Trump Presidente: delusione o ultimo katechon? Intanto grazie agli americani per non aver creduto alla propaganda
“L’America deve smettere di decidere i governi per gli altri. Abbiamo speso miliardi di dollari per destabilizzare nord Africa e medio oriente, mentre in casa nostra bianchi e neri si sparano addosso. Dal 2008 il mondo occidentale è più povero e insicuro, la nostra patria in preda ad uno scontro sociale, siamo alle porte di una nuova guerra fredda, invece di considerare Putin un alleato nella guerra al terrorismo. Le responsabilità sono più della Clinton, che di Obama, la Libia è farina del suo sacco. Hillary Clinton ci porterà ad uno scontro senza precedenti. Non ne abbiamo bisogno.”
-Donald Trump 4 novembre-
Contrariamente a quello che tutti i governi americani, a parte qualche eccezione, hanno rappresentato per il proprio paese e per il mondo intero ho sempre avuto un’ottima stima del popolo americano. Un popolo che ho ben conosciuto, che apprezzo e di cui ho sempre lodato la ricerca dello spirituale e della trascendenza. L’ho sempre saputo, come lo hanno sempre saputo i professori universitari italioti, i giornalisti di regime, il popolo dei centri sociali che ha sempre definito gli americani un popolo di puritani, di ignoranti di televisionari. Ma questo popolo con i suoi mille pregi e difetti nella notte fra l’otto e il nove novembre ha dato una lezione al popolo europoide intrappolato da Bruxelles, dalla Trojka, ed entusiasta dalle politiche che mirano a voler distruggere la sua cultura, e l’identità dell’Europa. Un’identità quella americana costruita sul modello di quella che fu la grande storia dell’Europa, e mentre l’Europa di oggi sta affondando travolta da ondate migratorie e ossessioni laiciste, l’America che prima fra tutti ha dovuto sperimentare tale modello ci fa notare gli enormi sbagli del multiculturalismo e delle centinaia di americhe che le diverse culture hanno colà costituito con le storie di violenza che noi tutti ben sappiamo. Proprio gli americani -i più grandi consumatori di TV al mondo- con la loro scelta di eleggere Donand Trump come loro presidente hanno dimostrato che il mondo dorato dell’oltre schermo è falso: è falsa la stampa; è falso il sistema; è marcia Wall street che in queste ore minaccia il mondo con i suoi crolli quando l’opinione pubblica va contro le sue preferenze; è marcio il mondo dello spettacolo grande sostenitore di Killary; è marcia Louise Ciccone (in arte Madonna) che con l’eleganza che l’ha sempre contraddistinta aveva giurato rapporti orali a tutti coloro che avessero votato per la famiglia Clinton e che fino a ieri aveva improvvisato un mini concerto a Washington. E’ la vittoria del popolo; quel popolo così diverso dai loro rappresentanti; quel popolo che spesso si ritrova ai margini della società se non riesce a pagarsi il college; quel popolo che spesso disperato che finisce con il fare abuso di Prozac e Ritalin; quel popolo che non riesce a pagare l’affitto, e che si ritrova in moltissimi casi a dover rovistare nelle spazzature degli alleys. Insomma quel popolo così diverso da Brangelina, dagli zombie che vediamo sui red carped o su MTV. E’ lo stesso popolo che otto anni fa credette allo slogan della più grande truffa americana, ossia il Yes We Can del guerrafondaio Obama. Sono sempre stata convinta (e i fatti me ne hanno sempre dato ragione) che dietro a tutti gli avvenimenti che accadono negli USA ci sia la longa manus massonica e forse anche dietro la vittoria di Trump si cela un piano ben preciso. Ma oggi voglio solo lodare quel popolo che non ha creduto nei sondaggi e che ha compreso l’inganno: ormai sono pochissimi gli americani che continuano a credere che il 9/11 sia stata l’opera di alcuni dilettanti di Al Qaeda che con un paio di taglierini hanno messo in ginocchio la difesa più potente del mondo, contrariamente ai lettori di Repubblica.
Una lode speciale va alla comunità cattolica, in particolare quella di Chicago, che ha sostenuto Trump sin dall’inizio per le sue posizioni contro l’aborto e contro l’establishment guerrafondaio. Piccole e sparute comunità che dimostrano di non voler perdere la fede cattolica anche dopo le dichiarazioni di Bergoglio che definiva Trump Non Cristiano a causa delle sue posizioni in materia di immigrazione. La vittoria di Trump ha sorpreso noi, ha sorpreso tutti gli studiosi di massoneria e strategie criptiche del sistema; ha sorpreso persino Assange che sino all’ultimo aveva espresso i suoi dubbi sulla possibilità di una vittoria di Trump. Cosa accadrà domani? Non possiamo saperlo. Trump sarà fedele alle sue promesse? Si rivelerà un servo del sistema? Oppure sarà combattuto dall’establishment come lo furono certi suoi predecessori come Lincoln e Kennedy? Il leviatano non è stato sconfitto e non sappiamo quali altre sorprese ci riserva il futuro. Ma oggi la mia speranza è quella che i popoli europei da sempre imitatori da quello che proviene d’oltreoceano, vengano ispirati anche per gli ideali che il popolo americano ha deciso di non svendere dando la propria fiducia a Trump, colui che potrebbe rappresentare l’ultimo katechon. Italiani, gli americani hanno votato contro l’establishment; gli inglesi hanno votato la Brexit; i tedeschi hanno manifestato in massa contro il TTIP; i francesi sono nelle piazze per difendere il loro paese dalle ondate islamiste. Voi cosa aspettate per riacquistare la vostra dignità?
-Floriana Castro Agnello- antimassoneria.altervista.org © Copyright 2016
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.