ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 6 febbraio 2016

La luce del santuario si spegne...

QUANDO LA MADONNA QUATTRO SECOLI FA, A QUITO, PREANNUNCIÒ LA TREMENDA CRISI DELLA CHIESA DEL XX SECOLO

Quando la Madonna quattro secoli fa, a Quito, preannunciò la tremenda crisi della Chiesa del XX secolo

...Che proprio il XX secolo – nel quale spiritualmente ancora siamo immersi – sia il tempo delle tenebre, il tempo della grande apostasia profetizzato nella Sacra Scrittura (e riportato nel Catechismo) lo farebbe pensare pure una straordinaria apparizione mariana accaduta alcuni secoli fa. 
Essa ha tutta l’ufficialità dei riconoscimenti ecclesiastici eppure – per qualche misteriosa disposizione della Provvidenza - è rimasta finora pressoché sconosciuta e sta tornando alla luce oggi.
Fu la Madonna stessa a chiedere che il suo messaggio fosse fatto conoscere nel mondo solo nel XX secolo.

Si tratta delle apparizioni della Madonna a  madre Mariana Francisca de Jésus Torres y Berriochoa (1563-1635), mistica spagnola che visse e morì, in fama di santità, come monaca dell’Immacolata Concezione a Quito, in Ecuador. 
Oggi è in corso il processo di beatificazione di Madre Mariana, il cui corpo – peraltro – l’8 febbraio 1906 fu trovato incorrotto e completo. 
La Vergine si presentò a lei come «Madonna del Buon Successo» e la Chiesa – attraverso i vescovi di Quito – ha approvato la venerazione della Vergine con questo titolo.
La devozione ininterrotta del popolo ecuadoregno, da 400 anni, ha portato, nel 1991, l’Arcidiocesi di Quito, con il permesso della Santa Sede, a fare l’incoronazione canonica di Nostra Signora del buon Successo come regina di Quito.
Ebbene, la particolarità di queste apparizioni consiste proprio nella richiesta della Madonna alla veggente, e alle suore del suo convento, di pregare e offrirsi in olocausto, per gli uomini del XX secolo. 
Ricostruendo questa storia, che ha al centro Madre Mariana, Paola de Lillo spiega che la mistica visse addirittura due esperienze di pre-morte:

«La sua prima morte avvenne nel 1582. In piedi dinnanzi ad un tribunale subì un processo alla fine del quale le fu offerta una scelta: rimanere subito nella gloria celeste o tornare sulla terra e soffrire, come capro espiatorio, per i peccati del XX secolo. Lei scelse la seconda possibilità. La sua seconda morte avvenne il Venerdì Santo dell’anno 1588 a seguito di un’apparizione in cui le furono mostrati gli orribili abusi e le eresie che si sarebbero perpetrati nella Chiesa odierna. Si risvegliò due giorni dopo, mattina della domenica di Pasqua».

Non è singolare che la Madonna, nei primi anni del XVII secolo, chieda a delle anime consacrate di pregare e immolarsi per gli uomini del XX secolo? Cosa doveva accadere di tanto terribile nel XX secolo? Quali abusi ed eresie si sarebbero dovuti verificare per giustificare un così accorato intervento preventivo del Cielo che non ha precedenti nella storia della Chiesa?
E’ stupefacente, se pensiamo che tutto è avvenuto alcuni secoli orsono, leggere che «saranno i preferiti del Suo Cuore soprattutto coloro che vivranno alla fine del XX secolo perché in quel periodo l’inferno si scatenerà e molte anime si perderanno».
Marian T. Horvat, studiosa di questo evento, spiega in un’intervista che particolarmente importante è l’apparizione del 2 febbraio 1634 quando 

«la luce del santuario si spegne. La Madonna spiega poi, a Madre Mariana, che questo rappresenta la Chiesa del XX secolo, e spiega i cinque significati di quell’atto simbolico. Secondo le parole di Nostra Signora, la luce che si spegne rappresenta: in primo luogo, la diffusione dell’eresie nei secoli XIX e XX che spegneranno la preziosa luce della fede nell’anime. In secondo luogo, la grande catastrofe spirituale nel Convento e, per estensione, di tutta la Chiesa. Terzo, la grande impurità che saturerà l’atmosfera. “Come un mare sporco, inonderà le strade, le piazze ed i posti pubblici con una sorprendente libertà”, disse. “Quasi non ci saranno anime vergini in tutto il mondo”. In quarto luogo, la corruzione dell’innocenza dei bambini e la crisi del clero. Quinto, la pigrizia e la negligenza dei ricchi che saranno testimoni nell’osservare la loro chiesa oppressa, essendo perseguitata, e il trionfo del demonio, senza impiegare le loro ricchezze per attaccare il male e restaurare la fede».

