proprio cuore a Dio ed alla Chiesa : il canto PURO e gli occhi PURI e SANTI di quei degnissimi figli ed eredi di San Massimiliano Maria Kolbe !
Com’è possibile “commissariare” una comunità di santi senza incorrere nella collera e nell’indignazione divina ?
“ Ma l’hanno chiesto loro” continua a gridarmi un nordico mio amico.
Riferendosi ai “traditori” dentro e fuori le sante comunità dei Francescani dell’Immacolata un Intellettuale Cattolico ha scritto : “ i lazzaroni c'erano pure allora,ma ALMENO lo stile millenario della Santa Chiesa serviva a coprire,e a MODERARE.Ora i lazzaroni non solo si sono moltiplicati ma danno pubblico scandalo,imbaldanziscono,si pongono sfrontatamente ad esempio,traviano tutto e tutti,al punto che i giovani ritengono NORMALE ogni scelleratezza,ogni trasgressione.Tanto l'inferno non e' MAI esistito,il limbo pure,del Purgatorio sono TRENTA ANNI che non ne sento fare nemmeno il nome. Non si suffragano piu' i defunti. Le Sante Indulgenze sono irrise da quei pochi che sanno cosa siano mai state… buttato via alle ortiche. ...".
Ma non è possibile “commissariare” un ordine che ha ricevuto il sorriso e il bacio della Madonna Santissima che sta donando a quelle comunità tante vocazioni pronte a confondere il mondo e la presunzione suicida degli uomini !
Lasciamo che le torbide parole del tipo : “…è stato rivelato da una fonte sicura che esistono centinaia di testimoni e prove documentate… ect ect …” facciano il loro corso stimolando quella parte morbosamente pettegola, desiderosa di vedere il male anche in un prato di fiori, che ognuno di noi ha in una parte, più o meno, estesa del cuore.
C’è a chi basta il canto e gli occhi per vedervi il riflesso di Dio e della Bellezza!
Lasciamo le beghe e gli intrighi mondani agli uomini di Chiesa che la Provvidenza ha costituito anche per questo ( c’è bisogno di tutto nella Chiesa … anche di coloro che umanamente hanno orchestrato un abile tranello : " In generale, contro un decreto di una congregazione vaticana è possibile fare ricorso presso il supremo tribunale della segnatura apostolica, oggi presieduto da un cardinale, l’americano Raymond Leo Burke, giudicato amico dai tradizionalisti.
Ma se il decreto è oggetto di approvazione in forma specifica da parte del papa, come sembra avvenire in questo caso, il ricorso non è ammesso . Pertanto i Francescani dell’Immacolata, dovranno attenersi al divieto di celebrare la messa in rito antico a partire da domenica 11 agosto."
Una tragedia annunciata da uno strano “saluto” che fu suggerito a Papa Benedetto XVI il 9 maggio 2012 al termine dell’Udienza Generale del mercoledì, alla quale avevano partecipato tanti frati e suore Francescani dell’Immacolata, il Papa li ebbe a salutare così :
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto le consacrate, i seminaristi e i frati Francescani dell’Immacolata ai quali auguro di nutrirsi della Parola di Dio e del Pane eucaristico per sentire cum Ecclesia”.
La stessa frase “ sentire cum Ecclesia” che più o meno in quegli stessi giorni il Papa aveva rivolto alla Fraternità San Pio X nella, vana, speranza di riportarli nella piena comunione giuridicamente canonica con la Santa Sede.
Termino questo post con le parole scritte da un Sacerdote “nordico” in un blog :
“ Certo che leggendo i commenti di …. ( omissis i nomi n.d.r.) ben vediamo il pericolo nel quale ha incorso la Congregazione: vi leggiamo gli abituali richiami luciferini alla disobbedienza sotto il solito fumo di tipo protestante dell'obbedienza soggettiva a Dio, mentre il cattolico verace e tradizionale invece sà che si va a Dio nell'obbedienza oggettiva ai legittimi superiori.
Ben ha fatto la Santa Sede di mettervi fine e di tagliare la testa a quest'orribile tentazione che spinge allo scisma e all'eresia, che è il tradi-protestantesimo ( questo prete è fissato con questa storia del  tradi-protestantesimo n.d.r.) …E quanto è bellissima la posizione di P. Manelli stesso leggibile sul sito stesso dei caro Francescani dell'Immacolata e che risponde ai varî De Mattei e Siccardi con santo, serafico veracemente cattolico atteggiamento:

"Con riferimento al Decreto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica dell'11 luglio 2013 (Prot. n. 52741/2012), P. Stefano M. Manelli, con tutto l'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata unito a lui, obbedisce al S. Padre e confida che da questa obbedienza ne vengano grazie più grandi."


