ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 22 luglio 2015

American travel


SOLO IL PAPA PUO 'SALVARE WASHINGTON

Con una speciale preghiera 5 minuti! Siamo in grado di garantire che lo fa.

Per scoprire come, siete invitati a questa conferenza speciale
Venite a Washington, DC 22-24 Settembre 2015

"... Molte volte la Santissima Vergine ha detto ai miei cugini, così come me, che molte nazioni scompariranno dalla faccia della terra, che la Russia sarà lo strumento del castigo scelto dal Cielo per punire il mondo intero, se non lo facciamo prima di ottenere la conversione di quella povera nazione ". - Suor Lucia a Padre Fuentes nel 1957
"Quando si parla di pace nel mondo che la Madonna di Fatima ci ha promesso, dobbiamo capire in termini di vera pace cristiana - in cui le regole di Gesù è veramente rispettati in tutta la società e l'onore di Cristo Re è dato da tutti membri della società in ogni ambito della vita ". -Padre Nicholas Gruner, Discorso pronunciato a Fatima in occasione della Conferenza episcopale di pace.

Possiamo ancora avere pace proprio ora!
possiamo avere la pace in cambio di una speciale preghiera 5 minuti offerta dal Papa e dai Vescovi! Vieni, impara a questo proposito! Poi, insistervi!

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LAUDATO SI', C'È CHI VA OLTRE. A TORONTO UN INNO ALLA DEA GAIA CANTATO ALLA FINE DELLA CELEBRAZIONE 

Francesco negli Usa: popolare ma non troppo


Francesco visiterà gli Usa a settembre
FRANCESCO VISITERÀ GLI USA A SETTEMBRE

Sondaggio Gallup sul Papa a due mesi dalla visita che lo porterà a New York, Washington e Philadelphia. Scendono gli indici rispetto al febbraio 2014

Popolare, ma non più super-popolare come un anno fa: così gli americani vedono Papa Francesco secondo un sondaggio effettuato tra l'8 e il 12 luglio da Gallup

I risultati sono stati resi noti mercoledì 22 luglio, quando mancano due mesi all'arrivo del Pontefice negli Stati Uniti, in occasione della visita che dopo  Cuba lo vedrà presente a New York, Washington e Philadelphia. Il 59 per cento degli americani è a favore, il 16 per cento contrario, il 25 per cento non ha un'opinione o non ha sentito parlare di lui. È interessante paragonare questi risultati con i precedenti sondaggi Gallup dedicati a Francesco.


Un mese dopo l'elezione, nell'aprile 2013, Papa Bergoglio era visto con favore dal 58 per cento degli americani, con sfavore dal 10 per cento, mentre il 31 per cento non aveva un'opinione o non aveva sentito parlare di lui.

La popolarità di Francesco aveva registrato un'impennata nel febbraio 2014, quando secondo i dati di Gallup il 76 per cento degli americani era favorevole al Papa, il 9 per cento contrario e il 16 per cento non aveva un'opinione o non aveva sentito parlare di lui.

Come si può vedere, da quest'ultimo sondaggio il favore appare tornato ai livelli dei primissimi mesi dopo l'elezione, mentre è cresciuta la percentuale degli sfavorevoli, passati dal 9-10 per cento dei primi due sondaggi al 16 per cento di quest'ultimo.

Analizzando i vari gruppi di intervistati, si evince che il calo maggiore di consensi si sarebbe verificato tra i cattolici (passando dal 89 al 71 per cento, con il calo del 18 per cento) e tra gli americani che si definiscono politicamente conservatori (passando dal 72 al 45 per cento, con un calo del 27 per cento). Mentre tra coloro che si definiscono liberal il calo è stato del 14 per cento (i favorevoli erano l'82 per cento l'anno scorso, sono scesi al 68 per cento). Il calo è minimo tra coloro che si definiscono moderati.

Il sondaggio è stato realizzato attraverso telefonate a 1009 adulti dai 18 anni in su che vivono in tutti i cinquanta Stati americani, con un margine d'errore di ±4 per cento e un livello di affidabilità del 95 per cento. Come accade per ogni indagine di questo tipo, bisogna essere cauti nel trarre conclusioni. Si può però affermare che probabilmente sia i livelli più alti del febbraio 2014 come pure quelli più bassi del luglio di quest'anno risentono del modo con cui l'immagine del Pontefice è stata presentata: il rivoluzionario che avrebbe cambiato tutto nella Chiesa aderendo all'agenda dell'ordinazione femminile, dei preti sposati e del sì alle unioni gay; il Papa «marxista» nemico dell'economia capitalista.

Come già accaduto nel caso dei suoi predecessori Benedetto XVI  e Giovanni Paolo II, le percentuali sono destinate a cambiare dopo i viaggi negli Stati Uniti, quando un numero molto più alto di cittadini americani avrà modo di seguire l'attività del Papa e di ascoltare le sue parole. Papa Ratzinger era arrivato al 63 per cento di giudizi favorevoli nell'aprile 2008, in occasione della visita, poi scesi al 40 per cento nel 2010, nel pieno della bufera per gli scandali della pedofilia clericale da lui fermamente combattuta. Mentre Giovanni Paolo II nel febbraio 2005, a poche settimane dalla morte, aveva ottenuto il 78 per cento di giudizi favorevoli.

ANDREA TORNIELLI
CITTÀ DEL VATICANO
  


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