Gerusalemme
I Legionari di Cristo profanano Maria Maddalena, il Papa insorge
I Legionari di Cristo profanano Maria Maddalena, il Papa insorge
Quando Papa Francesco lo ha saputo pare abbia fatto un balzo sulla sedia. Santa Maria Maddalena paragonata a un prete pedofilo seriale? Inaccettabile sotto ogni punto di vista. Il tam tam dell'ennesima figuraccia, al limite della provocazione, che ha portato uno dei vertici dei Legionari di Cristo ad accostare la figura della Maddalena al fondatore di questo ordine religioso, padre Maciel Marcial Degollato, punito da Papa Ratzinger nel 2006 per avere stuprato decine di seminaristi e persino abusato di due dei suoi figli naturali, oltre che ingannato, corrotto e seminato zizzania in curia, ha riaperto vecchie ferite nella Chiesa.
Ferite non ancora rimarginate, nonostante siano passati sei anni dalla scomparsa di padre Maciel, un prete messicano con un cursus honorum dietro le quinte talmente empio e criminale da essere paragonato al diavolo, a uno dei peggiori delinquenti della storia, al male. L’accostamento tra Maciel e santa Maria Maddalena fatto dal legionario padre Juan Solana, non poteva che dare vita a una ridda di polemiche e reazioni sbigottite. Come è possibile tollerare un raffronto tale? Le lettere di denuncia sono cominciate a fioccare in Vaticano segnalando l'episodio.
RETROMARCIA
Il clima vacanziero che ancora alberga negli uffici al di là del Tevere, non ha impedito un intervento dall’alto. La figuraccia fatta da uno dei principali ordini religiosi dell'America Latina, assai influente soprattutto sotto il pontificato di Wojtyla, è stata affrontata di petto. Pochi giorni dopo la pubblicazione del libretto contenente l'inaccettabile paragone è arrivata l’ammonizione e padre Solana è stato obbligato a fare retromarcia, a rimangiarsi tutto quello che precedentemente aveva scritto (è cioè che «le iniziali di Marcial Maciel sono MM, le stesse di Maria Maddalena la quale ebbe un passato problematico prima della sua conversione. In questo - ha scritto - esiste un parallelo. Il nostro mondo ha un doppio standard quando si entra nel campo della morale. Alcuni hanno una formale e pubblica vita anche se poi dietro le scene ne hanno un'altra. Quando accusiamo qualcuno e scagliamo pietre contro di lui, dovremmo ricordarci che tutti noi abbiamo problemi e difetti. E’ facile uccidere la reputazione di qualcuno. Dovremmo essere più prudenti e meno giudicanti»). Nel giro di un paio di giorni con la cenere sopra il capo i Legionari hanno diffuso un comunicato per scusarsi. «Sono profondamente rammaricato per quello che ho scritto sul libricino pubblicato quest’estate a cura del Magdala Center a Gerusalemme amministrato dalla Legione». Probabilmente padre Solana non immaginava tanto clamore; forse non aveva nemmeno letto uno dei divieti voluti da Ratzinger per de-macellizzare la Legione di Cristo dal suo diabolico fondatore. E dire che le regole erano precise: nessuno in futuro avrebbe mai più potuto fare menzione di Maciel, nè citarlo in un documento, nè pubblicizzarlo. Dei comportamenti indegni di Maciel i legionari hanno continuato ad affermare di essere stati all'oscuro, fino a dopo la sua morte, nel 2008. Ratzinger però non ne era convinto visto che attorno a Maciel si era costituito un sistema di potere e di difesa che forse ancora sopravvive.
Ferite non ancora rimarginate, nonostante siano passati sei anni dalla scomparsa di padre Maciel, un prete messicano con un cursus honorum dietro le quinte talmente empio e criminale da essere paragonato al diavolo, a uno dei peggiori delinquenti della storia, al male. L’accostamento tra Maciel e santa Maria Maddalena fatto dal legionario padre Juan Solana, non poteva che dare vita a una ridda di polemiche e reazioni sbigottite. Come è possibile tollerare un raffronto tale? Le lettere di denuncia sono cominciate a fioccare in Vaticano segnalando l'episodio.
RETROMARCIA
Il clima vacanziero che ancora alberga negli uffici al di là del Tevere, non ha impedito un intervento dall’alto. La figuraccia fatta da uno dei principali ordini religiosi dell'America Latina, assai influente soprattutto sotto il pontificato di Wojtyla, è stata affrontata di petto. Pochi giorni dopo la pubblicazione del libretto contenente l'inaccettabile paragone è arrivata l’ammonizione e padre Solana è stato obbligato a fare retromarcia, a rimangiarsi tutto quello che precedentemente aveva scritto (è cioè che «le iniziali di Marcial Maciel sono MM, le stesse di Maria Maddalena la quale ebbe un passato problematico prima della sua conversione. In questo - ha scritto - esiste un parallelo. Il nostro mondo ha un doppio standard quando si entra nel campo della morale. Alcuni hanno una formale e pubblica vita anche se poi dietro le scene ne hanno un'altra. Quando accusiamo qualcuno e scagliamo pietre contro di lui, dovremmo ricordarci che tutti noi abbiamo problemi e difetti. E’ facile uccidere la reputazione di qualcuno. Dovremmo essere più prudenti e meno giudicanti»). Nel giro di un paio di giorni con la cenere sopra il capo i Legionari hanno diffuso un comunicato per scusarsi. «Sono profondamente rammaricato per quello che ho scritto sul libricino pubblicato quest’estate a cura del Magdala Center a Gerusalemme amministrato dalla Legione». Probabilmente padre Solana non immaginava tanto clamore; forse non aveva nemmeno letto uno dei divieti voluti da Ratzinger per de-macellizzare la Legione di Cristo dal suo diabolico fondatore. E dire che le regole erano precise: nessuno in futuro avrebbe mai più potuto fare menzione di Maciel, nè citarlo in un documento, nè pubblicizzarlo. Dei comportamenti indegni di Maciel i legionari hanno continuato ad affermare di essere stati all'oscuro, fino a dopo la sua morte, nel 2008. Ratzinger però non ne era convinto visto che attorno a Maciel si era costituito un sistema di potere e di difesa che forse ancora sopravvive.
Il Messaggero
(Franca Giansoldati)
ogni simile ama e condivide l' agire del proprio simile, quindi grufolando grufolando e di sola.. in sola .. meditiamo gente, meditiamo. jane
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