ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 5 febbraio 2016

Il maligno e i suoi seguaci

Satana e la distruzione del Cristianesimo,
dalla visione di Leone XIII ad oggi
Guerra e strategie del maligno e dei suoi seguaci
di Arrigo Muscio Introduzione di Sergio Basile
satana - strategie
 La guerra di satana negli ultimi tempi                                                           
Introduzione di Sergio Basile  Come trattato in più sedi (Ndr), diversi mistici cattolici – tra Ottocento e Novecento – hanno avuto rivelazioni particolari secondo le quali i cosiddetti ultimi tempisarebbero stati caratterizzati da un ultimo potente tentativo di satana, l'angelo decaduto, didistruggere la Chiesa. Gli attacchi "finali" più cruenti contro l'umanità, secondo tali documentate ricostruzioni, sarebbero stati perpetrati dal demonio contro la vita e la famiglia, e a giudicare da quel che accade attorno a noi, ci siamo dentro (vedi qui Riflessioni sulla dittatura del relativismo e sul ddl Cirinnà, qui Il Fratello Obama e il piano massonico sull’omosessualità, qui UE Verso Stati Uniti d’Europa Gender e Pedofili – Nel segno di Lunacek, qui Il massimo della corruzione: un fallimento per l’umanità , qui La Scuola di Francoforte: la congiura della corruzione e qui La Scuola di Francoforte: dalle droghe al gender).
 Il Duello tra tenebre e luce e la visione di Leone XIII                              
Durante una visione del 1820, fu rivelato alla beata Anna Caterina Emmerick che satana sarebbe stato liberato dalla catene circa ottanta anni prima dell’anno 2000 (vedi qui altri approfondimenti La Massoneria nelle visioni della Beata Katharina Emmerick). Tale periodo di libertà per l’angelo decaduto sarebbe durato un secoloA conferma anche la visione avuta da Papa Leone Xlll del 13 ottobre 1884, al termine della Santa Messa. Il pontefice rimase immobile davanti al Tabernacolo per diversi minuti e successivamente rivelò di aver assistito ad un “colloquio” tra Nostro Signore e satana. Quest’ultimo avrebbe minacciato la facile distruzione della Chiesa, qualora avesse potuto avere più potere sui suoi seguaci; nonché più libertà per 100 anni. Il Signore avrebbe accordato questa richiesta, accettando, in pratica, il duello finale tra il signore delle tenebre e i figli della luce, testimoni del Vangelo.
 Guerra totale                                                                                                     
Leone XIII rimase attonito, al punto da scrivere la famosa preghiera a San Michele Arcangelo per la protezione della Chiesa, da recitare in ginocchio al termine di ogni Santa Messa. Preghiera, poi, "levata di mezzo"  in maniera sconcertante, dopo la riforma liturgica post Concilio vaticano II. Oggi, malgrado tutto, è indispensabile non sentirsi spettatori di un qualcosa di già scritto, ma vivere da protagonisti questa guerra "di religione" all'ultimo sangue e senza tregua tra bene e male. Una guerra spirituale, prim'ancora che geopolitica, economica e militare.
Sergio Basile (Copyright © 2015 Qui Europa)   
 Come una folgore dal cielo – Le strategie del drago                                    
Roma, Brescia – di Arrigo Muscio  Dai passi biblici, di seguito riportati, e da altri riportati nella Sacra Scrittura, soprattutto nei Vangeli, si evince chiaramente che lo scopo di satana è quello di tentare di distruggere il Cristianesimo e la Chiesa o, in subordine,  di ostacolare in tutti i modi la diffusione del medesimo.
             Egli disse: "Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.
                                                            (Lc. 10,18)
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: "Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.  Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché hanno disprezzato la vita fino a morire. Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo".
                                                (Apocalisse 12,7 ss.)
Incominciando dal “crucifige”, ispirato e fomentato da satana, il principe di questo mondo sta perseverando nella sua battaglia per impedire che la “Lieta novella” venga annunciata e, soprattutto, vissuta a vantaggio di tutta l’umanità. La strategia del diavolo si avvale di diverse tattiche principali che cercherò di analizzare.
