1456 – L’ebreo wiesel elie: negazionista, impostore morale…mercante della s($)hoah

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Molto del raccontato è falso e funzionale ad ottenere vari, atavicamente prefissati, scopi.
!wiesel-impostore-moraleL’ebreo wiesel elie (1), sedicente internato ad Auschwitz per 8 mesi, scrisse il suo libro sulla “sua esperienza” di internato, ma “dimenticò”, nella prima edizione del suo libro, di citare nel testo il tratto “criminale” caratteristico per eccellenza di Auschwitz: le camere a gas omicide!
Evidentemente non le aveva mai viste, nè… ne aveva sentito parlare!
Ieri ci ha liberato della sua presenza.

ebreo wiesel elie è stato...essenzialmente un mercante della ShoahSicuramente la più sconvolgente “testimonianza” negazionista sull’olocau$to raccontato!
Alla fine del nostro viaggio una buona notizia.

Note
1) Per saperne di più su tale soggetto ebreo:
– 0748) 17-07-2014 – L’ebreo “mercante della $hoah” wiesel elie è…”il più autorevole testimone vivente” della Shoah?
– 0969) 16-02-2015 – Elie Wiesel il “simbolo della Shoah” (Testo rielaborato dall’autore)

– 09-01-16 – L’ebreo wiesel elie e la sua menzogna dei bambini bruciati vivi
– 09-01-16 – Maxi miracolo olocau$tico: l’ebreo wiesel elie e 17.244 internati corsero l’olomaratona di 70 km in una sola notte!
http://olodogma.com/wordpress/2016/07/03/1456-lebreo-wiesel-elie-negazionista-impostore-morale-mercante-della-shoah/
(a cura Redazione "Il sismografo")
(LB) Il 6 maggio scorso, in occasione della consegna del Premio Carlo Magno, Papa Francesco nel suo discorso di accettazione e ringraziamento così citò e così ricordò Elie Wiesel, scomparso ieri negli Stati Uniti:
"Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà? Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati? Che cosa ti è successo, Europa madre di popoli e nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno saputo difendere e dare la vita per la dignità dei loro fratelli?
Lo scrittore Elie Wiesel, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti, diceva che oggi è capitale realizzare una “trasfusione di memoria”. E’ necessario “fare memoria”, prendere un po’ di distanza dal presente per ascoltare la voce dei nostri antenati. La memoria non solo ci permetterà di non commettere gli stessi errori del passato (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 108), ma ci darà accesso a quelle acquisizioni che hanno aiutato i nostri popoli ad attraversare positivamente gli incroci storici che andavano incontrando. La trasfusione della memoria ci libera da quella tendenza attuale spesso più attraente di fabbricare in fretta sulle sabbie mobili dei risultati immediati che potrebbero produrre «una rendita politica facile, rapida ed effimera, ma che non costruiscono la pienezza umana» (ibid., 224).
A tal fine ci farà bene evocare i Padri fondatori dell’Europa. Essi seppero cercare strade alternative, innovative in un contesto segnato dalle ferite della guerra. Essi ebbero l’audacia non solo di sognare l’idea di Europa, ma osarono trasformare radicalmente i modelli che provocavano soltanto violenza e distruzione. Osarono cercare soluzioni multilaterali ai problemi che poco a poco diventavano comuni."
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Eliezer Wiesel, detto Elie (Sighetu Marmației, 30 settembre 1928 – Boston, 2 luglio 2016), è stato uno scrittore statunitense di cultura ebraica e di lingua francese, nato in Romania e sopravvissuto all'Olocausto. È autore di 57 libri, tra i quali La notte, un racconto basato sulla sua personale esperienza di prigioniero nei campi di Auschwitz, Monowitz e Buchenwald.[2] Wiesel è stato anche membro dell'Advisory Board del giornale Algemeiner Journal. Quando Wiesel fu insignito del premio Nobel per la pace nel 1986, il Comitato Norvegese dei Premi Nobel lo chiamò il “messaggero per l'umanità”, affermando che attraverso la sua lotta per venire a patti con "la sua personale esperienza della totale umiliazione e del disprezzo per l'umanità a cui aveva assistito nei campi di concentramento di Hitler", così come il suo “lavoro pratico per la causa della pace", Wiesel aveva consegnato un potente messaggio di “pace, di espiazione e di dignità umana” alla stessa umanità. (Wikipedia)
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/07/vaticano-quando-papa-francesco-cito.html