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domenica 1 giugno 2014

Ratio et fides

Qualche considerazione sulle visioni mariane di Medjugorje

Qualche considerazione sulle visioni mariane di Medjugorje
Quando si parla delle apparizioni mariane, sorge in me sempre qualche dubbio, che supero soltanto quando su di esse si pronuncia ufficialmente la Chiesa. Col termine Apparizioni infatti, secondo il teologo monsignor Rino Fisichella, si fa riferimento a una manifestazione visibile del soprannaturale all’interno delle categorie spazio-temporali del soggetto che ne è destinatario.
Quindi il criterio di credibilità delle apparizioni è dato per me, e penso per chiunque, dalla personalità del veggente, quale appare antein e post visione.
Ora, proprio la lettura delle biografie dei veggenti di Medjugorie non mi aiuta a credere ciecamente alle loro visioni. La mia adesione alle diciannove apparizioni di Lourdes, per esempio, è piena e totale. E a questa adesione sono indotto sì dalla pronuncia della Chiesa, ma anche dalle virtù eroiche praticate per tutta la vita dalla piccola Bernadette, la quale, dopo otto anni dall’ultima apparizione della “Bellissima Signora”, il 4 luglio 1866 lascia la famiglia, parte dalla sua città e sotto la guida dello Spirito Santo va a nascondersi in convento, luogo sì ricco di gioie spirituali, ma umanamente pieno di umiliazioni e sofferenze. La sua umiltà è tanto grande durante i pochi anni che le restano da vivere che anche la sua santità rimane misteriosamente velata perfino a chi le vive vicino, come la superiora del convento e le sue stesse consorelle. E tutto verrà confermato dalla Chiesa, con la elevazione agli onori degli altari dell’umile fantesca dei Pirenei.
La santità di vita dei pastorelli di Fatima, ritualmente proclamata dalla Chiesa, non mi lascia dubbi sulla veridicità delle loro visioni, e così per il piccolo contadino di Guadalupe.
Al contrario, le visioni di Medjugorje mi lasciano seriamente perplesso proprio per la vita dei veggenti e per le modalità delle visioni stesse.
È vero che il miracolo è l’intervento libero di Dio all’interno della creazione e nell’uomo per esprimere la vittoria sul male e la chiamata alla partecipazione del suo regno, e quindi esso può realizzarsi con qualsiasi modalità e in qualunque tempo, ma la continuità e la ripetitività delle apparizioni di Medjugorje mi sembrano verificarsi troppo al di fuori degli schemi con i quali si sono realizzate quelle finora riconosciute dalla Chiesa. Inoltre, la vita dei nostri veggenti, anche se civilmente irreprensibile, non mi pare che attinga quei vertici di eroicità che tutti i santi veggenti delle apparizioni riconosciute hanno posseduto.
Inoltre, l’atteggiamento negativo di tutti i Vescovi che si sono succeduti nel governo della Diocesi non contribuisce certamente a rimuovere del tutto il mio scetticismo. Recentemente la Chiesa ha preso in seria considerazione il fenomeno, che richiama ormai centinaia di migliaia di fedeli da ogni parte del mondo e c’è molta gente che giura sinceramente di aver ricevuto grazie e miracoli, ma proprio la posizione della Chiesa locale ha indotto la Santa Sede a nominare una commissione internazionale di inchiesta e studio presieduta sino al dicembre 2012 dal cardinale Camillo Ruini.
D’altra parte, è anche vero che l’oggetto del messaggio non è dissimile da quello di Lourdes e da quello di Fatima. Anche il messaggio di Medjugorje può essere infatti riassunto nell’invito alle quattro azioni bibliche: pentimento, conversione, penitenza, preghiera. E il soggetto verso il quale deve riconfluire l’amore del mondo è il medesimo di tutti i messaggi mariani: Gesù di Nazareth, verbo incarnato di Dio, crocifisso, morto e risorto per il riscatto di tutti. Questi elementi mi spingono a seguire tutto ciò che concerne Medjugorie, e per questo mi riprometto di andare pellegrino in quei luoghi, con la speranza di tornarne illuminato.
E sarei ben felice di credere che ancora una volta la Madonna, sia pure in un modo del tutto anomalo, avesse deciso di riportare al Figlio quella parte di Umanità ancora lontana dal Suo messaggio di Salvezza.
Foto | © Thinkstock


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1 commento:

  1. Gesù dice, il vostro parlare sia sì sì, no no . il più viene dal maligno. Vi pare possibile che la Madre di Dio , parli in modo diverso dal figlio suo ? e anche più di Lui ?

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