Signori vescovi e cardinali, guai a sfuggire al martirio!
Supplichiamo i signori Vescovi e Cardinali a dare testimonianza di vero martirio, prima di ritrovarci a dover festeggiare “san Lutero, martire della Chiesa — brutta e cattiva — del passato”.
Magister fa osservare che nella famosa Lettera consegnata al Papa all’ultimo Sinodo c’era una frase che poi è stata cancellata: essi lo mettevano in guardia dal portare anche la Chiesa cattolica al “collasso delle chiese protestanti liberali nell’epoca moderna, accelerato dal loro abbandono di elementi chiave della fede e della pratica cristiana, in nome dell’adattamento pastorale“. E, specifica anche : “in extremis i tredici cancellarono queste due righe dalla lettera effettivamente messa nelle mani del papa. Ma oggi le riscriverebbero pari pari, visto l’idillio sempre più marcato che si sta sviluppando tra Francesco e i seguaci di Lutero…”
Così non può funzionare! Perché avendola tolta ieri, oggi la dovrebbero “riscrivere pari, pari”? Ciò che ieri era “idillio”, oggi non è altro che l’affermazione di una Chiesa sempre più sincretista, che sta rinunciando ai sacrifici contro il peccato, che ha trasformato il peccato soltanto nell’omissione della carità materiale, che ha tolto il peccato contro Dio, ed è sempre più piegata ad una nuova dottrina fangosa sostenuta da un Pontefice che pretende di imporre, ogni giorno che passa, la sua visione gesuitica di Chiesa. E chi non fosse d’accordo con lui, viene candidamente defenestrato, vedi qui: Chi non è d’accordo col “papa-re” può ritirarsi sul monte… profetizzando una vera “canonizzazione” di Lutero da parte di questa chiesa modernista.
L’uomo come “vitello d’oro” è una conseguenza dell’eresia di Lutero, eresia abilmente sfruttata poi da Karl Rahner e dai gesuiti degli anni 60-70, noi abbiamo trattato qui l’argomento, ma è anche una “dottrina” Pentecostale sostenuta da un certo “spirito” carismatico di cui Bergoglio fu “investito”, di cui egli è amico e difensore, ma nessuno ne parla. Forse in troppi hanno dimenticato la sua amicizia con il mondo pentecostale che, per certi versi, è anche più inquietante del luteranesimo storico di cui essi hanno tratto la nuova tradizione dei tre Sola e della Giustificazione, condannata esplicitamente dal concilio di Trento, di cui suggeriamo la profonda Lectio del teologo domenicano Padre Giovanni Cavalcoli, vedi qui.

Sarà certamente “suo fratello”, ma non certo “fratello” per molti cattolici e soprattutto è Traettino, che dalle pagine del suo sito, rifiuta e rinnega di essere “figlio di Maria Santissima”, nega che Maria sia la “Madre di Dio” (la Theotokos), definendola “solo” la Madre di Gesù Cristo. E questo è ovvio, la loro dottrina sulla Santissima Trinità non è quella Cattolica e non è quella dei concili di Efeso e di Nicea. Ma tutto questo a Papa Francesco non interessa, basta che l’amico e fratello Traettino, abbia “incominciato parlando del centro della nostra vita: stare alla presenza di Gesù….”, e poco importa se questa “presenza” sia per loro reale o spirituale, basta che se ne parli!

Perché queste cose, il Papa, non le ha dette al suo amico e fratello pentecostale? L’evangelizzazione non è forse “per tutti” o solo per alcuni? Non vale più il monito del Signore? Rinfreschiamoci la memoria: «Figlio dell’uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato. Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l’avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato» (Ezech. 3,16-21)
Ma se andate a leggere il Discorso del Papa all’amico e fratello Traettino, nel parlare dell’Incarnazione di Dio, TACE SU MARIA, tace su Colei che l’ha generato per opera dello Spirito Santo, tace su “la Vergine”, in compenso ammonisce: ” non si capisce l’amore per il prossimo, non si capisce l’amore per il fratello, se non si capisce questo mistero dell’Incarnazione. Io amo il fratello perché anche lui è Cristo, è come Cristo, è la carne di Cristo…” Un mistero dell’Incarnazione SENZA LA MADRE. Interessante, per non dire catastrofico! Perché, e soprattutto, ci troviamo davanti alla nuova teologia dell’Incarnazione professata da Karl Rahner, un capovolgimento dell’antropologia nella quale è Dio ad essere l’immagine dell’uomo povero, carcerato, malato, ecc… lì si troverebbe il mistero dell’Incarnazione di Dio.

