Si parla tanto di cambiamenti climatici, molto meno delle scie chimiche con cui si manipola il clima, dei terremoti provocati artificialmente e della minaccia di una guerra nucleare tornata a livelli altissimi dal gennaio del 2015; quasi mai dei veri scopi dei contestati lavori in Val di Susa e delle famigerate trivelle nell’Adriatico, che a quanto pare servirebbero (come pure l’interminabile ricostruzione dell’Aquila) a coprire la realizzazione di ben altri progetti: la costruzione di rifugi sotterranei dotati di tutti i comfort in cui le élite politico-finanziarie possano ritirarsi e vivere comodamente anche per anni in seguito ai disastri da esse stesse provocati in vista di una drastica riduzione della popolazione mondiale. Fantapolitica da thriller catastrofico, penseranno in molti; realistica presa di coscienza, per quelli a cui piace collegare dati apparentemente disparati.
Non un mitomane, ma l’ex-ministro canadese Paul Hellyer ha parlato di immense basi militari segrete costruite nel ventre della Terra e frequentate da personaggi eccellenti. Giusto per fare un esempio, il patriarca Kirill, subito dopo aver incontrato il “primate della Chiesa Cattolica” a Cuba, è volato al Polo Nord, ufficialmente per incontrarvi la locale comunità ortodossa inuit; i bene informati sanno bene, però, che sotto i ghiacci perenni ferve l’attività di un grande centro di raccolta ed elaborazione di dati da cui dipendono le sorti del pianeta. Dato che lo storico abboccamento tra i due illustri gerarchi non è certo servito unicamente alla firma di un blando documento che (salvo per i greco-cattolici ucraini) è immediatamente caduto nel dimenticatoio, vien da pensare che abbiano entrambi approfittato dello spostamento per scambiarsi informazioni sensibili e trasmettere messaggi da parte dei due contendenti che ognuno di loro in qualche modo rappresenta, visto che, poco dopo, il signor Putin ha cominciato a ritirare le truppe dalla Siria. Non ci risulta, peraltro, se le testate nucleari siano ancora in zona o meno.
Nel frattempo continua inarrestabile l’invasione (soprattutto islamica) dei Paesi europei, nonostante le tardive decisioni di alcuni governi miranti a porvi riparo. Sul nostro territorio, puntigliosamente lottizzato fra i molteplici occupanti, oltre le ben note mafie nostrane scorrazzano indisturbate pure quelle slave, africane, asiatiche e latino-americane. C’è proprio di che dormire sonni tranquilli… magari inebetiti dalla televisione e ipnotizzati dal campionato di calcio. Ogni tanto una capitale importante è fatta segno di un sanguinoso attentato, orchestrato dai poteri occulti ed eseguito da terroristi ben noti ai servizi segreti. Sono le prove generali per il regime del terrore che, di qui a poco, sarà instaurato in nome della sicurezza, con tanto di polizia sovranazionale completamente esente dalla giurisdizione dei governi e autorizzata a compiere arresti arbitrari e detenzioni illegali senza doverne rendere conto a nessuno. L’11 settembre insegna: la demolizione controllata delle Torri Gemelle, oltre a far da pretesto per due spaventose guerre in Medio Oriente che hanno causato una situazione senza via d’uscita, ha legittimato la violazione della privacy di milioni di persone in tutto il mondo civile (o che almeno si ritiene ancora tale).
Che fare? Cedere al panico o allo sconforto? Chi ha la fede ne è preservato. Dio dirige la storia con sovrana padronanza ed eccelsa sapienza. Ciò che sta permettendo è un castigo per l’umanità che Gli ha voltato le spalle e ad ogni istante Lo offende in modo gravissimo, fosse solo per gli innumerevoli aborti o per le dilaganti perversioni sessuali. Ma anche questo è somma espressione della Sua bontà infinita: «Figli miei, è misericordia la giustizia divina che purifica attraverso la sofferenza e il dolore: rinnoverà il mondo nell’amore. […] L’intervento divino purificatore è in atto per liberare l’umanità dal laccio del male e dall’immane catastrofe voluta dagli uomini con ogni sorta di vizi e peccati. […] Nessuno eluda il mio richiamo, poiché solo chi si convertirà avrà la salvezza. […] Decidetevi a vivere in purezza. Non perdete altro tempo, ma consacratevi tutti al mio Cuore Immacolato. Figli cari, per molti popoli oggi finisce l’oppressione e Gesù entra trionfante in milioni di cuori purificati, ma per una grande parte dell’umanità inizia un tempo di necessaria purificazione. Il Regno del Padre verrà quando ogni cuore sarà purificato. […] Persiste ancora grande superbia e lo scopo della mia chiamata si va vanificando, mentre un grande olocausto conduce il mondo intero alla purificazione. Figli cari, lasciate che io gridi attraverso di voi, affinché gli uomini tutti ritornino a Dio e lodino il Suo nome. Pregate con me affinché il mondo apra gli occhi e veda, ascolti il richiamo del Cielo e si converta».
Così la Madonna, presentatasi a Schio come Regina dell’Amore, si rivolgeva al veggente Renato Baron tra il 1989 e il 1992. L’autorità ecclesiastica non si è pronunciata a favore del carattere soprannaturale degli eventi (ma in Italia sono decenni che si astiene dal farlo anche di fronte a casi evidentissimi); possiamo tuttavia ritenere, con la verifica del tempo, che tali parole non possano provenire dalla fantasia di un uomo poco istruito. Insieme alla loro stringente attualità, colpisce l’estrema precisione dottrinale dei termini e delle affermazioni. Come in tutte le rivelazioni private autentiche, il messaggio è ad un tempo inquietante e pieno di speranza teologale: per quanto sia drammatica la situazione del mondo, tutto dipende dalla conversione individuale e dalla fiducia nei piani di Dio. Ogni volta che il Cielo ci avverte con premura e ci pone dinanzi a una scelta, come dubitare dell’urgenza e della veridicità di simili appelli? Ignorarli pretestuosamente o con superba presunzione non è indizio di docilità allo Spirito Santo, ma nemmeno di onestà intellettuale.
Vedremo ancora le nostre italiche colline, dapprima smaltate di frumento nascente, imbiondire di giorno in giorno, trapunte di vermiglio? Lo speriamo. Ma, se pure così non dovesse accadere, nessuna catastrofe, nessuna perversa ideologia, nessun occulto piano di sovversione potranno mai strapparci dall’anima l’adamantina consapevolezza della naturale bontà e verità dell’Essere con la sua indicibile bellezza… Questo presentimento di Paradiso che, come certezza assolutamente inconfutabile, rappresenta la nostra unica ricchezza vera e ci dona un conforto assolutamente indistruttibile, poiché l’Essere si è fatto carne e ha pagato il prezzo di tutte le sozzure con cui la Sua creatura più nobile, nella sua libertà sviata, ha macchiato la Sua opera divina. Si avvicina il giorno in cui Colui che, in origine, vide che ogni cosa uscita dalle sue mani era buona farà nuova ogni cosa ricreandola e instaurerà il Suo regno eterno nella splendente Città del cielo.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.