ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 5 febbraio 2016

Dà fastidio più da morto che da vivo..!?

Padre Pio, Bergoglio pensa di non restituire la salma a S. Giovanni Rotondo

La voce è di quelle clamorose. Papa Francesco starebbe pensando di non restituire più la salma di Padre Pio ai frati di San Giovanni Rotondo e tenerla a Roma. Alla base ci sarebbe, secondo alcune voci, una polemica tra Bergoglio e i frati Santuario pugliese



La voce è di quelle clamorose. Papa Francesco starebbe pensando di non restituire più la salma di Padre Pio ai frati di San Giovanni Rotondo e tenerla a Roma. Alla base ci sarebbe, secondo alcune voci, una polemica tra Bergoglio e i frati Santuario pugliese intitolato a Padre Pio.

E' degli scorsi giorni lo spostamento della salma di Padre Pio, con le spoglie che hanno lasciato la Basilica a lui intitolata a San Giovanni Rotondo e sono arrivate a Roma. Nel momento del trasferimento, centinaia di persone si sono radunate nel paese pugliese per salutare la salma del santo e molti abitanti di San Giovanni hanno espresso il proprio disappunto per lo spostamento del corpo di Padre Pio. E c'è stato anche chi ha fatto polemica. Già, perché Padre Pio è sempre stato a San Giovanni Rotondo e gli abitanti non hanno nessuna intenzione di separarsene, considerando anche l'importanza del luogo di culto che si riflette in maniera molto forte sul turismo e sull'arrivo dei pellegrini in Puglia.
Ma ora circola la voce in Vaticano secondo la quale Bergoglio, in polemica coi frati pugliesi per alcune cattive condotte, potrebbe decidere di non restituire la salma di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Un'ipotesi per ora non confermata ma certamente clamorosa. Ne sapremo di più nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

http://www.affaritaliani.it/cronache/padre-pio-bergoglio-non-restituisce-salma-giovanni-rotondo-405352.html?ref=rss

Ignazio Ingrao: “Ci sono punti di contatto tra papa Francesco e padre Pio”

Ignazio Ingrao“Il segno di Padre Pio” è l’ ultima bella e molto intrigante fatica di Ignazio Ingrao, stimato vaticanista di Panorama. Il libro, edito per i tipi della Piemme, si ripropone il non facile compito (e lo scopo viene raggiunto con abilità narrativa), di dimostrare documenti e testimonianze alla mano, la relazione, il segno, esistente tra l’ attuale Papa Bergoglio e Padre Pio. Proprio Papa Francesco, infatti, ha voluto Padre Pio, assieme a San Leopoldo Mandic, quale icona della misericordia  durante il Giubileo. La Fede Quotidiana ha intervistato proprio Ignazio Ingrao.
Ingrao, perchè quel titolo?
Il segno, perchè indica il punto di contatto, il segno, tra Padre Pio e Papa Bergoglio. Il pontefice argentino, al contrario dei suoi predecessori non è mai stato a San Giovanni Rotondo, tuttavia è stato attirato, quando era arcivescovo di Buenos Aires, dalla spiritualità del frate e dal fervore dei Gruppi di Preghiera che già esistevano in quel Paese.
In che modo è stato attratto?
Bergoglio, vescovo della diocesi argentina, divenne diffusore e propagatore dei Gruppi di Preghiera in Argentina. Incuriosito e direi ammirato, volle saperne di più e invitò a Buenos Aires sia l’ allora vescovo di Manfredonia Ruotolo che padre Marciano Morra, segretario generale dei Gruppi di Preghiera e chiese loro chiarimenti. Ne rimase ottimamente impressionato e da allora Bergoglio ne divenne grande estimatore. Non a caso, uno degli eventi giubilari è l’udienza privata ai Gruppi di Preghiera Padre Pio”.
Qual è un altro grande segno di Padre Pio?
Direi la sua grande obbedienza, la fedeltà alla Chiesa. Egli venne letteralmente perseguitato dalla Chiesa del suo tempo e penso ad alcune personalità, e allo stesso Santo Uffizio. Anche il Papa buono Giovanni XXIII tanto buono con lui non fu . Eppure Padre Pio accettò tutto senza ribattere.
Nessuna rivolta…
Assolutamente no. Pensi che quando un suo fedelissimo tal Brunatto riuscì ad avere documenti compromettenti dal Vaticano che giocavano a favore del frate per scrivere un libro in sua difesa, Padre Pio lo bloccò, non volle alcun favore, adducendo che egli doveva obbedire alla Chiesa sua madre. Accettò docilmente la persecuzione.
Possiamo oggi parlare a posteriori di una rivincita di Padre Pio, visto che il Papa lo ha collocato quale icona del Giubileo?
Io dico di sì. E’ la sua rivincita postuma che già Giovanni Paolo II aveva decretato elevandolo alla gloria degli altari e anche il papa polacco trovò molti ostacoli curiali, delle vere opposizioni. Padre Pio ha lasciato e lascia un segno nella Chiesa.
Bruno Volpe