Cari vescovi e cardinali, va di moda oggi dire che è più importante ciò che ci unisce e che non bisogna avanzare con le dispute dottrinali mentre, è proprio questa disputa, l’opera grandiosa dei Padri e grazie alla quale noi oggi possiamo dare davvero “la speranza che è in noi” (1Pt.3,15), con dolcezza, ma anche fermezza, come diceva sant’Agostino in questa Lettera ai donatisti, pentecostali oggi: ” Noi, invece, dobbiamo prima trovare e dimostrare le nostre accuse, per non essere accusati noi stessi, piuttosto, del gravissimo crimine di folle temerarietà. Certo, se essi per primi ci dimostrano che gli ipocriti siamo noi, noi non dobbiamo assolutamente rifiutarci di essere rimproverati e colpiti da queste parole delle sante Scritture; analogamente, se noi dimostriamo che lo sono loro, avremo eguale diritto di ferire, con questi rimproveri del Signore, quanti sono stati confutati e convinti… “
E non è grave ipocrisia – e grave eresia – deturpare, come fa Traettino – l’amico e fratello di Bergoglio – il volto della Santissima Madre di Dio, il suo ruolo e della Presenza reale del Signore nostro Gesù Cristo nella Eucaristia che lui rinnega e sconfessa? Una gravità che Papa Francesco non intende assolutamente correggere, all’amico e fratello errante. E sia ben chiaro che quando sant’Agostino usa il termine “ferire” non intende certo colpire la persona, ma umiliarne il pensiero eretico, umiliarne l’ipocrisia, la falsità dottrinale.

Vi ricordiamo la profezia di San Luigi M. Grignon de Montfort: « 114. Prevedo molte belve arrabbiate, che arriveranno con furia per strappare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spirito Santo si è servito per scriverlo, o almeno per avvolgerlo nelle tenebre e nel silenzio di un baule, affinché non venga Lui conosciuto; costoro anzi attaccheranno e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e cercheranno di metterlo in pratica. Ma non importa! Anzi, tanto meglio! Questa previsione mi incoraggia e mi fa sperare un grande successo, cioè una grande schiera di valorosi e coraggiosi soldati di Gesù e di Maria, dell’uno e dell’altro sesso, per combattere il mondo, il demonio e la natura corrotta, nei tempi difficili che sempre più si avvicinano! “Chi legge comprenda”. “Chi può capire, capisca”». (Trattato della Vera Devozione a Maria)
Di recente, il cardinale Gerhard Ludwig Müller – Prefetto e forse ancora per poco, della CdF – ha detto: «Noi cattolici non abbiamo alcun motivo per festeggiare il 31 ottobre 1517, la data considerata l’inizio della Riforma che portò allo scisma della cristianità occidentale», ecco, cerchiamo allora di testimoniare, anche a costo del sangue e delle carriere, o delle comode scrivanie, che noi cattolici, proprio da questo ottobre 2016, festeggiamo il Centenario della Apparizioni di Fatima e supplichiamo la promessa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
ERETICO, CHIARAMENTE ERETICO.
RispondiEliminaNon solo eretico, ma apostata.
RispondiEliminaSono certa che con ricerche, neanche tanto approfondite, si potrà mettere insieme un book fotografico di tutto rispetto sul Bergoglio sudamericano.
RispondiEliminaE ci sarà da strabuzzare tanto d'occhi
Queste bastano e avanzano per capire a che livello di inquinamento spirituale portano le cattive dottrine.....un ora dopo l'elezione a vescovo di roma le ho viste....in pochi anni ha raggiunto il culmine del sopportabile...Gesù abbi pietà di noi....
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