Va detto che nelle rivelazioni che la Madonna dette a Madre Mariana vi erano molte profezie che si sono puntualmente realizzate in riferimento alla storia dell’Ecuador e alle vicende della Chiesa Cattolica.
Per quanto riguarda la storia universale e in particolare la Chiesa, nel XX secolo, la Madonna parla di eventi tragici e sanguinosi connessi a una terribile crisi spirituale.
Questa notte oscura della Chiesa è stata sintetizzata, da Paola De Lillo, sotto queste voci: massiccia apostasia nella Chiesa, corruzione del clero e crisi delle vocazioni, propagarsi di eresie, abbandono delle regole nella vita religiosa e colpa dell’autorità ecclesiastica per tale rovina. Naturalmente:

«questo apparente trionfo di satana procurerà molte sofferenze ai tanti buoni pastori della Chiesa, alla maggioranza dei bravi sacerdoti e al Vicario di Cristo in terra… Il piccolo numero di anime in cui il culto della fede e della morale saranno mantenuti patiranno una sofferenza crudele e indicibile… Le poche anime fedeli alla grazia soffriranno in modo crudele e indescrivibile, come un prolungato martirio; per questa sofferenza saranno considerate martiri».

Il giornale dei Vescovi francesi vuol ‘sdoganare’ la massoneria

La Dichiarazione emessa il 26 novembre 1983 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, con specifica approvazione di Giovanni Paolo II, è molto chiara e ribadisce la condanna e la diffida relative all’appartenenza alla massoneria, i cui «principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la Dottrina della Chiesa, perciò l’iscrizione ad essa rimane proibita. I fedeli, che appartengono alle associazioni massoniche, sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione».

Eppure ai «cattolici adulti» tutto questo comincia ad andare davvero stretto. E non si fanno più troppi scrupoli nel dirlo apertamente. Così, ad esempio, il quotidiano La Croix, giornale della Conferenza episcopale francese, nell’edizione dello scorso 25 gennaio s’è rammaricato nel constatare come tanta severità colpisca «esclusivamente» e «dolorosamente» solo «i massoni, che si dichiarino di fede cattolica».
Secondo tale testata, “sentenze” di questo tipo sarebbero state non giustificate, ma quanto meno «comprensibili» un tempo, quando le logge si mostravano dichiaratamente ostili alla Chiesa. Non oggi. Ed ecco La Croix sfoderare ancora una volta l’arma ormai spuntata del dialogo ad oltranza: «In un contesto come l’attuale – scrive – non vi sarebbero più benefici nel dialogo che nella condanna?», appellandosi naturalmente all’onnicomprensivo «Giubileo della Misericordia», per cercare di sdoganare anche i “grembiulini” in un embrassons-nouscollettivo: «In occasione di quest’Anno di Misericordia – si legge – perché non eliminare definitivamente quest’accusa di ‘peccato grave’?», contenuta nella Dichiarazione del 1983, si chiede il quotidiano dei Vescovi francesi.
La risposta, in realtà, è semplice. Non la si può eliminare, in quanto la massoneria non è mai cambiata, né ha mai fatto nulla per cambiare, mantenendo la destrutturazione della società organica e naturale quale proprio obiettivo e sostenendo per questo apertamente prassi dal punto di vista etico e sociale assolutamente incompatibili, anzi dichiaratamente in contrasto con la fede cattolica, quali divorzio, aborto, omosessualità, Lgbt e quant’altro.
E’ vero che certe “aperture” da parte dei settori progressisti della Chiesa hanno di fatto ridotto le distanze (quando non annullato, in un abbraccio mortale) rispetto al “libero pensiero” delle logge. Ma è altresì vero che ha valore eterno la condanna espressa in merito da Clemente XII, il quale nella Bolla dogmatica «In eminenti» del 28 aprile 1738 non lasciò spazio a dubbi: «Motu proprio, con sicura scienza, matura deliberazione e con la pienezza della Nostra Apostolica potestà – ha scritto –, decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o des Francs Maçons. Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti che nessuno ardisca o presuma sotto qualunque pretesto o apparenza di istituire, propagare o favorire le predette Società dei Liberi Muratori, di ospitarle o nasconderle nelle proprie case o altrove; di iscriversi ed aggregarsi ad esse; di procurare loro mezzi, facoltà o possibilità di convocarsi in qualche luogo; di somministrare loro qualche cosa od anche di prestare in qualunque modo consiglio, aiuto o favore, palesemente o in segreto, direttamente o indirettamente, in proprio o per altri, nonché di esortare, indurre, provocare o persuadere altri ad iscriversi o ad intervenire a simili Società, sotto pena di scomunica per tutti i contravventori, da incorrersi ipso facto e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all’infuori del Romano Pontefice pro tempore».
Sarebbe bene che anche il giornale dei Vescovi francesi ne tenesse conto. E, magari, si leggesse tale Bolla… (M. F.)

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