Messa di mezzanotte… e inquinamento da gasolio
Bisogna accendere il termo e il gasolio inquina! Ergo… niente messa di mezzanotte. Ipse dixit; ipse: cioè il prete.
Incredibile, ma vero. Accade in una parrocchia della zona alta della provincia di Treviso. Di più non ne sappiamo, ma è sufficiente a dare la misura dello scadimento mentale (forse anche di fede?) di certo clero.
Ma una considerazione nasce spontanea.
Chi scrive ricorda bene gli inverni della fanciullezza e della adolescenza. Chiese senza riscaldamento, eppure si andava alla messa domenicale ben coperti (e non c’erano i piumini, piumoni, montoni, eccetera, di oggi) e nessuno si lamentava. Se quel prete che non celebrerà la messa di mezzanotte, evitando così di accendere il riscaldamento perché il gasolio inquina, per le altre messe come si comporta?…
Avesse magari presente anche il concetto di penitenza, avrebbe potuto fare un bel discorsino in proposito ai suoi parrocchiani, invitandoli a compiere la notte di Natale un piccolo sacrificio: a messa al freddo.
C’è da aggiungere, inoltre, un’altra considerazione. Non vediamo in queste domeniche invernali tanta gente, uomini, donne, bambini, giovani, aggirarsi per i mercatini (all’aperto!) certamente per un’oretta buona, se non di più, e il freddo all’aria aperta c’è, eccome?
Non di meno, per il divertimento-passatempo, in tanti sopportano, salvo, alla fine dei loro giri fra banchi e bancarelle, entrare in un bar a sorbire una bevanda calda.
Non sarebbe impedito neppure a chi va a messa nella chiesa fredda, compiere la stessa operazione a liturgia conclusa, caro signor parroco dell’alta Trevigiana, non Le pare?
Ma questi episodi inducono pure a pensieri tristi.
La messa vale così poco per certi preti da far prevalere il proprio e l’altrui comodo? Se la messa è in primis il rinnovarsi del sacrificio (incruento) della Croce con il sacerdote “in persona Christi”, ci pare che tutto il resto passi in secondo piano! Ma, abbiamo premesso “se”…
P. S. Al giorno d’oggi che cosa non inquina nel mondo in cui viviamo? Ma più di tutto ci sembra pericoloso, nocivo, mortale, l’inquinamento delle coscienze… A questo dovrebbero pensare soprattutto certi preti.
– di Giovanni Lugaresi http://www.riscossacristiana.it/messanatale/
DISTINCTIONS NECESSARY Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X
13 dicembre 2014
Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo allo stato reale dei nuovi riti liturgici, circa la loro validità.
Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it |
Il Concilio si muove dai pericolosi grigi al nero.
Per restare nel giusto, un cattolico si attiene al bianco.
Per restare nel giusto, un cattolico si attiene al bianco.
Distinzioni necessarie
Il principio che il cancro al fegato mi ucciderà senza che io abbia necessariamente il cancro al polmone (cfr. CE del 29 novembre) è fastidioso, perché significa che posso avere bisogno di distinguere invece di compiacermi in comode condanne. Però le distinzioni attengono al buon senso e corrispondono alla realtà. Così nell’odierna universale confusione, per rimanere ancorato alla realtà, ci sono momenti in cui ho bisogno di riconoscere che una miscela di buono e cattivo sarà male nel suo complesso, ma questo non significa che le sue parti buone, come parti, siano cattive, non più di quanto la bontà delle parti buone possa significare che sia buono il tutto.
Prendete per esempio la Messa Novus Ordo. Il nuovo rito nel suo insiemesminuisce tanto l’espressione di essenziali verità cattoliche (la Presenza Reale, il Sacrificio, il sacerdozio sacrificatore, ecc), da far sì che l’insieme sia così male che nessun sacerdote dovrebbe usarlo, né alcun cattolico assistervi. Ma questo non significa che quella parte della Messa che è la Forma sacramentale della Consacrazione del pane e del vino, sia cattiva o invalida. “Questo è il mio corpo” è sicuramente valido, “Questo è il calice del mio sangue” è più probabile che sia valido, e se è insuficiente, certamente non è perche il nuovo rito nel suo insieme non è cattolico. Quindi se io dico che la nuova Messa dev’essere sempre evitata, sto dicendo la verità, ma se dico che essa è sempre invalida, non sto dicendo la verità e prima o poi pagherò lo scotto della mia esagerazione.
Lo stesso vale per il nuovo Rito dell’Ordinazione sacerdotale. Il nuovo rito,nel suo insieme ha fortemente sminuito l’espressione delle verità essenziali del sacerdozio cattolico, soprattutto trattandosi di un sacerdozio sacrificatore, ma quella parte del nuovo Rito che costituisce la Forma sacramentale è semmai, almeno nella nuova versione latina, più forte (con l’”et” invece di “ut”) rispetto alla vecchia versione latina. Quindi supponendo che il vescovo ordinante sia un vero vescovo ed abbia la reale Intenzione sacramentale, è semplicemente non vero affermare che nessun sacerdote ordinato col nuovo rito possa essere un vero sacerdote. E se qualcuno lo dice, prima o poi pagherà un qualche scotto per essersi allontanato dalla verità.
Ora, per la de-cattolicizzazione di questi due nuovi Riti presi nel loro insieme, mentre non si può sostenere che le loro Forme sacramentali siano invalide, si può ben sostenere che alla lunga essi mettono a repentaglio e invalidano l’Intenzione sacramentale del vescovo e del sacerdote, ma questo è un argomento diverso, non più chiaramente in bianco e nero, ma, ahimè, in grigio. In effetti, si argomenta che l’uso costante dei Riti de-cattolicizzati, altererà lentamente la concezione del vescovo o del sacerdote circa il senso di ciò che la Chiesa fa con quei Riti, al punto che alla fine l’uno o l’altro non avrà più l’Intenzione cattolica di fare ciò che fa la Chiesa, Intenzione necessaria per la validità del sacramento. In altre parole, il bianco solo gradualmente si volgerà al grigio e quindi al nero. Ma chi, oltre a Dio Onnipotente, può sapere con certezza quando il grigio si trasforma in nero? Ancora una volta, devo fare attenzione se voglio discernere e conoscere la verità.
Questo gioco tra il bianco e il nero, questa ambiguità, è ciò che è propriamente diabolico nella riforma conciliare dei Riti sacramentali. Se voglio dire la verità, non dirò che essi hanno distrutto i sacramenti cattolici, ma che certamente li hanno pregiudicati. Così, se voglio mantenere la Fede cattolica, io, nel loro insieme, li eviterò certamente.
Kyrie eleison.
http://www.unavox.it/Documenti/Doc0810_Williamson_13.12.2014.html
altro che inquinamento da gasolio, questa è un epidemia che oramai in modo esponenziale sta contagiando i cervelli di tanti presbiteri, si chiama inquinamento cerebralnontransitoriodelfaccioquelchepifferochemipare , altrimenti detto :" cervello all'ammassso. Ragazzi ma è sempre peggio. jane
RispondiEliminaCara Jane, non smetteranno più, finché non avranno distrutto anche l'ombra della santa Chiesa preconciliare, sono ormai asserviti al mondo ed al principe di questo mondo. Teniamocene lontano, cara Jane o, almeno, non potendo andare alle messe della FSSPX, evitiamo di ascoltare le loro omelie (basta ritirarsi in sé stessi e pregare silenziosamente, durante l'omelia). Tanti auguri di Buone e Sante Festività Natalizie, Jane.
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