Medjugorje e la psicologia delle conversioni
di Marco Corvaglia
E’ perfettamente logico e naturale che un movimento religioso, caratterizzato da una sua specifica e distintiva forma di spiritualità, attragga chi è sensibile a quella forma di spiritualità e determini quindi delle conversioni. Su questo basilare principio si fonda la nascita e l’esistenza di quelli che oggi si chiamano “nuovi movimenti religiosi” o “movimenti marginali”.
Nel caso di Medjugorje, dove i pellegrini sono convinti che la Madonna continui ad apparire da lungo tempo, l’elemento distintivo è la presunta concretezza dell’esperienza spirituale che in quei luoghi si vivrebbe. Va da sé che il proselitismo medjugorjano, a differenza di quello di tanti altri nuovi movimenti religiosi, è enormemente agevolato dal fatto che il fenomeno viene presentato come interno al cattolicesimo, il che appare rassicurante per molti e fa sì che i mass media vi dedichino spesso spazio.
Per tutto quanto detto, le conversioni medjugorjane appaiono tutt’altro che misteriose o miracolose.
continua su:
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.