Pasquinate ecclesiastiche
“Cerchiamo di trarre due risa dall'immane confusione che ormai regna sovrana nell'Una e Santa, per cui daremmo la vita: certo, dovremmo piangere a vederla così malridotta per le guasconate, l'indifferenza, le pitoccate e - non da ultimo - l'indegnità di tanti sacerdoti e vescovi.
Ma non siam tipi facili al piangere: tanto vale riderci su.
E se questo le procura acidità di stomaco, spiace assai, ma tra i voti che ha emesso non c'è quello di leggerci.
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“Le rammento che nessuno sta satireggiando il Magistero infallibile del Papa, o la sua autorità o giurisdizione come Vicario di Cristo, bensì alcune trovate anche pubbliche ormai che, in questo pontificato, ci rendono difficilissimo distinguere Pietro da Simone, cosa che, fino a due anni fa, era lapalissiana nell'esercizio del ministero petrino da parte dei Romani Pontefici. E poi rammenti che fece più bene (mi sia concesso!) alla Chiesa Pasquino, che non Lutero”.
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Conclusioni : un'alba radiosa per la Chiesa :
" La speranza per le nuove generazioni è riposta nei sacerdoti (e seminaristi) giovani, che non hanno vissuto le controversie post-conciliari.
Ne hanno assorbito ed assorbono i germi nella formazione ma, se cominciano a farsi domande - com'è normale che accada - e riescono a trovare fonti autorevoli di approfondimento, insieme alle risposte ritrovano anche la retta fede.
Ne abbiamo testimonianze ogni giorno "
Pubblicato da Andrea Carradori
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