E' bastato un solo voto per spalancare la"finestra di Overton" adattissima «dimostrare come con vere e proprie strategie di comunicazioni si riescono a fare accettare "l'introduzione e la successiva legelizzazione di qualsiasi idea o fatto sociale».
Non era difficile prevedere che dalla finestra spalancata della nave, che riesce miracolosamente a galleggiare nel mare in tempesta, sarebbe potuta penetrare la mostruosa piovra infernale allenata per afferrare equipaggio e passeggeri.
Ieri sera commentando "a caldo" l'agenzia ANSA sulle conclusioni del Sinodo e particolarmente su quell'unico unico voto che ha fatto prevalere la linea "progressista", un amico che ha molto più fede di me ha ringraziato il Signore citando una frase del Vangelo di San Giovanni quando Nostro Signore durante l'ultima Cena rivolse al discepolo che lo avrebbe tradito queste parole : « Quello che devi fare fallo al più presto».
Ho molto riflettuto questa notte su questa frase accostandola con le parole che l'evangelista San Luca riferisce a proposito della Presentazione al Tempio di Gesù.
Disse infatti il vecchio Simeone (Luca,2-34): «Egli -Gesù- è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. ».
L'unico segno di contraddizione con il mondo e principe delle tenebre è Gesù.
La Verità che viene solo da Gesù riuscirà a svelare i pensieri di molti cuori essendo muro di separazione e diga spartiacque della menzogna.
La Verità che viene solo da Gesù riuscirà a svelare i pensieri di molti cuori essendo muro di separazione e diga spartiacque della menzogna.
"Quello che devi fare fallo al più presto".
La luce del Vangelo ci farà comprendere se anche in questi giorni le pecore stanno al sicuro in quell'ovile preparato dal Signore Nostro Gesù Cristo.
Aspettiamo quello che Pietro, nonostante o grazie a quell'unico volto sinodale, vorrà ripetere a Gesù : «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo».
Pietro non potrà dare altre risposte.
Aspettiamo quello che Pietro, nonostante o grazie a quell'unico volto sinodale, vorrà ripetere a Gesù : «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo».
Pietro non potrà dare altre risposte.
"Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo».
Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».
Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?».
Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo».
Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle.
In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio" (Giovanni 21-15)
IL SINODO DEI VELENI – FRANCESCO REVOLUTION: PASSA PER UN VOTO LA COMUNIONE AI RISPOSATI. RESTA IL NO AI MATRIMONI GAY –“I BATTEZZATI CHE SONO DIVORZIATI E RISPOSATI CIVILMENTE DEVONO ESSERE PIÙ INTEGRATI NELLE COMUNITÀ CRISTIANE NEI DIVERSI MODI POSSIBILI, EVITANDO OGNI OCCASIONE DI SCANDALO”
Dopo tre settimane di riunioni, e a conclusione di un lavoro durato oltre due anni, è stato votato dai 270 padri il documento finale, relatio finalis, del Sinodo della famiglia: la relazione è stata approvata con una maggioranza pari ai due/terzi. Il quorum è stato raggiunto su tutti i punti della relazione...
Dopo tre settimane di riunioni, e a conclusione di un lavoro durato oltre due anni, è stato votato dai 270 padri il documento finale, relatio finalis, del Sinodo della famiglia: la relazione è stata approvata con una maggioranza pari ai due/terzi. Il quorum è stato raggiunto su tutti i punti della relazione. L’anno scorso non era andata così e i punti più controversi, come la comunione ai divorziati risposati e l’accoglienza pastorale ai gay, avevano raggiunto solo la maggioranza semplice che per il diritto canonico non è considerata sufficiente.
L’approvazione è stata resa nota dal portavoce di lingua tedesca Bernd Hagenkord. «Il primo dovere della Chiesa - ha detto Papa Francesco nel discorso conclusivo dei lavori del Sinodo - non è quello di distribuire condanne o anatemi, ma è quello di proclamare la misericordia di Dio, di chiamare alla conversione e di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore».
Il discorso del Papa
Un Sinodo ordinario sulla famiglia e sulla sua missione nel mondo contemporaneo, a un anno di distanza da quello straordinario convocato proprio da Papa Francesco per prepararsi sullo stesso tema. Un sinodo che, dice Bergoglio in un passaggio del suo discorso a votazione chiusa, ha «sollecitato tutti a comprendere l'importanza dell'istituzione della famiglia e del matrimonio tra uomo e donna, fondato sull'unità e sull'indissolubilità, e ad apprezzarla come base fondamentale della società e della vita umana».
Senza «mai cadere nel pericolo del relativismo oppure di demonizzare gli altri, - ha proseguito il Papa - abbiamo cercato di abbracciare pienamente e coraggiosamente la bontà e la misericordia di Dio che supera i nostri calcoli umani e che non desidera altro che tutti gli uomini siano salvati». Il sinodo «ci ha fatto capire meglio che i veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito, non le idee ma l'uomo, non le formule, ma la gratuità dell'amore di Dio e del suo perdono», ha sottolineato il Pontefice chiudendo le assise.
«Concludere il sinodo per la Chiesa significa tornare a "camminare insieme" realmente per portare in ogni parte del mondo, in ogni diocesi, in ogni comunità e in ogni situazione la luce del Vangelo, l'abbraccio della Chiesa e il sostegno della misericordia di Dio». Il discorso del Papa è stato accolto «da un grande applauso», ha riferito padre Federico Lombardi, «una standing ovation», gli ha fatto eco padre Thomas Rosica, portavoce di lingua inglese.
I punti più discussi
I padri sinodali si sono espressi sui 94 punti contenuti nella relazione finale approvata all’unanimità dalla commissione dei dieci: tra i punti più dibattuti del Sinodo si registra quello sulla comunione per i divorziati risposti che è, appunto, passato per un voto. Sono stati 51 gli interventi su tutto il documento finale. «I battezzati che sono divorziati e risposati civilmente devono essere più integrati nelle comunità cristiane nei diversi modi possibili, evitando ogni occasione di scandalo»: chiedono i vescovi. Nel testo c’è una importante apertura in tema di riammissione ai sacramenti approvata con appena un voto di scarto sui due terzi necessari, cioè con 178 su 265 presenti, quando il quorum era di 177. I contrari sono stati 80 (e quindi ci sono state 7 astensioni).
RENZI FA LA COMUNIONELA COMUNIONE DI LUXURIAMARCO TRAVAGLIO COMUNIONE2P33 RUINI COMUNIONE STORACEFUNGV 37 COMUNIONE ANDREOTTI2P34 RUINI COMUNIONE DANTONICOMUNIONE BERLUSCONI
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