Questo è vero atteggiamento cattolico e santo e fornitore di grazie infinite in quanto Imitazione dell'Obbedienza di N.S.G.C. e della S.S. Vergine Maria.
In Pace
...
Il primo freno allo svilupparsi della forma straordinaria sono proprio stati questi pseudo-tradizionalisti che ne fanno un vessillo della disobbedienza al Magistero, snaturando intrinsecamente il senso stesso del Venerabile Ordo che è l’attuazione dell’Obbedienza del Figlio alla Volontà del Padre.

Certo che SE praticare la forma straordinaria conduce alla disobbedienza, ALLORA non ci sarà un gran futuro per essa, snaturata in modo così blatantemente blasfemo.

Personalmente, trovo la Forma Straordinaria dell’Unico Rito Romano di una soavità mistica e di una precisione dottrinale ineguagliata perchè levigata da secoli di esperienza e di ars liturgica: praticandola mi ha permesso di davvero capire la profonda unità tra l’insegnamento della Chiesa prima e dopo il Concilio, la realtà dell’ermeneutica della riforma nella continuità ripetuta e spiegata dal Magistero di ben 5 Papi.

Ammiro lo spirito di cristiana obbedienza dei F.I. in queste ore dolorose”.

Noi ci uniamo nell'ammirazione dell'obbedienza dimostrata in questo momento difficile dai bravi Francescani dell'Immacolata e ci uniamo in preghiera con tutti coloro che invocano la Santissima Vergine Maria affinchè protegga quei figli devoti e puri !

Andrea Carradori 
http://traditiocatholica.blogspot.de/2013/08/i-francescani-dellimmacolata-e-il.html
Piccola nota semi-ufficiale a proposito del divieto fattoci di celebrare la Messa Tridentina
Abramo  31/07/2013 15:08:50

Accettiamo e obbediamo alle disposizioni S. Sede: chi userà questa vicenda per andare contro il Papa o la Gerarchia Cattolica, andrà contro lo spirito del nostro istituto

di P. Rosario M. Sammarco

Poiché da qualche ora è rimbalzata su diverse testate la notizia dell'ordine impartitoci dalla S. Sede di non celebrare la Messa Tridentina ritengo utile fare alcune precisazioni, che non hanno carattere "ufficiale" in quanto, pur potendo operare di mia responsabilità a causa dell'incarico che ho, non ho ancora sentito i Superiori. Agisco, tuttavia, potendo dire cosa sta succedendo e cosa i Superiori pensano, per cui non temo smentite. Mi rendo conto che forse queste precisazioni non soddisferanno tanti, ma è opportuno farle e a chi non dovesse essere contento chiedo la carità di un pudico rispetto verso il nostro Istituto Religioso. La notizia in questione si trova sul Blog Messa in Latino e sul Blog "Settimo Cielo" di Sandro Magister, ed è autentica per quanto non sia stata riportata in modo corretto. Non è stata ancora pubblicata sul sito dell'Istituto in quanto si attendono istruzioni nel merito, anche perché è una faccenda che riguarda l'Istituto Religioso come tale. Messa in Latino della notizia ha pubblicato solo la parte che più interessava e che ha delle conseguenze esterne immediate: la sospensione della Messa Tridentina. Magister arriva a citare il decreto (non si sa come avuto) e fa delle sue considerazioni, peraltro senza avere una conoscenza esatta della questione.

