ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 4 marzo 2014

Il plauso compiaciuto della distruzione (2°cavallo)

Bravo Francesco, la vecchia dottrina va abolita con grazia e audacia

Gli oppositori (occulti, ma arrabbiatissimi) di Papa Francesco in questo anno di pontificato hanno
opposto a chi, credente o laico, mostrava un certo entusiasmo nei confronti del Pontefice la
seguente previsione: “Francesco è apparentemente un innovatore, ma è tutta una questione di
immagine, quando si andrà alla sostanza dei problemi rimarrà all’interno della dottrina, sarà più
tradizionalista e conservatore di tanti. Lui – aggiungevano ammiccando – è un gesuita”.
Credo che questi oppositori possano registrare una delusione. Alla prima prova ufficiale del suo pontificato, il
prossimo Sinodo sulla famiglia, Francesco ha confermato se stesso. La recente omelia a Santa
Marta e, soprattutto, la lunga e interessante relazione con cui il cardinale Walter Kasper ha aperto i
lavori del concistoro sulla famiglia confermano che la chiesa cambia, si rinnova, cerca altre vie a
cominciare proprio dalla più spinosa delle questioni, quella su cui negli ultimi decenni ha registrato
la crisi più profonda. Se qualcuno mi chiedesse che cosa in sintesi ha detto e ha proposto sulla
famiglia il cardinale Kasper, direi innanzitutto che la chiesa ha assunto tutta l’importanza, la gravità
e la profondità della crisi dell’istituto familiare e ha deciso di cercare una soluzione.
A cominciare dalla controversa questione dei matrimoni che finiscono e del rapporto dei coniugi
che si separano con i sacramenti.Già questa è un’importante novità. Finora nella chiesa si è molto
deprecato, ma poco di più.
Poi c’è la soluzione che Kasper comincia a tratteggiare. E qui la novità è ancora più corposa. I
matrimoni falliscono, anche quelli contratti dai credenti. Anche quello che Dio ha unito può ricevere
un colpo mortale. Del resto non erano uniti Adamo ed Eva nel paradiso terrestre e in seguito al loro
peccato crollò tutto, la loro unione, il paradiso, l’amore fraterno e molto altro ancora? C’è voluta la
presenza, la proposta d’amore e il sacrificio di Gesù per riprendere il cammino. Dalle parole di
Kasper si capisce che la chiesa di fronte alla dissoluzione e alla crisi della famiglia vuole
ricominciare ancora una volta da Gesù e dal Vangelo, dalla misericordia e dall’amore, dalla dottrina
quindi, ma non dalla tradizione. Il cammino si discosta da quello seguito. Finora il matrimonio era
indissolubile e lo potevano sciogliere solo i tribunali ecclesiastici. A pensarci bene una soluzione
molto secolarizzata che imitava i processi e le pratiche di divorzio laico. Ne viene proposta una
“pastorale”, che fa perno sulla misericordia e sulla penitenza. La chiesa non lascia solo chi ha fallito
e ha peccato, né lo assolve tranquillamente, burocraticamente. E neppure lo condanna senza
possibilità di appello. Il perdono è sempre possibile, dice Kasper, se lo è per l’assassino lo è anche
per l’adultero. Ma chi dispensa questo perdono? Ovviamente la chiesa come promesso da Francesco
ma la chiesa che è vicina al pentito, al fedele, al peccatore e può guidarne gli atti, capire il suo
animo e condurlo per mano in un percorso di penitenza.
Capisco che chi vede l’autorità della chiesa come assoluta e gestita dall’alto abbia un sussulto.
Credo che in molti ne saranno invece sollevati. La chiesa indica un percorso e dà fiducia all’uomo e
alla donna, ai credenti e ai sacerdoti perché questi costruiscano insieme un cammino. E dà una
straordinaria prova di realismo. Uomini e donne che, in quanto separati o divorziati, vengono
allontanati dalla chiesa, sono pecorelle smarrite per sempre, i loro figli con loro. La comunità così
ridotta sarà davvero più pura, meno peccatrice o solo più povera di umanità? C’è sicuramente meno
tradizione nella proposta di Kasper, ma molta dottrina. Forse di più di quella contenuta in tanta
tradizione.
di Ritanna Armeni
in “Il Foglio” del 4 marzo 2014
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201403/140304armeni.pdf

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