ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 12 gennaio 2017

Colei che con un solo sguardo annienta tutto il potere infernale



14:18

DA RADIO DOMINA NOSTRA
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Santo Rosario: l’Arma potente

La Corona del Santo Rosario fa del più povero della terra, l’uomo spiritualmente più forte, più ricco di Grazia di Dio, felice, ricolmo di pace, amato da Maria e considerato suo figlio prediletto.

Il Rosario ci fa ottenere il dono della sapienza, perché ci fa comprendere il senso della vita, ci dà lume soprannaturale per cercare Dio, solo Dio e stare sempre con Dio, così da allontanarci dalle vanità terrene e da ciò che dispiace a Gesù e a Maria.

Potenza del Santo Rosario, perchè ci rende sempre più umili, buoni, esperti del sapere divino, capaci di resistere al maligno e meritevoli del Paradiso.
Il Rosario è Arma potente, solamente se recitato con attenzione: più delle labbra deve parlare il cuore. Nella nostra mente non deve esserci altro che l’Ave Maria, si deve pensare a ciò che si dice con la bocca, perché una sola Ave Maria recitata bene, è più meritoria di 200 recitate male. Dice San Luigi, che “nessuna preghiera è più meritoria per l’anima e più gloriosa per Gesù e Maria quanto il Rosario ben recitato”.

Il Santo Rosario non è un’arma qualsiasi, perché anche l’arma più debole è un’arma, ma è l’ARMA POTENTE, immensamente più potente di tutte le potenze del mondo messe insieme, perché col Rosario abbiamo la Madre di Dio e, quindi, la SS. Trinità stessa dalla nostra parte.

E chi è superiore in questo mondo di Colui che ha creato questo mondo, che lo alimenta con il suo soffio vitale e può farlo sparire quando vuole? Nessuno e nessuna cosa al mondo potrà mai vincerci o abbatterci, senza la permissione Divina.

Il Rosario è chiamato Arma potente, perché è strumento di difesa e strumento di offesa. Di difesa da tutti gli attacchi diabolici, da coloro che intenzionalmente cercano di arrecarci del male con le parole o con le opere. Di offesa a tutte le situazioni negative che incontriamo nella vita e che dobbiamo superare con l’amore, il perdono, il silenzio, la bontà e la comprensione.

Nelle apparizioni di Lourdes e di Fatima la Madonna ci ha invitato a recitare il Rosario come Arma potente contro il male, per portarci alla vera pace.
“Il Santo Rosario è un’Arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato”, questo insegnava e scriveva una grande anima come San Josemaria Escrivà.

Anche Suor Lucia di Fatima ha detto questo: “Il Rosario è l’Arma più potente con cui possiamo difenderci in campo di battaglia”.

È molto famoso quanto avvenne nella battaglia di Lepanto, per arginare l’invasione musulmana. Giunti all’apice della loro potenza nel Mediterraneo, i maomettani minacciavano sul serio di invadere l’Europa cristiana.

Il Papa San Pio V formò una lega, a cui presero parte le Repubbliche italiane di Venezia e di Genova; vi si unì la flotta della Spagna. Comandante in capo fu Don Giovanni d’Austria. Fin dal 17 settembre 1571 il Papa aveva ordinato a tutta la cristianità di chiedere aiuto dal Cielo, mediante la pia recita del Santo Rosario. Prima di partire all’attacco, a Lepanto i marinai cristiani recitarono anche loro devotamente il Rosario, mentre il Legato Pontificio dava loro la solenne Benedizione Apostolica.

Per ben 3 ore i 65.000 uomini, i quali avevano ricevuto la Santa Comunione, continuarono a recitare il Rosario. La battaglia infuriò al tardi pomeriggio; i turchi furono sbaragliati e completamente sconfitti; e mai più si ripresero. Don Giovanni attribuì il grande trionfo della flotta cristiana alla potente intercessione della Regina del Rosario. Il Senato veneziano così ne scrisse agli altri Stati che formavano la lega: “Non furono i generali, né i battaglioni, né le armi che ci procurarono la strepitosa vittoria di Lepanto; ma fu nostra Signora del Santo Rosario”.

L’Arma potente del Rosario è utile a tutti, efficace a coloro che lo recitano con umiltà, Fede, perseveranza, grande attenzione, e soprattutto con amore.
Certo è cosa molto difficile -specialmente per i principianti- non avere distrazioni, perché la fantasia o il diavolo portano a volte la mente altrove. Rivolgiamoci alla Madonna, non pensiamo di vincere le distrazioni da noi stessi -pur sforzandoci di non distrarci durante il Rosario e di impegnarci a diminuire le distrazioni-, ma con il suo aiuto, tutto sarà facile, specialmente se noi ci siamo consacrati al suo Cuore Immacolato.

Nel libro “Il segreto meraviglioso del Santo Rosario”, San Luigi Grignon da Monfort indica che non è sufficiente recitare le Ave Maria con la bocca, bisogna che sia principalmente il cuore a parlare, ad amare: “Per pregare bene non basta esporre le nostre domande con la più bella fra le preghiere qual è il Rosario: occorre anche una grande attenzione perché Dio ascolta la voce del cuore più che la voce della bocca. Mettiti alla presenza di Dio: pensa che Dio e la sua Santa Madre ti guardano, che l’Angelo Custode posto alla tua destra coglie le tue Ave Maria, se dette bene, come altrettante rose per farne una Corona a Gesù e a Maria”.