 Persecuzione e occultamento dei simboli cristiani                                     
1) La persecuzione –  Come profetizzato da Gesù il demonio, mediante i suoi figli spirituali, cerca in ogni modo ed in ogni epoca di impedire materialmente l’annuncio del Vangelo. Nel corso dei secoli satana, mediante i suoi figli spirituali, ha ucciso, imprigionato, perseguitato i veri cristiani e la storia, passata ed attuale,  si è occupata ampiamente dei martiri. Anche nella nostra epoca i regimi comunisti e gli stati islamici integralisti (o comunque anti-cristiani per definizione: massonici, talmudici, ecc., Ndr.) impediscono in vari modi la diffusione del Vangelo di Cristo (da non confondere con quello predicato da molti preti modernisti). 2) L’impedimento nel nome del politicamente corretto - Un fulgido esempio lo ricaviamo dagli ormai numerosi casi di eliminazione degli emblemi del Natale nelle scuole. Le cronache si sono ampiamente occupate di istituti scolastici che, più realisti del re, hanno sostituito la festa del Natale con “la festa dell’inverno” et similia, nel nome della tolleranza verso chi non è cristiano. Di conseguenza sia la Messa sia il presepe, sia le rappresentazioni religiose tradizionali sono state eliminate d’imperio, ma non i giorni di festa natalizi che invece (viva la coerenza!!) sono rimasti sia per gli atei sia per i fedeli delle altre religioni!
 Economia e Censura                                                                                  
3) Le motivazioni economiche -  Con la scusa della necessità di tener aperti i negozi anche la domenica ed i giorni festivi, passo dopo passo, le festività sono diventate (nonostante i messaggi della Madonna apparsa a La Salette) giorni come tutti gli altri, con grave danno alla fede e alle famiglie nelle quali i coniugi non hanno più un giorno per stare insieme. Nonostante la possibilità di ottenere on line, e con scelta di orario, quasi tutto (compresi gli alimentari) e di operare economicamente on line è stata inventata la scusa di tenere aperti i negozi ogni giorno. 4) La censuraLa maggior parte dei mass media occidentali censura con accuratezza le notizie relative ai miracoli ed ai segni che tuttora, nel nome di Gesù, avvengono secondo quanto riportato nel Vangelo di Marco, per non disturbare il tentativo di imporre il sincretismo religioso in forza del quale tutte le religioni sono uguali
 “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno"Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.” 
 Svuotamento e annacquamento del Vangelo                                               
5) Lo svuotamento del Vangelo - Mediante  questa tattica l’antico avversario fa in modo che il vangelo annunciato sia un involucro innocuo, riempito con valori condivisi da libro “Cuore”, scritto dal massone De Amicis. Grazie alle omelie di alcuni preti (modernisti e/o progressisti, che hanno travisato ed abbandonato il messaggio evangelico originario – Ndr.) concetti come preghiera, peccato, redenzione, salvezza, grazia, diavolo, inferno, paradiso, purgatorio e, soprattutto primato di Dio, hanno perso valore. Chi li cita nelle omelie che, fatte salve rare eccezioni,  martirizzano i veri fedeli? Ormai di moda vanno le prediche massoniche o sociologiche intrise di pace (senza Cristo, il datore della vera pace!), di tolleranza, di impegno esclusivamente economico per il prossimo, ecc. Il passo evangelico (Mc. 8,1 seg.) nel quale Gesù sfamò chi, da tre giorni digiuno, lo seguiva per ascoltare la Sua Parola, farebbe inorridire i buonisti senza se e senza ma!
 Reinterpretazione del messaggio evangelico                                              