Il dato di fatto è questo: il 12 luglio la Congregazione per i Religiosi e gli Istituti di Vita Consacrata ha emanato un decreto nel quale, tra le altre cose stabilisce la rimozione del Consiglio Generale dei Frati Francescani dell'Immacolata (a partire dal Ministro Generale, P. Stefano M. Manelli) e ordina a tutti i sacerdoti Francescani dell'Immacolata la sospensione della celebrazione della Messa Tridentina e del Breviario Tridentino, lasciando tuttavia ai singoli sacerdoti e alle singole comunità la facoltà di chiedere al nuovo Commissario di poter nuovamente tornare a celebrare tanto l'una che l'altro e al medesimo Commissario quella di approvare o negare tale permesso caso per caso. Per evitare spiacevoli situazioni dovute ad impegni già presi, oralmente il Commissario incaricato, il Padre Fidenzio Volpi, OFM Cap, ha concesso a voce la facoltà di fare queste celebrazioni, dove necessario, fino al 12 agosto.
L'intervento del S. Padre e della Congregazione si è reso necessario dopo aver ricevuto notizie di problemi suscitati nell'Istituto in materia liturgica.

Alla luce di questo, mi sembra pertanto poco fondata la preoccupazione espressa da Sandro Magister che tale divieto possa essere esteso prima o poi anche a tutti i sacerdoti, in contrasto con il Motu Proprio Summorum Pontificum, e che lo stesso S. Padre abbia agito, di fatto, contro quello che sarebbe stato l'atteggiamento di Benedetto XVI.

Il dato di fatto è che il S. Padre si è trovato con un rapporto davanti, e dopo averlo studiato ha messo in atto quelle misure che a suo prudente giudizio erano atte a tutelare tanto l'Istituto, quanto il suo ruolo nella Chiesa.

Circa i contenuti di quel rapporto, il numero dei frati coinvolti, e tante altre faccende a riguardo non è possibile né al sottoscritto, né ad alcun altro, fare valutazioni.

Le indagini e il tempo diranno la loro sulla responsabilità di ciascuno.

L'Istituto come tale accetta le disposizioni della S. Sede e obbedisce.

E proprio perché obbedisce, rifiuta con forza qualunque tentativo, da qualsivoglia parte provenga, di strumentalizzare questa vicenda a danno della persona e dell'autorità del Romano Pontefice felicemente regnante.

Chi volesse utilizzare questa situazione interna nostra per andare contro il Papa o giustificare sue prese di posizione contro il Papa e la Gerarchia Cattolica, qualunque cosa possa dire, va contro lo spirito dei Fondatori dell'Istituto e contro l'Istituto stesso.

Questa nota è stata pubblicata con il titolo "Piccola nota semi-ufficiale a proposito del divieto fattoci di celebrare la Messa Tridentina" dall'amministratore del Profilo Facebook dei Francescani dell'Immacolata e responsabile del portale www.immacolata.com

Fonte: Profilo Facebook FI, 29 luglio 2013
http://it.gloria.tv/?media=481769




Circa il numero dei frati legati alla liturgia tradizionale

Ieri i Francescani dell'Immacolata hanno emesso un breve comunicato nel quale hanno affermato che Padre Stefano Maria Manelli e tutti i frati, si sottomettono alle decisioni prese recentemente dalla Santa Sede a loro riguardo. 

Sarà interessante osservare quanti saranno i frati che chiederanno a Padre Fidenzio Volpi, Commissario Apostolico, l'autorizzazione per poter celebrare la Messa nella forma straordinaria dopo l'11 agosto. Se saranno in molti, dimostreranno chiaramente che in questi anni i frati avevano usufruito del Motu Proprio Summorum Pontificum per libera scelta, non per imposizione da parte di qualcuno. 

Inoltre, se saranno in molti a continuare a celebrare “more antiquo”, penso che continueranno ad attrarre numerose vocazioni. Negli ultimi anni i Francescani dell'Immacolata hanno beneficiato di molte vocazioni di ragazzi italiani desiderosi di abbracciare la vita consacrata in un istituto religioso legato alla liturgia tradizionale. Se per ipotesi i frati dovessero decidere di non richiedere le autorizzazioni per continuare le celebrazioni in rito antico, può darsi che molti ragazzi preferiranno entrare in altri istituti religiosi tradizionali. 

