L’esorcista più famoso del Vaticano racconta i giorni dell’84 quando giunse la Madre a Roma
Quando divenni sacerdote, non pensavo che la mia vita sacerdotale sarebbe stata così legata alla Madonna di Fatima. Già mi aveva incantato leggere quando nel 1917, alla fine della prima guerra mondiale, la Madonna era apparsa a tre bambini, così piccoli, 10 anni Lucia, 9 anni Francesco, 7 anni Giacinta, per dire loro delle cose così grandi, che si sarebbero manifestate, sviluppate, e che avremmo vissuto tanti anni dopo!
Eppure cominciai subito ad attaccarmi alla Madonna di Fatima ed ebbi la grazia -è tutto la Madonna che ha fatto - che nel 1959 ho avuto l’iniziativa di consacrare l’Italia al Cuore Immacolato di Maria. Ho avuto l’incarico dalla CEI sotto la richiesta del Cardinale Lercaro. Ma come si faceva ad organizzare in così poco tempo la consacrazione di una nazione intera? Ecco l’idea, per la prima volta si fece venire la Madonna di Fatima in Italia. Allora non erano ancora di moda le Peregrinatio Mariae; la si fece andare in elicottero in tutti i capoluoghi di Provincia.
Non c’era mezzo più rapido se non l’elicottero, perché in quei pochi mesi, dall’aprile del 1958 al settembre del 1959 la Madonna potesse visitare tutta l’Italia. Da tanti anni anche io andavo da Padre Pio, e feci in modo di trovare un giorno in cui la Madonna potesse andare da Padre Pio. Ecco la mia prima avventura, la consacrazione del’Italia al Cuore Immacolato di Maria.
Poi, nel 1984, Giovanni Paolo II decise la Consacrazione del mondo, la più solenne, quella del 25 marzo 1984. Il giorno dell’annunciazione fece venire la Statua della Madonna di Fatima, quella proprio che sta fissa nel piazzale e che non si muove mai. La fece venire a Roma e io fui incaricato, come segretario di un comitato Mariano, di organizzare la piazza, la sistemazione dei gruppi; ma c’era così tanta gente per cui fu molto difficile da organizzare!
Molti non riuscirono in quel giorno a vedere né la statua della Madonna né la figura del Papa tanto era la calca della gente, dentro e fuori il colonnato del Bernini, in tutta la Via della Conciliazione, nelle vie vicine.
Il Papa fece una piccola novità, pronunciando le parole della Consacrazione. Lui avrebbe voluto consacrare Mosca, la Russia, al Cuore Immacolato di Maria; quello era il suo desiderio perché questa era la richiesta della Madonna, una richiesta precisa. Però, il suo circondario gli era contrario: «No, perché così irritiamo il patriarca di Mosca»; «Qui ci mettiamo contro "I Sovietici"…» Dopo diversi tentativi di convincere i suoi consiglieri, Papa Giovanni Paolo II decise di ascoltarli e di non nominare la Russia durante la consacrazione.
Egli tuttavia rese un servizio alla Madonna di Fatima, e cioè fece capire pubblicamente, in modo abbastanza chiaro, che quel giorno non stava compiendo la consacrazione richiesta dalla Madonna di Fatima. Il Papa sottolineò questo aspetto per ben due volte, quel giorno: la prima alla mattina, durante la cerimonia stessa di consacrazione, e la seconda tre ore più tardi, all’interno della Basilica di San Pietro.
Il testo della cerimonia di consacrazione era stato preparato con molti mesi d’anticipo ed era stato inviato a tutti i vescovi con una lettera datata 8 dicembre 1983 (pubblicata dall’Osservatore Romano il 17 febbraio 1984).
La mattina del 25 marzo 1984, tuttavia, dopo aver pronunciato quella parte dell’Atto di Consacrazione nella quale aveva consacrato il mondo alla Beata Vergine - ben sette paragrafi dopo, per l’esattezza - Papa Giovanni Paolo II si discostò inaspettatamente dal testo preparato. Dopo le parole «Madre della Chiesa», egli aggiunse le seguenti parole: «Illumina specialmente i popoli di cui tu aspetti la nostra consacrazione e il nostro affidamento».
Questo fu l’unico cambiamento effettuato dal Papa al testo della cerimonia. Le sue parole indicano chiaramente che egli sapeva che la Consacrazione della Russia chiesta dalla Madonna di Fatima non veniva esaudita con la consacrazione di quel giorno. Le sue parole, infatti, imploravano la Madonna di illuminare dei popoli in particolare, la cui consacrazione la Madonna stava ancora aspettando. L’unico paese o popolo che la Madonna di Fatima abbia chiesto di consacrare era quello Russo.