6La modifica diretta ed indiretta del Vangelo - Mediante questa tattica, soprattutto con l’ausilio degli uomini di chiesa a tutti i livelli, il Vangelo di Cristo viene distorto ed adattato alle teorie del mondo. Il primato di Dio è stato sostituito dal "primato del prossimo", la predicazione evangelica ad gentes è stata sostituita con la "predicazione del dialogo" (un esempio per tutti – vedi qui Scola e l'Islam: «Integriamo le feste musulmane con le nostre ), il proselitismo è condannato e l’eterna Parola di Dio è stata seppellita da innumerevoli chiacchiere dei servi inutili (Lc. 17,7), che ricevono gli applausi del mondo il quale “Giace tutto sotto il potere del maligno” (1 Gv. 5,19). Grazie a questa tattica la condanna dei peccati ha perso mordente ed il “Chi sono io per giudicare…” ha sostituito il “Non ti è lecito” di Giovanni il Battista del quale Gesù ha detto “In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista” (Mt. 11,11). Con tale modifica vengono, con l’applauso del mondo, presentati come "diritti" innumerevoli comportamenti considerati peccaminosi dall’eterna Parola di Dio. Sempre mediante tale modifica il dovere dell’accoglienza in senso biblico è stato storpiato a vantaggio di un’accoglienza senza discriminazione a vantaggio dei nemici di Cristo e del Suo Vangelo.
satana - strategie
 Incapacità di testimonianza                                                                             
7) L’incapacità d’essere testimoni dell’eterna Parola di Dio - Molti cristiani, compresi alcuni altissimi prelati (…), temono di affermare categoricamente la validità eterna della Parola di Dio, a cui hanno liberamente scelto d’essere al servizio. Ma per piacere al mondo temono di affermare davanti ai potenti e al mondo, come i grandi profeti: “Dio dice”. Il famoso duello sulla Parola tra Gesù e il demonio stesso “Sta scritto” non ha loro insegnato nulla! Ciò premesso la strategia di satanacontro il Vangelo – e di conseguenza, contro il Cristianesimo - se da un lato desidera impedire l’applicazione degli insegnamenti per la salvezza eterna dall’altro lato, impedendo di vivere il Vangelo, impone una vita grama alle categorie più deboli degli Stati. I soliti noti che subiscono tutte le riforme deleterie (nel nome di debiti fittizi e riforme "lacrime e sangue", protese a distruggere ogni assetto sociale ed economico – Ndr), imposte da chi non vive certamente il Vangelo, in quanto è al servizio del principe di questo mondo!
 La vita dei santi e la "prova del nove"                                                            
La prova del nove di quanto asserito la ricaviamo dall’esame della vita dei santi che, vivendo veramente il Vangelo, hanno donato all’umanità anche, ad esempio, scuole, ospedali, assistenza ai malati e ai bisognosi, ecc., diversamente dai molti politici che, da ricchi epuloni, fregandosene del Vangelo, crocifiggono l’umanità con sacrifici a cui i potenti sono invece allergici! Ma se non si convertiranno finiranno al caldo a far compagnia al diavolo e urleranno eternamente come ci insegna il Vangelo nella parabola del ricco epulone. Ciò premesso è indispensabile pregare, comunque, anche per la conversione dei peccatori per due ragioni: 1) la loro conversione li trasformerebbe da figli di satana in figli di Dio, con ampio beneficio per l’umanità come dimostra la vita dei santi; 2) la mancata conversione di alcuni, o molti di loro, nonostante le preghiere, accrescerà le loro pene all’inferno! E immaginare la faccia di certi personaggi di potere, impenitenti e falsi fino alla fine, che urlano tra le fiamme dell’inferno, tra lazzi e botte da parte dei demoni, credo che possa appagare molte umiliazioni patite dalla povera gente.
                         “Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi,
                      ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti:
               A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore.
                           Al contrario, se il tuo nemico ha fame,
                     dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere:
facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo”.
                                                        (Romani 12,19)
Arrigo Muscio (Copyright © 2015 Qui Europa)   
Introduzione di Sergio Basile – Direttore "Qui Europa"
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Molti autori razionalisti e modernisti a partire dagli anni Sessanta hanno iniziato a negare apertamente l’esistenza del diavolo e a pubblicare libri su questi temi. I principali sono Herbert Hagg (dell’Università cattolica di Tubinga), il cui primo libro uscì in tedesco nel 1969 e venne tradotto in italiano nel 1973 dall’editrice Queriniana di Brescia sotto il titolo La liquidazione del diavolo;

