ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 10 agosto 2014

Filo si e filo no

        La "nominata" di Bergoglio si dichiara filoisraeliana

"Avviso ai naviganti: questa è una bacheca filo israeliana". 

Dovrebbe sorprenderci questa dichiarazione da parte di Chaouqui, nominata da Francesco I , membro della Commissione referente su tutte le amministrazioni economiche del Vaticano, istituita nel 2013 dallo stesso Bergoglio al fine di monitorare l'organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede.
Dovrebbe sorprenderci ma non è così.Francesca Immacolata Chaouqui

Dopo la visita in Israele e la deposizione di fiori sulla tomba di Theodor Herzl, avevamo capito che la lunga serie di scivoloni teologici, geopolitici e dottrinali, della nuova chiesa di Francesco I, avrebbe presto preso il volo.
 Alla signora Chaouqui, figlioccia platinata, consigliamo la lettura di Una riflessione cattolica sulla guerra , ben scritto, dai contenuti essenziali, di facilissima comprensione, al fine di ottenere una visione quantomeno superficiale di cosa sia la guerra per un cattolico, cosa sia la legittima difesa e cos'è il vero odio, parola che ha usato due volte nel suo post in un contesto sbagliato. Sulla questione palestinese, l'unico odio di cui si può parlare è quello talmudico, l'essenza del sionismo. Ma dubitare che sappia cosa sia, pare essere dovuto più che lecito.

Ci raccomandiamo coi nostri lettori di non riferirle questi argomenti in bacheca perché la sua è una bacheca filo israeliana. Evitiamo di recare danno alla sua pace ecumenica.



        G. K. Chesterton, difensore degli ebrei perseguitati, era antisemita?

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Riportiamo una delle più celebri citazioni chestertoniane circa la cosiddetta “questione ebraica”, un tema particolarmente scottante nel dibattito pubblico della  prima metà del XX secolo. Già Hilaire Belloc  aveva contribuito al tema con un interessante saggio e Chesterton, come l’amico, aveva intuito e denunciato a più riprese il pericolo che rischiavano di correre gli ebrei eruopei. Eppure, per tutti coloro che sono ormai così storditi dalla nuova teologia dei “fratelli maggiori” da non saper più distinguere il bene dal male, leggete un po’ cosa pensava il pregiato autore britannico del popolo d’Israele e del tentato deicidio:

“Può essere pericoloso, e in alcuni casi una semplificazione quasi criminale, affermare in continuazione che gli ebrei hanno ucciso Cristo. Ma è certo che sarebbe non solo una semplificazione, ma addirittura una falsificazione, suggerire che l’unico ebreo coinvolto fosse l’ebreo che venne ucciso”.
(The Way of the Cross, 1935)

Citazione a cura di Luca Fumagalli
http://radiospada.org/2014/08/g-k-chesterton-difensore-degli-ebrei-perseguitati-era-antisemita/

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