ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 5 febbraio 2016

È da tanto che un pastore non muore per le sue pecore ...

I santi suggeritori di papa Bergoglio
Su segnalazione di un amico brasiliano riprendiamo un appunto sugli antecedenti prelatizii di papa Bergoglio, risalente nientemeno che ai tempi di Paolo VI, oggi “beato”, e riguardante un altro beato in via di “santificazione”, tale Helder Pessoa Câmara, morto arcivescovo di Recife, Brasile.
L'appunto è tratto da un libro biografico del giornalista Marcos de Castro: “Dom Helder, Misticismo e Santidade” ed è stato pubblicato sul sito brasiliano Da mihi animas.

Una notizia sulla figura di questo prelato della Chiesa cattolica brasiliana è stata pubblicata nel 2015 da Corrispondenza Romana: “Chi era davvero Dom Helder Câmara”, e vale la pena leggerla per rendersi conto della valenza di questo personaggio, amico e consigliere di Paolo VI.



Paolo VI e Helder Câmara

Nel libro “Dom Helder - misticismo e la santidade”, il giornalista Marcos de Castro (ammiratore di Dom Helder Câmara) racconta quali erano i cambiamenti che questo vescovo auspicava nella Chiesa. Ci sono 3 suggerimenti che Dom Helder rivolse al Papa Paolo VI, suo amico di lunga data, in una delle tante conversazioni private che ebbero. Il più sconvolgente di tutti è il terzo suggerimento, che trascrivo qui di seguito:
- A torto o a ragione, il Vaticano è diventato un segno controverso, soprattutto per i giovani. Oh, come sarebbe bello se si potesse donare il Vaticano all’UNESCO, al servizio della cultura mondiale! Il Vaticano con i suoi giardini, la sua biblioteca, la sua pinacoteca, che meraviglia! Santo Padre, voi conoscete Roma palmo a palmo. Oh, come sarebbe bello - so che per adesso non potete farlo – che voi che conoscete ogni angolo di Roma, scopriste una piccola casa, una casa a misura d’uomo, che dovrebbe diventare la vostra nuova casa! Una casa affacciata su una piazza, in modo da poter ricevere i pellegrini di tutto il mondo, ma solo come persone. Santo Padre, conoscete il grande rispetto che ho per Pietro. Pietro, che ha un ruolo in nome di Cristo, all’interno della collegialità episcopale, un ruolo all’interno dell’intera comunità cristiana universale. E sapete l'amicizia personale, devozione personale che ho per voi. Ma io dico, mi perdoni, che non posso più partecipare a quelle assemblee domenicali, quando apparite in quella finestra e lì vi soffermate facendo quei gesti ... Oh, perdonatemi, ma mi dà l’impressione di un burattino! Come mi piacerebbe vedervi in mezzo al popolo! Le persone che si stringono intorno al papa, che spingono il papa, tutte che danno la mano al papa, come sicuramente faceva Cristo. Naturalmente, i vostri collaboratori diranno che non si può fare, che c’è il rischio di un attentato. Perdonatemi, Santo Padre, ma ogni notte prego perché il papa un giorno venga ucciso. È da tanto che un pastore non muore per le sue pecore ...

- Mi scriveva tutto questo - è stata la reazione immediata e frettolosa di Paolo VI.
E in quel momento, lui stesso consigliò a Don Helder come fare per fare arrivare le lettere direttamente nelle sue mani.
(Dom Helder, Misticismo e Santidade, pp. 206 e 207, del giornalista Marcos de Castro).



Ogni commento è superfluo; ma sono notizie come queste che aiutano a capire perché col Vaticano II la Chiesa cattolica è sprofondata in una crisi di fede terribile, alla quale solo Dio potrà porre rimedio.

1 commento:

  1. Sono stati due luridi bastardi, bestemmiatori di Cristo e demolitori della Sua Chiesa. E sono stato pure generoso nel definirli!

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