nel 1976 la Mondadori di Milano pubblicava un secondo libro di Hagg, scritto nel 1974, titolato La credenza nel diavolo.

La stessa dottrina sulla non esistenza del diavolo è stata ripresa in Olanda da P. Schoonenberg (divenuto poi cardinale e coautore del “Catechismo della Chiesa Cattolica” del 1992) che ha scritto un libro nel 1968 apparso in italiano col titoloAngeli e diavoli (Brescia, 1972). Inoltre un teologo americano Henry Ansgar Kelly ha scritto nel 1968 il libro tradotto in italiano nel 1969 intitolatoLa morte di satana (Milano, Bompiani); uno psicologo dell’Università di Friburgo in Brisgovia, Johannes Mischo, si è occupato della medesima questione in un articolo apparso sulla rivista Concilium n. 3 del 1975 ed infine nel 1978 Walter Kasper e Karl Lehmann (divenuti poi cardinali) scrivevano un libro in tedesco pubblicato in italiano nel 1983 col titolo Diavolo, demoni, possessione (Brescia, Queriniana). Per una confutazione di queste teorie eretiche cfr. Corrado Balducci, Il diavolo (Casale Monferrato, Piemme, 1988, pp. 83-166).

Eppure, nonostante la conclamata “morte del diavolo”, satana impera oggi più che mai nel mondo moderno.

Il satanismo in senso generico e specifico

L’intero “mondo”[1], non in quanto creatura fisica di Dio, ma nel senso morale e peggiorativo di coloro che vivono secondo lo spirito mondano o carnale opposto a quello angelico e divino, è sottoposto al diavolo per il dilemma “o Dio o l’Io”, “o la verità o la menzogna”. Il demonio è perciò chiamato anche “il principe del mondo” (Io., XII, 31; XIV, 30), “il dio di questo mondo” (2 Cor., IV, 4).

Il regno di satana combatte quello di Dio (Mt., XII, 26) perché scaccia dal cuore dell’uomo il buon grano della parola di Dio per sostituirvi la zizzania o falso-grano dell’errore (Mc., IV, 15) e tenta di “accecare le menti di coloro che non credono ancora, di modo che non possano essere illuminati dal vangelo della gloria di Cristo” (2 Cor., IV, 41). In breve, satana combatte nel tempo contro il Regno di Dio, ma Gesù alla fine vincerà e sconfiggerà definitivamente satana e conquisterà il mondo (Io., XVI, 33): «Sino alla fine del mondo vi sarà opposizione tra i “figli di Dio” ed i “figli del diavolo” (Io., VIII, 44), i quali compiono le “opere del diavolo” (Act., XIII, 10), che si riassumono nell’impostura o seduzione (Io.,VIII, 44; 1 Tim., IV, 2; Apoc., XII, 9) con cui alla verità e alla giustizia viene sostituito l’errore e il peccato (Rom., I, 25;Iac., V, 19)»[2].

Genericamente il satanismo è lo stato di chi è sottoposto o addirittura consacrato a satana. Il satanismo è interamente pervaso e impregnato dallo spirito di satana, l’ avversario di Dio e dell’uomo. Questo in senso generico. In maniera specifica il termine satanismo assume tre significati: 1°) l’impero di satana sul mondo; 2°) il culto reso a satana; 3°) l’imitazione della sua rivolta contro Dio. Bisogna studiarli tutti e tre questi significati per capire bene il satanismo.

