in tre categorie: la sua elezione è la buona notizia dell’anno
Dal tweet al selfie, vince un Papa 2.0
È tempo di verdetti per il sondaggio di Corriere.it. Sorrentino supera Zalone mentre «femminicidio» è la parola dell’anno
Che dire? Semplicemente che è apprezzato oltre che amato e seguito da grandi folle. Ma Francesco non è soltanto uno scalatore di classifiche: egli è stimato per la semplicità che riesce a trasmettere (il selfie è in tal caso significativo) e che i fedeli hanno gradito la sua nomina oltre che approvato tutte quelle improvvisazioni a cui ci sta abituando. Un Papa diverso, insomma, che sa parlare il linguaggio dei più; non è ieratico, solenne, formale, è immediato e ama rivolgersi a tutti per farsi capire da tutti. Non soltanto si muove con una certa disinvoltura in Rete (ecco il tweet), ma riesce a lasciare un segno permanente. Da qui il gradimento per la sua elezione (fenomeno che, almeno nel Belpaese, non accade da qualche decennio ai politici).
Tre aspetti che consentono di capire, meglio di tanti studi statistici, come si presenta al mondo la figura del Vicario di Cristo nel terzo millennio; vale a dire in che modo il vescovo di Roma sa testimoniare con strumenti rinnovati la sua missione. D’altra parta, a differenza di coloro che vivono di immagine e si fanno retribuire a seconda dell’effetto suscitato dai sondaggi, papa Francesco cerca un consenso per riaffermare una fede, per rimuovere vecchie e nuove ingiustizie. Si direbbe quasi che egli abbia realizzato il suo obiettivo e non sia caduto nei pericoli segnalati da un acuto osservatore come Theodor W. Adorno, o meglio da quanto scrisse nei «Minima Moralia»: «Non c’è pensiero che sia immune dalla sua comunicazione, e basta formularlo nella falsa sede e in un senso equivocabile per minare la sua verità».
Nessun Papa desidera vivere fuori dal suo tempo e si può aggiungere che buona parte dei romani pontefici ha cercato di agire con lo spirito dell’epoca. Francesco ha scelto mezzi modernissimi e semplici per farlo. I risultati sono sbalorditivi. Tra le infinite crisi di questo 2013 che se ne va, non possiamo aggiungere quella riguardante la sua missione o lo stile scelto per comunicare. Quasi certamente ci abituerà ad altri record. In fondo, è lui la vera sorpresa (positiva) di un periodo difficile. E di continue crisi.
http://www.corriere.it/cronache/13_dicembre_29/dal-tweet-selfie-vince-papa-20-55857a08-706b-11e3-a541-158387497691.shtml
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