Per rendere il concetto ancora più chiaro, Papa Giovanni Paolo II ripeté lo stesso messaggio qualche ora più tardi, alle ore 16 di pomeriggio, all’interno della Basilica di San Pietro e davanti a 10 mila fedeli, in occasione del congedo dalla Statua della Vergine Pellegrina. Anche in quel caso, a ore di distanza dalla cerimonia di consacrazione del mattino, il Papa riconobbe in una cerimonia pubblica che la consacrazione richiesta dalla Madonna di Fatima doveva ancora essere compiuta.
Nella sua preghiera alla Vergine, egli attirò l’attenzione su certi popoli (il popolo Russo) che avevano particolare bisogno d’essere consacrati - «quei popoli per i quali Tu stessa aspetti il nostro atto di consacrazione e di affidamento. Tutto questo abbiamo potuto fare secondo le nostre povere, umane possibilità, nella dimensione della nostra umana debolezza».
La Madonna aveva chiesto solo la consacrazione della Russia, da notare che a Fatima non aveva mai chiesto la consacrazione del mondo, quella la chiese per mezzo di Alessandrina Maria da Costa e dell’Episcopato Portoghese, ma ha avuto un altro cammino. Però, non era ancora la vera e propria consacrazione della Russia. E io che mi trovavo ad un metro da distanza dal Papa, inginocchiato nel pronunciare la consacrazione, mentalmente per conto mio feci la consacrazione della Russia.
Se la Madonna vuole, la Madonna si che andrà a Mosca! La Madonna sì che sta girando il mondo e andrà anche lì, donde è partito l’errore più grande del nostro secolo, del secolo scorso, e anche quello attuale: il comunismo! E la Madonna di Fatima l’aveva già predetto: se non si consacrerà la Russia al Mio Cuore Immacolato la Russia spargerà nel mondo i suoi errori, e il comunismo ateo è stato sparso veramente in tutto il mondo, perché non si è fatto quello che la Madonna voleva.
La Madonna può ancora, nonostante ciò che è stato fatto, può ancora distruggere ciò che è stato fatto di sbagliato e ritornare attraverso Mosca, a riportare l’umanità nella Retta Via, e quella nazione che ha sparso gli errori del comunismo, in tutto il mondo, questa nazione potrà diventare l’artefice di missionari, che spargeranno la devozione alla Madonna in tutto il mondo. Fatima, ossia la Madonna, che ama il mondo e sta portando il mondo a Dio e alla pace.
Con questo benedico volentieri quanti sono in ascolto, che per intercessione di Maria Santissima, scenda la benedizione della Trinità nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e che l’amore a Maria ci porti veramente all’amore a Gesù, perché attraverso Maria che Gesù è venuto a noi, ed è attraverso Maria che noi andiamo a Gesù. Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.
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Madonna di Fatima, la statua arriva in Vaticano (foto)
Pubblicato il 12 ottobre 2013 16.58 | Ultimo aggiornamento: 12 ottobre 2013 21.16
di Redazione Blitz
CITTA’ DEL VATICANO - E’ giunta in Vaticano nel primo pomeriggio la statua della Madonna di Fatima.Dopo una sosta nel monastero dove alloggia papa Benedetto e una ulteriore a Santa Marta, dove alloggia papa Francesco, la statua è stata condotta in piazza San Pietro.
Tra l’altro è stata fatta sostare nel punto preciso in cui il 13 maggio del 1981, Giovanni Paolo II fu colpito dalle pallottole di Ali Agca. La immagine viene collocata in piazza San Pietro per le celebrazioni della giornata mariana presiedute da papa Francesco nell’ambito delle iniziative per l’Anno della fede. Proveniente dal santuario della Cova da Iria, la statua è stata trasportata fino all’aeroporto romano di Fiumicino da un volo di linea della compagnia portoghese Tap proveniente da Lisbona.
All’atterraggio è stata presa in consegna dall’Aeronautica militare italiana, che ha provveduto al trasferimento in elicottero verso il Vaticano. Il Papa sta per presiedere in piazza San Pietro un incontro di preghiera mariana, domani celebrerà la messa, a conclusione della quale pronuncia l’atto di affidamento a Maria. Monsignor Antonio Augusto dos Santos Marto, vescovo di Leiria-Fátima, ha spiegato all’Osservatore romano il senso del messaggio della Vergine di Fatima è che “la storia può essere cambiata con la preghiera e con la conversione”.
Il momento dell’atterraggio (foto Ansa)
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