L’impero di satana sul mondo

Il dominio di satana sul mondo è rivelato sia nel Vangelo che in San Paolo. Esso si attua e si estende a) mediante il peccato dell’uomo, che è contrario alla Volontà di Dio; b) mediante l’orgoglio umano o l’egoismo, che è opposto a Dio infinitamente Vero e Buono[3]c) mediante la legge puramente esteriore o farisaica, che è contraria alla vera Fede, interiore e vivificata dalla Carità.

Il dominio di satana sul mondo più che un impero rappresenta quasi un “corpo mistico” come lo descrive San Gregorio Magno (Hom. 16 in Evang.; Moral., IV, 14): “certamente il diavolo è capo di tutti gli iniqui; e tutti gli iniqui sono membra di questo capo”. Perciò i Padri e i Dottori hanno parlato di contro-chiesa, rifacendosi alla Rivelazione (Apoc., II, 9) che parla di “sinagoga di satana” la quale avversa la Chiesa di Cristo.

Il Regno di Cristo, infatti, è in opposizione radicale con quello di satana; essi sono contrari come il sì e il no, il bene e il male, la verità e l’errore, l’essere e il nulla. Loro rispettivo scopo è l’annientamento dell’altro, mediante un continuo e reciproco combattimento, che terminerà solo con la fine del mondo e il Giudizio universale. Sant’Agostino ci parla di due città, una di Dio e l’altra del diavolo, che si fondano su due amori opposti: l’amore di sé fino all’odio di Dio e l’amore di Dio fino all’odio di sé (De civit. Dei, XIV, 18).

Una terribile profezia di Pio XII

Pio XII ha insegnato che il satanismo più profondo e capillare è l’apoteosi dell’uomo che riduce la religione a opzione libera e, dopo aver abbattuto il cristianesimo, imbocca le due false vie del collettivismo socialista e dell’individualismo liberale, le quali conducono l’umanità all’annientamento prima morale e poi fisico (Radiomessaggio natalizio, 24 dicembre 1952, nn. 12-30). Sessanta anni dopo tocchiamo con mano l’avverarsi di questa terribile profezia.

Ad Est il comunismo collettivista e ateo e ad Ovest il liberalismo individualista hanno quasi annientato moralmente la civiltà europea e cristiana ed ora specialmente il secondo sta portando il mondo intero verso la distruzione fisica in Medio Oriente. Il naturalismo è lo strumento di satana: “Oggi, mediante la bontà puramente naturale, il principe di questo mondo cerca di incatenare gli uomini per conservarli più sicuramente sotto il suo dominio, cioè lontani dalla vera Chiesa di Cristo”[4].

Satana e i “diritti dell’uomo”

Oggi la vittoria più pericolosa di satana è quella di aver scosso la Fede cattolica sulla sua esistenza reale. Non meno perniciosa, però, è la superstizione opposta, ossia il culto prestato a satana quale “divinità” malvagia da conciliarsi e utilizzare per i propri tornaconti personali (onori, ricchezze e piaceri).

Gli gnostici antichi avevano identificato satana col serpente del paradiso terrestre (Ireneo, Adv. haer., I, 24; Tertulliano,Praescr., 47), che esaltavano per aver rivendicato i “diritti dell’uomo” rivelando ad Adamo la conoscenza ognosi del bene e del male, insegnandogli la ribellione ai comandamenti di Dio. Per gli gnostici Cainiti (cfr. Ireneo, ivi, I, 31) i benefattori dell’umanità sono i grandi ribelli che si son eretti contro Dio: Caino, Esaù, gli abitanti di Sodoma e soprattutto Giuda che ha liberato l’umanità da Gesù. Pertanto non ci si deve meravigliare per la recente riabilitazione della figura dell’Iscariota fatta dal cinema e sinanco da alcuni “neo-esegeti”.