Comunque sia, penso che la Congregazione fondata da Padre Stefano Maria Manelli riuscirà a superare questo periodo di difficoltà, dal quale ne uscirà rafforzata. La Madonna li ha aiutati tante altre volte in passato, credo che li aiuterà anche questa volta.

Circa le sofferenze di Padre Manelli

C'è molto su cui riflettere al riguardo di ciò che è capitato alla Congregazione dei Frati Francescani dell'Immacolata, fondata dal zelantissimo Padre Stefano Maria Manelli, figlio spirituale di San Pio da Pietrelcina. Penso che di questo argomento se ne parlerà a lungo negli ambienti tradizionali.
Leggendo il decreto emanato lo scorso 11 luglio dalla Congregazione dei Religiosi, si nota che ai suddetti frati non è proibito di celebrare la Messa secondo il rito antico, ma gli viene ordinato di chiederne espressa autorizzazione alle autorità competenti. Quindi se in un convento i frati dovessero decidere di continuare a celebrare la Messa tradizionale, basterà chiedere l'autorizzazione e tutto andrà bene. La cosa che mi piacerebbe sapere è a quali autorità ecclesiastiche dovranno richiedere l'autorizzazione: alla Congregazione dei Religiosi, al Vescovo diocesano, al Commissario Apostolico, o alla Commissione Ecclesia Dei? Nel decreto non c'è scritto.
Attualmente la legge ecclesiastica che disciplina questa materia è il Motu Proprio Summorum Pontificum, il quale consente ai religiosi di celebrare la liturgia tradizionale senza chiedere autorizzazioni a chicchessia. Visto che la restrizione circa l'uso del Motu Proprio è venuta dalla Congregazione dei Religiosi, presumo che debba essere la stessa Congregazione oppure il Commissario Apostolico a dare ai frati l'autorizzazione. Spero che i Francescani dell'Immacolata faranno richiesta per continuare a celebrare la Messa tridentina, soprattutto nei giorni festivi. Se in una loro chiesa conventuale si celebrano due o tre Messe domenicali, non penso che costituirà un problema se almeno una di esse continuasse ad essere celebrata secondo la liturgia antica.
Inoltre spero che qualcuno continui a celebrare "more antiquo" presso i Colombai dell'Immacolata, cioè i monasteri di clausura delle Francescane dell'Immacolata. Se non potranno farlo i frati, auspico che qualche prete diocesano o qualche sacerdote di un altro istituto offra la propria disponibilità.
Ma Padre Manelli come avrà preso la notizia della sua deposizione? Penso alla maniera del suo padre spirituale, San Pio da Pietrelcina, cioè con cristiana rassegnazione. È nei momenti di difficoltà che si nota se una persona è davvero seguace di Gesù Cristo, ed io sono convinto che Padre Stefano sta affrontando questa situazione da vero cristiano e da vero discepolo di San Francesco, San Massimiliano Maria Kolbe e dell'Immacolata. Può darsi che sta sfruttando questa occasione per offrire le sue sofferenze affinché possa essere presto proclamata dogma di fede la dottrina secondo cui la Beata Vergine Maria è Corredentrice del genere umano e Mediatrice universale di tutte le grazie.

1 commento:

  1. Mah! anche padre Pio ha subito vessazioni dal papa addirittura, e anche quella volta il papa ha inviato un frate francescano a verificare l'operato di padre Pio. La storia si ripete e fa riflettere di quanto satana abbia preso possesso delle strutture ecclesiali. Fa rabbia apprenderlo, è vero. Ma la santità è un percorso pieno di spine e la madre di tutti i peccati è l'invidia. Le mie frequentazioni pastorali mi hanno fatto toccare con mano quanto, ormai, siano lontane da Francesco di Assisi le famiglie religiose francescane tradizionali. Questi dell'Immacolata hanno il peccato di essere troppo seguiti e di avere tanti seminaristi. Le altre famiglie francescane hanno i seminari molto vuoti. Cosa vorrà Dio da questi nuovi francescani? Saranno loro i riformatori del francescanesimo? Mi auguro di sì. Vedo con con raccapriccio come si è ridotto il francescanesimo ad Assisi grazie alle famose marce della pace: un coacervo di associazioni anticattoliche accolte con entusiasmo dai frati del sacro convento.
    pace e bene
    gfranco trabuio

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