ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 18 dicembre 2013

Trombati alla volpina (cum charitate, of course)!

Volpi’s list

In più occasioni, in lettere ufficiali, padre Volpi ha ribadito che tutti gli spostamenti di frati sono stati spostamenti ordinari, e non punizioni. Nella lettera ai fedeli di Firenze, per esempio, si dice: “si tratta di normali avvicendamenti…nessuno di tali atti si è qualificato come provvedimento disciplinare”. E aggiunge di aver sempre agito “con carità”.


Vediamo i fatti :

a partire dal mese di settembre 2013 avvengono, per ordine di P. Volpi, comunicazioni di nuove nomine e trasferimenti. Le nuove nomine-premio riguardano per lo più (o quasi esclusivamente) frati che – in misura diversa – hanno contestato la linea di P. Manelli e del precedente Consiglio Generale FFI. Al contrario subiscono trasferimenti i frati più in sintonia con la linea di P. Manelli.

Le nuove nomine, tutte di frati vicini ai 5 contestatori:

1) La prima nomina fatta da P. Volpi, quella che ha dato il “là” al commissariamento: P. Alfonso Bruno, nominato nuovo Segretario Generale (era stato membro del precedente Consiglio Gen. FI),  mantiene incarichi precedenti di Delegato per missioni in Africa e Sud America, portavoce ufficiale FFI. Godeva dunque di numerosi incarichi anche all’epoca di padre Manelli (che lasciava in ruoli di comando molti di cui ben sapeva che gli facevano la guerra); firmò la lettera alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata in cui si esprimevano, da parte di tutti i membri del Consiglio generale dei F.I., padre Bruno incluso,  “considerazioni negative” sulla modalità con cui era stata condotta la visita apostolica da parte di mons. Angelo Todisco. Concludeva quella lettera, datata 29 maggio 2013: “L’unica nostra prospettiva più serena è quella di arrivare al prossimo capitolo Generale nel giugno 2014, per risolvere fraternamente i problemi dell’attuale questione, in riverente ascolto del Sommo Pontefice Francesco” (
Si veda documento in alto). Poco dopo padre Bruno, secondo le sue dichiarazioni, si recò in Vaticano e disse di non concordare con la lettera da lui stesso firmata.

2) P. Alessandro Calloni (superiore FI a Trieste), nominato Delegato Generale – Italia.
È un altro frate del gruppo dei contestatori, restato apparentemente nell’ombra, ma molto attivo. Precedentemente, incaricato docente STIM, per vari motivi è stato poi congedato dall’insegnamento, e sembra proprio non aver gradito la cosa.

3) P. Giovanni Severini, nominato vicedelegato FI Italia.

4) P. John Francesco Lim (filippino-cinese), segretario FI Deleg. Italia. Nominato guardiano a Roma-Boccea al posto di P. Apollonio. Controlla il server immacolata.com

5) P. Michele Iorio (uno dei 5 principali contestatori), dalla Francia rientra in Italia ed è nominato nuovo superiore a Canoscio, al posto di P. Timoteo De Iuliis.

6) Nuovi superiori in Filippine (21-11-2013), tutti “bruniani”: i padri Fonte, Tabudlong, Adan, Polo, Panilong, Duenas…

7) Nuovi superiori delegazione USA (già a settembre 2013), critici verso la linea di P. Manelli.

8) P. Agostino Togbe, ovviamente ostile alla linea “manelliana”, promosso al posto di P. Charles Houngbo.

9) P. Immacolato Acquali, nuovo economo generale e maestro novizi. Stranissimo accorpare in una sola persona due cariche del genere.

10) P. Rosario Sammarco, nominato nuovo superiore a Firenze.

11) P. Massimiliano Zangheratti, uno dei 5 principali contestatori, da parroco-superiore in Brasile è stato promosso a vicerettore del Seminario e a Preside STIM, il 1° novembre 2013.

12) P. Antonio Santoro, un altro dei 5 contestatori, è stato nominato aiuto economo Generale. 

Spostamenti (o “mobbing”?) dei frati “manelliani”  sotto P. Volpi:

    1) P. Apollonio, da Roma (Boccea) trasferito a Fatima; è stato Procuratore Generale FI, Preside STIM, Guardiano del convento di Roma-Boccea

     2) P. Francesco Budani, da rettore del Santuario mariano di Monghidoro (Bologna) a viceparroco in Camerun

     3) P. Angelo Lozzer, dal convento di  Bosco ai Frati (vicario casa di postulandato F.I.) è destinato a La Crosse (USA) a fare da organista… P. Lozzer curava il coro gregoriano F.I.

4) P. Serafino Lanzetta, da superiore di Firenze e parroco, responsabile dell’Editoria F.I., è stato mandato a Kitzbühel (Austria). Gli è stato negato l’insegnamento STIM prima che questo venisse sospeso.
5) P. Berardo Moso, già maestro dei novizi a Tarquinia,già Consigliere Generale, già insegnante STIM, è stato mandato a Monghidoro.
6) P. Stefano Manelli, confinato nel convento di Casalucense (S. Elia F.R.), diocesi di Cassino; è obbligato a chiedere autorizzazione a P. Volpi quando ha bisogno di recarsi al di fuori dei confini territoriali di quella diocesi. Prima che lo STIM venisse sospeso (8-12-2013), già nell’ottobre 2013, P. Volpi ha vietato a P. Manelli l’insegnamento.
7) P. Giovanni Michele Smith, già maestro postulanti F.I. – USA, trasferito.
8) P. Stefano Miotto, già superiore ad Albenga, è stato destinato a Ferrara.

9) P. Timoteo De Iuliis, già superiore a Canoscio e cappellano delle Suore Francescane dell’Immacolata (ramo contemplativo) di Città di Castello, è trasferito ad Albenga.
10) P. Settimio Manelli, deposto dalla carica di rettore STIM e spedito a fare il parroco a Portovenere.

11) P. Paolo Siano, vicerettore e segretario agli studi STIM, parroco. Trasferito a Ferrara, come viceparroco. Gli è stato proibito l’insegnamento STIM prima che questo venisse chiuso.

12) P. Charles Houngbo, maestro dei novizi in Benin e Guardiano-rettore del convento-santuario di Bembereké; trasferito in Nigeria nel giro di 5-6 giorni.

13) 21 novembre 2013, P. John Carlo Rosales e tutti gli altri vertici della Delegazione Filippine sono stati deposti, inclusi Maestro dei novizi e maestro dei postulanti…

15) P. John Lawrence Polis, già docente STIM, già Assistente Generale, membro comunità STIM, trasferito in Inghilterra.

16) P. Vincent Michael Egbu, responsabile vocazioni, trasferito dalla Nigeria a Bembereké-Benin.
Significativo che vari frati africani, nigeriani e beninesi, sembrino poco propensi a seguire P. Alfonso Bruno con entusiasmo.

Non sappiamo se la lista è esaustiva.

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