Cagliari. Cronache della vergogna e del tradimento
A Cagliari Don Franco Puddu, vicario dell’arcivescovo Arrigo Miglio, partecipa alle “preghiere” dei maomettani, seguaci di una falsa religione che nega la Divinità di Cristo e ha in odio la Santissima Trinità. Miglio è lo stesso che si chinò al frocio-diktat mettendo il bavaglio a Don Massimiliano Pusceddu.
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Ormai il vomito è la più immediata reazione leggendo le cronache del vergognoso tradimento che giorno dopo giorno si consuma nella neochiesa.
La neochiesa di Cagliari torna alla ribalta, dopo la scandalosa condotta tenuta dall’arcivescovo Arrigo Miglio contro Don Massimiliano Pusceddu. Come i nostri lettori sanno (clicca qui, qui e qui), il prete cagliaritano fu svergognato in pubblico e messo a tacere dopo che aveva ricordato in un’omelia le chiare parole di San Paolo sul vizio dell’omosessualità. La locale frocio-rappresentanza aveva espresso il suo fremente dolore e il sig. Miglio, che non poteva restare insensibile di fronte a guance solcate da lacrime e rimmel, aveva subito obbedito, punendo Don Pusceddu.
Ora, un nuovo scandalo. In nome dell’eresia dell’interreligiosità, ovvero della negazione dell’unicità della Fede cattolica, Miglio ha mandato il suo vicario a partecipare alla “preghiera” (se così vogliamo chiamarla) che i musulmani rivolgono a un falso dio, allah, istruiti dalle parole di un falso profeta. Vedi in calce l’articolo comparso su L’Unione Sarda.
Anche se dovrebbero saperlo tutti, sarà bene ricordare che i musulmani negano la Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, sono nemici della Santissima Trinità e, dulcis in fundo, da sempre hanno predicato – e messo in pratica – l’obbligo di imporre la loro falsa religione a tutto il mondo, con ogni mezzo, anche con i più violenti.
Un’altra cosa che dovrebbero sapere tutti è che Nostro Signore ci ha detto di evangelizzare tutte le genti e ci ha spiegato che si può essere solo in due modi: o con Lui, o contro di Lui.
Il vicario arcivescovile si è recato nel covo musulmano per convertire quegli sbandati? Assolutamente no. Tutti insieme appassionatamente, volemose bene e la strada per l’inferno è aperta a tutti, compresi quei circa trenta fedeli che, al seguito dei loro falsi pastori, hanno aderito a questa scandalosa iniziativa.
Lo abbiamo scritto più volte e lo ripetiamo: il più grande pericolo per le anime viene da questa neochiesa. Frequentandola e seguendo questi pastori traditori ci si incammina sulla strada di quella “religione unica” che è nei piani dei negatori della Verità e della Regalità di Cristo. È la strada per l’inferno. Chi ci tiene ad andarci, si accomodi.
“Senza di me non potete fare nulla” (Gv, 15, 5). Parole che a Cagliari probabilmente non si conoscono più.
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Ormai il vomito è la più immediata reazione leggendo le cronache del vergognoso tradimento che giorno dopo giorno si consuma nella neochiesa.
La neochiesa di Cagliari torna alla ribalta, dopo la scandalosa condotta tenuta dall’arcivescovo Arrigo Miglio contro Don Massimiliano Pusceddu. Come i nostri lettori sanno (clicca qui, qui e qui), il prete cagliaritano fu svergognato in pubblico e messo a tacere dopo che aveva ricordato in un’omelia le chiare parole di San Paolo sul vizio dell’omosessualità. La locale frocio-rappresentanza aveva espresso il suo fremente dolore e il sig. Miglio, che non poteva restare insensibile di fronte a guance solcate da lacrime e rimmel, aveva subito obbedito, punendo Don Pusceddu.
Ora, un nuovo scandalo. In nome dell’eresia dell’interreligiosità, ovvero della negazione dell’unicità della Fede cattolica, Miglio ha mandato il suo vicario a partecipare alla “preghiera” (se così vogliamo chiamarla) che i musulmani rivolgono a un falso dio, allah, istruiti dalle parole di un falso profeta. Vedi in calce l’articolo comparso su L’Unione Sarda.
Anche se dovrebbero saperlo tutti, sarà bene ricordare che i musulmani negano la Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, sono nemici della Santissima Trinità e, dulcis in fundo, da sempre hanno predicato – e messo in pratica – l’obbligo di imporre la loro falsa religione a tutto il mondo, con ogni mezzo, anche con i più violenti.
Un’altra cosa che dovrebbero sapere tutti è che Nostro Signore ci ha detto di evangelizzare tutte le genti e ci ha spiegato che si può essere solo in due modi: o con Lui, o contro di Lui.
Il vicario arcivescovile si è recato nel covo musulmano per convertire quegli sbandati? Assolutamente no. Tutti insieme appassionatamente, volemose bene e la strada per l’inferno è aperta a tutti, compresi quei circa trenta fedeli che, al seguito dei loro falsi pastori, hanno aderito a questa scandalosa iniziativa.
Lo abbiamo scritto più volte e lo ripetiamo: il più grande pericolo per le anime viene da questa neochiesa. Frequentandola e seguendo questi pastori traditori ci si incammina sulla strada di quella “religione unica” che è nei piani dei negatori della Verità e della Regalità di Cristo. È la strada per l’inferno. Chi ci tiene ad andarci, si accomodi.
“Senza di me non potete fare nulla” (Gv, 15, 5). Parole che a Cagliari probabilmente non si conoscono più.
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Chi partecipa a riti non cristiani è scomunicato......Miglio ormai è in caduta libera non ne azzecca una :nasconde massoni pedofili sostiene i poveri omosessuali feriti dall'omelia di don Massimiliano che ha proclamato San Paolo ..se non si converte alla svelta il Signore farà chiudere la sua "carriera" ecclesiastica nel peggiore dei modi una bella scomunica!Amen!
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