Monsignor Antonino Romeo ci spiega come «il culto di satana si concentra nelle messe nere […], che ricordano formule e riti massonici. […] Covo segreto di satanismo è certamente la massoneria, la quale eredita fede e costumi dello gnosticismo cainita»[5]. La massoneria, ispirata dal giudaismo talmudico, è la contro-chiesa universale che da oltre duecento anni pianifica gli avvenimenti politici, economici e militari, dai quali dipendono le sorti dei popoli. Si constata nella storia della modernità «una direttiva di marcia costante, che tende al ‘progresso’ incontrollabile, alla religione della natura, esclusa ogni religione o morale positiva. La lotta è condotta soprattutto contro il cattolicesimo, caduto il quale, il cristianesimo non sarà più che un simbolo o un ricordo»[6]. I suppositi principali e preferiti di satana sono il giudaismo anticristiano (“voi che avete per padre il diavolo”, Io., VIII, 42), il quale a sua volta ha ispirato quasi tutte le sette e le eresie anticristiane[7] e le Rivoluzioni che si sono succedute dal ‘700 in poi in nome dei “diritti dell’uomo” fino alla “rivoluzione” operata nella Chiesa dall’ultimo Concilio.

Il “titanismo”

Consiste nella affermazione eroica dell’Io, difeso nella sua assoluta autonomia. Monsignor Antonino Romeo scriveva: «persino alcuni teologi cattolici, per adulare la volontà o libertà umana non più rispecchiante quella divina, osano accarezzare il ‘rischio del peccato’ […], in una posa di ‘rischio’ mortale, che ha molti contatti col ‘titanismo’ odierno»[8]. Il marxismo, secondo cui “Dio è il male”, è una delle forme moderne del satanismo rivoluzionario, come pure il nichilismo filosofico post-moderno, che vorrebbe distruggere la morale, l’intelletto umano e l’essere per partecipazione il quale rimanda all’Essere per essenza. Può considerarsi espressione di questo “titanismo” la tragica vicenda del Titanic, che portava sulla fiancata la scritta blasfema “neppure Dio mi affonderà” e che, invece si inabissò nel suo viaggio inaugurale con la maggior parte dei passeggeri (tra cui il musicista Strauss) che la superbia degli armatori non aveva provvisto neppure delle scialuppe di salvataggio.

La lotta della contro-chiesa satanica contro la Chiesa di Cristo

Segni precursori dell’ Anticristo


Monsignor Henri Delassus riporta la dottrina cattolica sulla lotta tra satana e la Chiesa e, dopo essersi avvalso della S. Scrittura, della Tradizione e del Magistero, non disprezza di fare anche una breve antologia delle rivelazioni private non condannate dalla Chiesa perché nulla vi è in esse di contrario alla Divina Rivelazione. Certamente esse non sono un luogo teologico, ma, come ammonisce San Paolo, “non vanno disprezzate”. Qui rinviamo il lettore ad esse come semplici rivelazioni private, atte a dare un po’ di speranza in questi tristissimi tempi.

Monsignor Delassus ne Il problema dell’ora presente (Lilla, Desclée, 2 voll., 1904-1905; tr. it., 1907; 1a rist. Piacenza, Cristianità, 1977; 2a rist. Milano/Viterbo, Effedieffe, 2014-2015) scrive: “Dove conduce il turbine che trasporta il genere umano? Ai piedi di Dio o ai piedi satana? […]. Non è la prima volta che satana e i suoi si credono alla vigilia del trionfo. […]. Noi siamo nell’ora d’un combattimento il più decisivo” (cit. vol. 2, p. 47).

Infatti Gregorio XVI nella sua Enciclica Mirari vos del 1832 applicava al nostro tempo le parole dell’Apocalisse al capitolo IX sul “pozzo dell’abisso oramai aperto” (vol. 2, p. 48-49, 51), dal quale escono gli errori, le depravazioni e i demoni per tentare l’uomo nella maniera più crudele. “L’antitesi è tra Cristo o l’Anticristo ed essa racchiude il mistero dell’avvenire” (H. Delassus, cit., vol., 2, p. 52).