La folle sinistra anticlericale: "Padre Pio come Isis e Hitler"

La sinistra non manda giù la devozione popolare che sommerge d'affetto la salma di Padre Pio. Toscani paragona i fedeli ai nazisti, mentre il Fatto Quotidiano attacca: "Il Medioevo è questo, non l'Isis"


Padre Pio rende isterici. Soprattutto i non credenti.
In questi giorni, infatti, la salma del Santo trasportata a Roma per il Giubileo della Misercordia su ordine di Papa Francesco ha raccolto enormi folle accorse da ogni parte del globo per venerare i resti mortali del frate di Pietrelcina.







Fenomeno discutibile finché si vuole, ma cui comunque si deve rispetto.
Parte dell'opinione pubblica di sinistra invece, resta allergica a queste espressioni della devozione popolare e non esita a condannarle (con quale autorità, ce lo devono ancora spiegare) come superstizioni e bigottismo. In prima fila fra i fustigatori della morale c'è il (a suo dire) laico Oliviero Toscani. Che, amando sollazzare le folle con gli insulti alla fede altrui, è riuscito nell'impresa di bollare Padre Pio come un "uomo marketing della religione", i cui resti mortali sono "una mummia che fa esteticamente schifo".
Non pago, ha rincarato la dose tracciando un paragone tra i fedeli del frate santo e i seguaci del nazismo. Di fronte alla domanda di uno sbigottito David Parenzo (il tutto andava in onda sulle frequenze di Radio 24), Toscani insiste: "Cosa c'entra Padre Pio col nazismo? È uguale, preciso, identico".
Questa mattina al fotografo che si vuole iconoclasta faceva il verso il Fatto Quotidiano, che in prima pagina esordiva con un titolo sobrio: "Altro che Isis, il Medioevo è già qui grazie a Padre Pio." Dimenticando che le bandiere nere tagliano le gole. E i fedeli di Padre Pio vogliono solo dire una preghiera.

4 commenti:

  1. mah!un uso improprio di padre Pio! potesse parlare non sarebbe contento nè di chi lo idolatra e gli eccessi dei cappuccini volta d'oro etc,nè tanto meno di chi vuol far credere che come confessore era "misericordioso" con chi non era pentito....addirittura rapirlo questi lo fanno rivoltare nella tomba...gli uscisse nel sogno.....

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  2. Se il Papa stesse pensando davero di trattenere la salma di Padre Pio a Roma, ci sarebbe davvero una rivoluzione. Non tanto per la parte del business, ma soprattutto per l'affetto della gente del luogo nei confronti di un frate santo come P. Pio. Se il Papa ricordase bene, già a suo tempo il provinciale aveva deciso di trasferire il frate e scoppiò il putiferio. Riguardo a certi comportamenti dei cappuccini del luogo, ci sono molti modi per riportarli sulla retta via. Spero che sia una bufala, perchè sennò sarebbe un ricatto bello e buono. Questo Papa finirebbe per parlare bene (l'uso improprio della misericordia) e razzolerebbe molto male! Guaia chi tocca Padre Pio!!!

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  3. Ho trovato un interessante articolo sul sito " Christus Rex " dal titolo : IL MISTERO DELLA TOMBA VUOTA DI PADRE PIO .
    Se le cose stessero davvero così i frati l'avrebbero fatta davvero grossa...per il momento sono senza più parole!

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  4. Oliviero Toscani ha bisogno dell'esorcista. Finchè non ci va rimarrà sotto il giogo malefico.
    Quanto alla notizia che papa Francesco mediterebbe di non restituire la salma di padre Pio, spero ardentemente non risponda al vero, altrimenti sarebbe segno certo che il papa sarebbe della risma di Toscani e questa sì sarebbe una notizia funesta.
    Marisa

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