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sabato 23 aprile 2016

Mal comune..?

La mia Chiesa mi fa male
“La mia Chiesa mi fa male” è anche il nome di un collettivo di laici francesi, che ha lanciato una petizione. Una petizione per chiedere ai propri vescovi di tornare sulle proprie decisioni, e correggere quello che potrebbe essere un clamoroso autogol. Cioè la nomina di un funzionario statale, legato alla alla controversa legge sul matrimonio omosessuale e l'utero in affitto, Alain Christnacht, alla presidenza della commissione sugli abusi sessuali.


La mia Chiesa mi fa male è una frase che non pochi cattolici oggi possono ripetersi quotidianamente o quasi, e ahimè la Chiesa gliene offre mica pochi spunti.  


Ma “La mia Chiesa mi fa male” è anche il nome di un collettivo di laici francesi, che ha lanciato una petizione . Una petizione per chiedere ai propri vescovi di tornare sulle proprie decisioni, e correggere quello che potrebbe essere un clamoroso autogol. Cioè la nomina di un funzionario statale, Alain Christnacht, alla presidenza della commissione sugli abusi sessuali.   

E in effetti ci si può chiedere, esaminando alcuni aspetti del curriculum di Alain Christnacht, se la sua figura è realmente compatibile con una commissione della Chiesa francese.  

Alain Christnacht è fondatore e membro del “Think Tank” di sinistra “Terra Nova”, vicino al partito socialista, e che ha al suo attivo la partecipazione a una serie di progetti sicuramente in opposizione a quanto la Chiesa afferma e difende. “Tutte le misure prese da François Hollande nel campo della famiglia sono state preparate e preconizzate da Terra Nova, dalla legge Taubira a quelle relative ai contributi alla famiglia e al congedo parentale”.   

La legge Taubira – dal nome dell’ex ministro della Giustizia – era quella relativa al matrimonio fra persone dello stesso sesso, e all’autorizzazione dell’utero in affitto. Ora, Alain Christnacht è stato Direttore di Gabinetto proprio con Taubira.  

“La nomina di Alain Christnacht è molto inquietante sia sul discernimento che sull’ingenuità di coloro che hanno preso questa decisione: pensano veramente che allearsi con gli uccisori del pensiero e della società cristiana servirà a procurargli le loro buone grazie? Come possono immaginare che un immenso numero di cristiani non si sentano traditi da quelli che dovrebbero dar loro esempio di coraggio e coerenza? E se l’hanno previsto è ancora peggio, perché significherebbe che preferiscono piacere al mondo mediatico-politico che alle attese e ai bisogni del popolo cristiano…Non c’era nessun altro altamente qualificato, capace di assumere la presidenza della commissione?...Noi cattolici siamo profondamente urtati e colpiti…ci sentiamo abbandonati dai vescovi di Francia. Speriamo sinceramente che la Conferenza Episcopale capirà e rinuncerà a a questa nomina”.  

E sembra difficile dar loro torto. Ma, come dicevamo all’inizio, il loro motto sembra spesso condivisibile.  
MARCO TOSATTI
23/04/2016

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