Anche San Pio X nella sua prima Enciclica E supremi apostolatus cathedradel 1904 si chiede se l’ Anticristo non sia già in mezzo a noi, dato il carattere antropolatrico della modernità filosofica e del modernismo teologico, carattere proprio dell’ Anticristo come insegnano S. Ireneo, S. Ambrogio, S. Agostino, S. Gregorio Magno, Teodoreto, S. Giovanni Damasceno, S. Anselmo, Ruperto da Deutz, S. Beda il venerabile (cfr. Cornelius a Lapide,Comm. in Sacram Scripturam, tomo XII, In Apocalypsim, ed. Vivès, Parigi 1866, p. 178).

Noi siamo attualmente, constata amaramente Delassus, “in uno stato di anticristianesimo, che è lo stato in cui è necessario che l’ Anticristo finale trovi il mondo per esserne accettato” (cit., vol., 2, p. 59). Saggiamente ricorda che nessuno conosce la data precisa del suo avvento, ma, secondo il Vangelo (Lc., XII, 54), quando scorgiamo le nubi addensarsi su di noi, ne deduciamo che la pioggia molto probabilmente è vicina (cit., vol. 2, p. 61).

Pio IX ha scritto che nelle condizioni in cui versa attualmente l’ umanità “gli uomini possono essere salvati non più dalle cause seconde, ossia dalle creature, ma dalla Causa prima che è Dio in quanto la lotta è talmente grande che Egli solo può vincere i suoi nemici” (cit., vol. 2, p. 62).

Nelle tenebre una luce di speranza

Il glorioso Leone XIII nell’ Enciclica Praeclara (20 giugno 1894) ha scritto: “Noi vediamo nel lontano avvenire un nuovo ordine di cose: la soluzione cristiana della questione sociale, la fine dello scisma luterano e bizantino che hanno lacerato l’Europa e la luce del Vangelo che illumina tutti i popoli”.

Ne La conjuration antichrétienne (Lilla, Desclée, 3 voll., 1910, pp. 852-891, 914-927) Delassus riporta le rivelazioni private che confermano le previsioni di Leone XIII e cioè quelle della Beata Caterina Emmerich, di Anna-Maria Taigi, di S. Brigida, di S. Idelgarda, di S. Caterina da Siena, della B. Caterina da Racconigi, di S. Luigi Maria Grignion de Montfort.

Caterina Emmerich (La conjuration antichrétienne, cit., vol. 3°, pp. 867-878) vedeva la massoneria scatenata nel tentativo di distruggere la Chiesa mediante il naturalismo teorico e pratico, con la corruzione delle idee e dei costumi, e la vedeva in rapporto con l’avvento dell’ Anticristo. Specialmente Roma e il Vaticano erano attaccate dagli spiriti del male e dai loro suppositi, il Papa circondato da traditori era molto triste, tuttavia assieme alla tela del maligno Roma era sempre attraversata da una corrente di luce e di grazia. La Beata Emmerich parla di un “uomo nero o tenebroso” che lavora attorno alla basilica di S. Pietro per rovinarne i fedeli e i Pastori ed ha avuto anche la grazia di poter essere condotta in spirito da papa Leone XII per aiutarlo a prendere le giuste decisioni.

Un’analoga missione ha avuta Marie Morel presso papa Gregorio XVI e Pio IX (cit., vol. 3°, pp. 878-879).

Tuttavia la Emmerich narra anche le sue visioni di restaurazione e di trionfo della Chiesa e della sua gerarchia, che era stata prima come sfigurata dalle torbide manovre della setta infernale, tra le cui fila vedeva anche dei sacerdoti (cit., vol. 3°, pp. 880-883). I buoni difensori della Chiesa lottavano anch’essi, ma senza metodo, come se ignorassero la gravità della situazione (cit., vol. 3°, p. 885).

La Beata Anna Maria Taigi (cit., vol. 3°, pp. 886-890) ha avuto le medesime visioni, e specialmente il gioco dei settari per ingannare i cardinali sotto papa Gregorio XVI al fine di distruggere il Papato rimpiazzandolo con una “nuova chiesa delle tenebre”, abbattere i dogmi e mettere sincretisticamente assieme tutte le credenze religiose. La maggior parte del clero era sedotta dalle tenebre. Tuttavia grazie al soccorso di Maria SS. la Chiesa avrebbe prevalso contro di esse. La Beata ha addirittura visto S. Pietro scegliere il suo successore dopo la disfatta della setta infernale che aveva macchinato all’opera di demolizione della Chiesa.

