ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 8 febbraio 2014

Estote parati.



N questi giorni è stato dato risalto alla notizia, secondo cui l'Episcopato elvetico starebbe esercitando pressioni sulla Santa Sede, affinché la disciplina sul Matrimonio cattolico - e con essa anche non pochi principj di morale coniugale - venga aggiornata, dal momento che sono sempre meno i Cattolici che la praticano. Alcuni osano affermare che mutare la dottrina si può e si deve, ovviamente laddove essa è cattolica; quando la dottrina è invece quella del Vaticano II, quegli stessi che si mostrano tanto possibilisti insorgono e parlano di tradimento non appena si mette in discussione anche un solo iota degli atti conciliari. 

Paradossalmente, in questo gioco delle parti in cui l'ala estremista del progressismo chiede ai Dicasteri Romani riforme assurde, il ruolo del defensor fidei è affidato al Prefetto del Sant'Uffizio, Mons. Gerard Ludwig Müller, che verrà creato Cardinale al prossimo Concistoro e che, stando alle sue dichiarazioni, non crede né alla Sacra Verginità di Maria Ss.ma, né alla Presenza Reale, mentre considera i Protestanti come membri della Chiesa.

L'inganno che ci si prepara è tanto vecchio quanto noto: laddove si voglia ottenere un allentamento della disciplina, si deve dar voce a delle richieste estreme ed eccessive, in modo da poter poi accordare meno di quanto esse reclamino, ma che alla fine corrisponda a quanto sin dall'inizio si voleva concedere. In pratica, si chiede cento per ottenere cinquanta

Benedetto XVI aveva già teorizzato che, in materia di indissolubilità del vincolo coniugale, si sarebbe dovuto tener conto che in molti casi i contraenti hanno un vizio di consenso, per cui il Matrimonio sarebbe nullo e alla Rota Romana non resterebbe che prenderne atto. Francesco ha fatto propria l'opinione del suo predecessore a Buenos Aires, il Card. Quarracino, che diceva: Per me la metà dei matrimoni sono nulli, perché si sposano senza maturità, senza accorgersi che è per tutta la vita, perché lo fanno per convenienza sociale

Bisognerebbe comprendere a quale titolo si possa affermare che le giovani coppie che, in clima di generalizzata paganizzazione, decidono di sposarsi in chiesa non siano consapevoli di quel che fanno, anche tenendo conto del corso prematrimoniale al quale sono tenute a partecipare, e dell'esame che il Parroco deve fare per accertarsi, prima delle nozze, della volontà dei nubendi. 

Abbiamo quindi da un lato i vessilliferi della nuova era bergogliana alla Madriaga, che chiedono alla Santa Sede ciò che non è nelle sue funzioni accordare; e dall'altra una Gerarchia che, pur affermando i principj immutabili del Matrimonio sacramentale, aggira il problema allargando le maglie dei casi di nullità. 

Ci troveremo quindi nella situazione in cui, istruiti da abili avvocati rotali, i coniugi giureranno il falso ed affermeranno di non aver avuto idea che il Matrimonio religioso è indissolubile. Sotto il profilo morale, essi rimangono sposati anche se la Rota dichiarerà nullo il Sacramento, e si macchieranno di una colpa che, salvo pentimento, sarà per loro causa di dannazione eterna, pur col sigillo del Tribunale vaticano. 

Il risultato che ne deriverà andrà a detrimento della santità e dell'indissolubilità del Matrimonio, e come tale sarà percepito dalle masse, opportunamente indirizzate in tal senso dai media. E il danno sociale che questa presa di posizione della Santa Sede comporterà sarà ben presto visibile, anche per l'educazione religiosa della prole e l'esempio cristiano che gli sposi daranno loro, oltre alla equiparazione del Matrimonio cattolico con il concubinato civile. Un altro passo verso la dissoluzione della società e della Chiesa, ad opera dei suoi Pastori.

Rimane l'ipocrisia inaudita di una decisione della Gerarchia, che ancora una volta contraddice nella prassi la dottrina che obtorto collo ancora deve affermare, volendo salvare le apparenze.

Ci chiediamo se non si giungerà ad una soluzione analoga per quanti, ordinati sacerdoti o addirittura consacrati Vescovi, scopriranno - magari nell'imminenza di una persecuzione anticattolica - di non aver avuto l'intenzione di ricevere il Sacramento dell'Ordine e chiederanno di esser riconosciuti come semplici laici per vizio di intenzione. O quanti, dichiarando di non aver chiesto il Battesimo loro impartito da piccoli, pretenderanno di non esser considerati Cattolici. 

Estote parati
http://opportuneimportune.blogspot.it/2014/02/facile-profezia-sul-matrimonio-cattolico.html


Dal sito Effedieffe


Cosa deve accadere affinché le Autorità pubbliche si rendano conto che la loro missione è proteggere la libertà religiosa?

L’ultima vittima è stata il Cardinale Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, aggredito il pomeriggio di questa domenica.

Si esige dal Ministro degli Interni che agisca immediatamente in tre modi:


1) Iniziando un’indagine di polizia efficace che porti ad identificare quelle donne e a consegnarle alla Giustizia. 

2) Procurando ai vescovi, arcivescovi e cardinali la sicurezza di polizia necessaria affinché possano avere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. 

3) Prevenendo e garantendo la sicurezza dei fedeli e dei luoghi di culto.


Presentiamo qui un semplice rapporto degli attacchi che in poco più di un mese hanno subìto i credenti in Spagna:


• Profanazione della chiesa di San Félix, a Sabadell (Barcellona), in piena Messa di mezzanotte, a Natale. 

• Graffiti offensivi contro la Madonna nell’ostello per i bisognosi, a Vigo, gestito da religiose. 

• Collegi e chiese aggrediti con graffiti, profanazioni e sabotaggi in vari luoghi della Spagna. 

• Tentativo di dare alle fiamme la chiesa di Santa Marina, a Siviglia.  

• Denunzia delle Gioventù Socialiste contro Mons. Reig Plà per aver difeso pubblicamente la dottrina della Chiesa. 

• Attacchi contro Mons. Sebastián per aver difeso la visione cristiana del matrimonio, della famiglia e della vita. 

• Gli autori dell’attacco con una bomba contro la Basilica del Pilar (Saragozza) minacciano pubblicamente i credenti, le loro chiese e i loro rappresentanti.

Cosa deve accadere ai cristiani affinché le Autorità pubbliche adottino le misure necessarie? 






























Domandiamo urgentemente che i credenti possano avere di fatto (e non soltanto sulla carta) gli stessi diritti di qualsiasi cittadino e godere della medesima protezione.

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Un nostro commento: quando la donna giunge a tali aberrazioni infernali e sacrileghe, allora la società è giunta alla fine. 

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