Domenica,
come sempre, ci siamo recati alla S. Messa. Entriamo in chiesa,
magnifica e vetusta chiesa, ben tenuta dai padri filippini che la
curano. Bellissimi quadri dei santi e bellissime statue. Tutto parla di
Dio e della sua Gloria. Dal fondo della chiesa, quasi dietro all’
altare, viene un suono d’ organo. Il maestro ci accoglie con le melodie
liturgiche, i fedeli entrano in silenzio e si accomodano nei banchi
sempre in silenzio, nessuno chiacchiera, tutti attendiamo . Manca ancora
qualche minuto all’ inizio del Santo Sacrificio, ci prepariamo con i
nostri libretti per seguire le letture sacre, e sempre in silenzio
attendiamo.
Mi guardo attorno e vedo molte persone con il rosario in
mano, tanti uomini e donne (tante con il velo sul capo, in segno di
rispetto per Nostro Signore). Il silenzio è accompagnato dal suono
dell’ organo. Campanella, entra il Ministro di Dio accompagnato dai
chierici. Bellissimo e sublime, umiltà e regalità assieme. Ci
inginocchiamo e: In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti . Amen .
Introibo ad altare Dei – Ad Deum qui laetificat juventutem meam .
Comincia la S. Messa di sempre, sì , la S. Messa di sempre. Non è mai
stata abrogata, non era possibile. Anni e anni di santità e di santi
hanno generato la S. Messa di sempre. Non banchetto o cenetta o un
ritrovarsi tra amiconi con sventolio di mani e chiacchiere conviviali,
ma Sacrificio, il Sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo. A questo
proposito, vorrei farvi leggere questo scritto del sac. Giovanni Rossi. :
Fate questo in memoria di Me ( Luc. 22 ,
19 ) : LA SANTA MESSA. La S. Messa è il supremo atto di culto del
popolo cristiano. E’ l’ offerta rinnovantesi nei secoli del sacrificio
della Croce, che Gesù compie per il ministero della Chiesa. Non è un
sacrificio diverso da quello della Croce: lo stesso Offerente, la stessa
Vittima, Gesù Cristo . Sul Calvario il sacrificio fu cruento, qui sull’
altare è incruento: là destinato a meritare, qui a partecipare agli
uomini il dono della Redenzione. E, se permettete, io indegnamente
aggiungo che sotto alla Croce di Nostro Signore erano rimasti in pochi,
La Vergine Madre Immacolata, S. Giovanni, S .Maria Maddalena e poche
donne. Ma nessuno rideva, nè batteva le mani con allegrezza, nè tanto
meno si scambiavano convenevoli, ma tutto era silenzio, pianto di
dolore e amore. Sì amore! L’ Amore di Gesù, Egli che moriva della morte
più infamante che si potesse dare. Moriva per noi, per riscattarci dai
nostri peccati, per aprirci le porte del Paradiso. Però dire che nessuno
rideva, è inesatto, c’erano infatti quelli che ridevano e lo
schernivano, ma erano coloro che lo avevano fatto crocifiggere per odio
e la soldataglia che lo aveva materialmente crocefisso. I Santi quando
celebravano la S. Messa piangevano, San Pio da Pietrelcina versava
lacrime a profusione durante la s. Messa, e i fedeli che la seguivano
stavano in silenzio ed in adorazione verso Dio. Spero con tutto il
cuore che il popolo di Dio riscopra la santità della Messa e che si
accosti nuovamente con il rispetto, il timore e l’amore a cui Dio ha
diritto. Basta pagliacciate, chiacchiere, battimani, risate, canti
profani, balletti. Non siamo più i Giovanni, le Maddalena, le Donne che
stavano sotto la Croce amando Nostro Signore, ma ne siamo diventati i
persecutori, tanti di noi sono diventati coloro che hanno crocefisso e
continuano a crocefiggere Gesù, promovendo leggi anticristiane e
partecipando a sfilate di gente immonda, che fa peccati che fanno schifo
perfino ai demoni. Il mese di luglio è al culto del preziosissimo
Sangue di Gesù, facciamo sì che il Sangue di Nostro Signore non sia
sparso invano, ripariamo le offese che Egli riceve dai suoi cosiddetti
amici, come ha chiesto la Santa Vergine Immacolata a Fatima .. Amiamo
Dio , fratelli nella Fede e solo a Lui prestiamo il culto.
.
Una cattolica fiera di amare la Santa Tradizione
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