Il diritto dei fedeli di avere un po’ di chiarezza dai Pastori
“Peccatori sì, corrotti no”. Che vuol dire?
Sono
sicuro che ci saranno (o forse ci sono già state, e mi è sfuggito)
persone ben più autorevoli di me che saranno in grado di spiegare le
ultime affermazioni del Papa su peccatori e corrotti. Io non ci ho
capito nulla. Non sono un teologo e evito scrupolosamente di
avventurarmi su strade che non sono le mie. Sono però un cattolico,
un peccatore, che vorrebbe reclamare (sommessamente) almeno un
diritto: quello di avere Pastori che dicano parole chiare e
inequivocabili. Se non da loro, da chi devo aspettarmi una guida?
Leggo
in questi giorni che ci sono i peccatori, che si salvano se
riconoscono di essere peccatori e si pentono. E fin qui riesco a
capire: è quello che la Chiesa mi ha sempre insegnato, magari con
l’aggiunta che per essere perdonati è necessario accostarsi alla
Confessione e ricevere l’assoluzione. Poi scopro all’improvviso
che ci sono anche i corrotti e i corruttori, che poi sono le due
facce della stessa medaglia, e che questi sono inguaribili, sono una
vera schifezza, sicché si può anche coniare uno slogan che riscuote
subito un gran successo: “Peccatori sì, corrotti no”.
Già
qui inizio a sentirmi un po’ smarrito, perché se la corruzione è
un peccato, ne deduco che il corrotto è un peccatore, e quindi come
tale dovrebbe rientrare nella categoria di coloro che devono pentirsi
e chiedere al confessore l’assoluzione. Oppure la corruzione è una
nuova categoria, un super-peccato inemendabile?
Ma
non ci è stato sempre insegnato che tutti i peccati saranno
perdonati, salvo uno: “Ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito
Santo, non riceverà perdono in eterno, essendo colpevole di eterno
peccato” (Mc, 3, 29)?
Certo,
è comprensibile anche a me il severo rimprovero a quei cristiani che
fanno anche la carità, ma magari la fanno con danaro ottenuto con la
corruzione, oppure danno ai propri figli cibo e agi guadagnati con la
corruzione. Tutto chiaro e comprensibile.
Però,
a parte la distinzione tra peccato e corruzione, che mi resta oscura,
c’è un’altra faccenda che mi turba, e non poco.
Abbiamo
già sentito dire che non si può essere “ossessionati”
(testuale) da aborto, eutanasia, e così via, anche perché la
Dottrina della Chiesa su queste faccende è chiara. Ottimo. Ma sotto
questa ottica, non dovremmo parlare più di nulla e ci basterebbe un
prontuario da leggere alla bisogna. Invece siamo peccatori e abbiamo
bisogno della parola dei Pastori e dell’azione salvifica dei
Sacramenti.
Ora,
in questi tempi grami che stiamo vivendo l’Italia e il mondo stanno
cavalcando allegramente verso la dissoluzione. Quell’aborto, da cui
non si deve essere ossessionati, miete quotidianamente vittime,
nell’indifferenza più totale. La famiglia sta diventando un bel
ricordo del passato: basta leggere le statistiche su unioni di fatto,
separazioni, divorzi. Già, ma abbiamo la legge sul divorzio, mentre
la dottrina della Chiesa sul matrimonio è ben chiaro. Non facciamoci
ossessionare.
Tra
poco il Parlamento approverà in via definitiva la legge che farà
degli omosessuali una categoria speciale, degna (chissà perché) di
una tutela specifica. Dei super-cittadini. Una legge che introdurrà
l’aberrante concetto dell’uguaglianza tra ciò che è naturale e
ciò che è contro-natura, ma nel contempo tapperà la bocca a chi
voglia difendere l’ordine naturale del Creato e la famiglia. Già,
ma chi sono io per giudicare un “gay” (sarebbe meglio dire “un
omosessuale”)? Quindi, non giudichiamo.
In
questi giorni si sta ampiamente parlando delle linee-guida
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’educazione
sessuale dei giovani, partendo dai bimbi in età da scuola materna.
Queste linee-guida prevedono insegnamenti teorici e pratici su
materie di alto valore morale, come la masturbazione, i rapporti
sessuali extra matrimoniali e naturalmente l’omosessualità.
Aspettiamo
le prossime cose che ci toccherà sentire. La fantasia del male non
ha limiti.
Insomma,
in parole povere chi detiene il potere sta progettando il colpo
finale per distruggere la civiltà (già rovinata non poco), ergersi
a creatore di un ordine nuovo che contraddice l’ordine voluto da
Dio e perseguitare – come del resto già avviene in “civilissime”
nazioni, chi manifesti il minimo dissenso. L’uomo nuovo progettato
dai folli che hanno in mano le leve del potere e che già hanno
gettato tante nazioni nella miseria non avrà più bisogno di Dio,
perché si sarà autoeletto creatore e giudice.
Di
fronte a queste mostruosità non abbiamo sentito alzarsi la voce
forte e chiara di chi dovrebbe esserci guida e Padre. Solo qualche
isolato Vescovo ha parlato con chiarezza.
Ma
il Papa, che è anche Primate d’Italia, perché non ci ha ancora
detto con chiarezza che bisogna fermare la corsa folle verso
l’abisso?
Con
tutto il più devoto rispetto per il Vicario di Cristo, posso dire
tutto il mio smarrimento di fronte al silenzio su queste cose? Posso
sommessamente ricordare che, se è vero che sono falsi cristiani
coloro che si comportano formalmente bene verso la Chiesa, ma sono
corrotti, sono altrettanto falsi cristiani coloro che magari vanno
regolarmente alla Santa Messa o dirigono qualche bella comunità
pacifista ed ecumenica, e poi votano in Parlamento leggi
anti-cristiane e liberticide?
La
corruzione è una cosa bruttissima, chi lo nega? Ma è davvero il
principale problema? E quando saranno del tutto corrotti gli animi,
quando saremo una società marcia con matrimoni omosessuali, adozioni
omosessuali, aborto ancora di più a gogò, quando la nuova religione
di stato (del resto già auspicata dal ministro francese
dell’Istruzione) avrà sostituito l’unica vera Fede, avremo forse
cancellato la corruzione “economica”? Nessuno più prenderà
tangenti? E allora saremo tutti salvi? Ma chi ci salverà, se avremo
ormai messo nel cassetto la Fede cattolica?
Ci
saranno, lo dicevo in apertura, voci ben più autorevoli della mia
che spiegheranno bene le parole del Papa. Certo, è un po’ strano
che a volte servano lunghe pagine per spiegare ciò che dice il
Pastore che dovrebbe darci parole chiare e inequivocabili.
Intanto
abbiamo il plauso della stampa di regime, da Repubblica,
al Corrierone,
al Fatto,
a La
Stampa.
Sono un po’ conservatore e il plauso del mondo mi lascia sempre un
po’ perplesso.
Sono
un povero cattolico che vorrebbe salvarsi l’anima. Non mi permetto
di ergermi a giudice di quanto dice il Papa. Però reclamo il mio
diritto di sentirmi smarrito. Questo è lecito, o no?
di Paolo Deotto
uh; non mi ero accorto che dopo la morte di S.S. Pio XII vi fosse un altro Papa. Guardo e non ne vedo manco mezz'etto. Com'è che si chiamerebbe questo nuovo Pontefice?
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