Un ruolo, secondo la Emmerich (cit., vol. 3°, pp. 892-895), decisivo nella battaglia contro l’anti-chiesa l’avrebbe avuto S. Michele arcangelo proprioquando tutto sembrava perso e probabilmente vicino il regno dell’Anticristo: un Papa severo, austero e santo sarebbe sorto ed avrebbe rianimato i fedeli.

Delassus (cit., vol. 3°, pp. 914-927) cita poi S. Ildegarda da Bingen (XII sec.), S. Caterina da Siena (XIV sec.), la quale ha lasciato scritto che “Dio purificherà la santa Chiesa e risusciterà lo spirito dei cristiani con un mezzo che sfugge ad ogni previsione umana” (Bollandisti, Acta Sanctorum, 29 aprile), la Beata Caterina da Racconigi (XVI sec.), S. Luigi de Montfort, S. Leonardo da Porto Maurizio e la Venerabile Maria d’Agreda (XVII sec.), Elisabetta Canori Mora (XVIII sec.). Tutti hanno visto la lotta della “Sinagoga di satana” (Apoc., II, 9) contro la Chiesa di Cristo, la sconfitta apparente di quest’ultima, ma anche il suo trionfo nel momento in cui tutto sembrava perduto[9].

Il mistero della Resurrezione, infatti, continua in un certo senso anche nella Chiesa, che Gesù ha fatto a Sua immagine: dalle terribili prove Essa risorge più gloriosa di prima, come tutta la sua storia sta a dimostrare, dalle persecuzioni di Nerone, Diocleziano e Giuliano l’Apostata ai tentativi della Rivoluzione francese di installare una nuova religione, ai nostri tristi tempi, in cui molti cattolici affrettano con il loro martirio la resurrezione del Corpo mistico di Cristo.

Fonte: sisinono.org
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“Ho incontrato Satana”, il nuovo libro di padre Amorth


padre-gabriele-amorth-esorcistaDopo 17 volumi, quasi tutti dedicati alle minacce del maligno, padre Amorth guarda alla sua lunga vita con la saggezza di chi ne ha viste, letteralmente, di tutti i colori. Nell’ultimo libro a sua firma, “Ho incontrato Satana” (Piemme, 223 pagine, 16.50 euro) traccia un bilancio delle sue battaglie grazie alla penna di un sacerdote polacco, don Slawomir Sznurkowski, conosciuto nel 1981 quando padre Amorth dirigeva la rivista “Madre di Dio”.
A pochi mesi dal novantunesimo compleanno, Padre Amorth ha dichiarato «Gesù assicura che le forze degli inferi non prevarranno mai contro la Chiesa. Nella storia abbiamo attraversato periodi peggiori dal punto di vista della gerarchia: pensiamo ai papi che erano monopolio di famiglie nobili e con i soldi compravano la nomina al pontificato». Nelle pagine del suo ultimo libro padre Amorth analizza e distingue i casi di possessione diabolica: maleficio, malocchio, maledizione e superstizione e ricorda che non esistono giochi innocenti (come i tarocchi o la bottiglia che si sposta sulle foto degli spiriti evocati): si tratta sempre di varchi aperti al maligno.
Sui bestemmiatori il celebre esorcista ricorda che, oltre essere blasfemi verso Dio «possono procurare influenze negative in famiglia». Sulle zingare dice: «talvolta possono avere intuizioni, i loro poteri si trasmettono dalla madre alla figlia primogenita. Occorre essere guardinghi». Netta la condanna di Padre Amorth anche per lo yoga.
Matteo Orlando

1 commento:

  1. Però non dice che il primo demonio da cacciare è quello argentino assiso in Vaticano...

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