Anche se un principiante non capisce il valore del Rosario, è sempre bene recitarlo, perché piano piano prenderà comprensione di questa sublime preghiera. È la Madonna ad accendere l’amore verso il Santo Rosario.
Con il Rosario uno va dritto al cuore del Cristianesimo, recita la preghiera che impregna tutta la Rivelazione operata da Gesù. È questa preghiera a favorire la conversione, perché c’è la Madre di Dio che prega con te, prega per te, prega su di te.

È grande cosa recitare il Rosario in Grazia di Dio o quantomeno avere il proposito di uscire dallo stato mortale, perché senza la Grazia nell’anima, le preghiere e buone opere non sono meritevoli davanti a Dio. Non per questo, i peccatori non devono recitarlo, anzi, devono recitare molte Corone per ricevere molte Grazie. Più c’è purità nella persona, più il Rosario diventa l’Arma potente.

Dio ci vede sempre, Maria in Dio non toglie gli occhi dai suoi consacrati e non abbandona i peccatori, ma ricordiamo che specialmente durante la recita del Rosario, Maria è presente, perché lo recita con noi, e raccoglie quelle Rose che noi Le offriamo, per portarle davanti al Trono di Dio. Ogni Ave Maria, ogni Rosa che noi offriamo alla Madonna, Gesù la vede, la conosce, l’accetta perché è data alla sua Madre, che è Avvocata potente davanti a Dio e ci ottiene Misericordia, quando siamo invece meritevoli di castighi.

ESORCISMO. satana HA TERRORE DEL SANTO ROSARIO

Satana ha terrore del Santo Rosario con tutti i misteri (gaudiosi, luminosi, dolorosi, e gloriosi), perché sa che ogni volta che un'anima inizia la recita del Santo Rosario per lui è peggio di un esorcismo, ma non solo, le anime che nonostante le immense difficoltà perseverano in questa preghiera finiscono con il debellarlo completamente essendo difesi e liberati da Colei che con un solo sguardo annienta tutto il potere infernale.

Satana, costretto nel nome di Dio dall'esorcista, ha dovuto parlare del Rosario, ecco perchè, in un celebre esorcismo, Lucifero, cioè Satana in persona, fu costretto ad affermare: "Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello, la nostra rovina, la nostra sconfitta".

Lucifero (durante un altro esorcismo ha confessato): "È più potente il Rosario intero con tutti e 15 i misteri se recitato col cuore dell'Esorcismo solenne".

Dunque se non riuscite a trovare sacerdoti esorcisti, se vi hanno fatto una fattura, un maleficio, se vi hanno maledetti, se siete colpiti da una qualsiasi forma di infestazione o possessione satanica, se siete o eravate dediti al satanismo, all'occultismo, alla stregoneria o allo spiritismo, per prima cosa confessatevi e confessatevi bene per spezzare ogni legame con il peccato e Satana, poi recitate ogni giorno il Santo Rosario con tutti e 15 i misteri e continuate senza stancarvi o scoraggiarvi mai e continuate a recitarlo non per un giorno o una settimana ma per almeno minimo 6 mesi riconfessandovi ogni settimana e otterrete lo stesso effetto di ricevere un esorcismo solenne al giorno dal migliore e più accreditato esorcista del mondo che in questo caso è Maria Santissima.

Se il tempo non ci consente di recitarlo tutto insieme, si possono dire i misteri gaudiosi e poi durante il giorno una decina o più per volta degli altri misteri fino a completarlo e non preoccuparsi eccessivamente delle distrazioni che il nemico suscita in noi o degli scrupoli che vengono.

Quando non si dice il Rosario intero, le decine possono essere separate, purché la Corona sia completata nello stesso giorno. Si può recitare una decina di tanto in tanto nella giornata, per completare tutta la Corona nella giornata.

Sia la decina che il Rosario completo si possono recitare ovunque, oltre la Chiesa e la propria casa: in viaggio, durante una pausa di riposo, nei momenti liberi, mentre si passeggia, quando si aspetta qualcuno o l'autobus o il metrò. È cosa lodevole recitare il Rosario entro un tempo stabilito nella giornata, nell'angolo della preghiera giornaliero dedicato all'incontro con Gesù e la Madonna.

Coloro che lo recitano intero ogni giorno avranno a loro difesa, nel momento estremo della morte, la presenza di tutti i Santi che saranno guidati da Colei che è lo sterminio dei demoni.

Si rende noto che generalmente i tempi degli esorcisti per volontà divina per liberare una persona da Satana, variano da alcuni mesi fino ad alcuni anni con la frequenza di un esorcismo a settimana.

Si ricorda che non è mai l'esorcista che libera per quanto bravo o esperto che sia, ma è Dio per mezzo dell'esorcista secondo i Suoi tempi, tempi che possono essere anche molto lunghi, portando però la persona colpita poi ad uno stato di santificazione personale molto più elevata, perchè anche i soli esorcismi non bastano se non vi è la collaborazione della persona con un assidua frequenza ai sacramenti (confessione minimo ogni settimana e comunione tutti i giorni) e alla preghiera.

Mentre con la recita quotidiana del Santo Rosario con tutti e 15 i misteri si riceve automaticamente un potentissimo esorcismo ogni giorno senza dover trovare e raggiungere l'esorcista.

Se le persone colpite da ogni forma di disturbo diabolico prendessero coscienza della potenza del Santo Rosario, vi sarebbero molte più liberazioni che attraverso gli esorcisti stessi e meno disperati.
Parole di Nostra Signora: "II Rosario deve essere la gioia dei vostri cuori, la luce dei vostri pensieri, il desiderio ardente della vostra volontà, l'anello che vi unisce al Cielo. È la fonte inesauribile dei tesori che Io vi offro con le mie mani immacolate. Dipende solo da voi accoglierlo e recitarlo. Offrite semplicemente il vostro tempo, la vostra disposizione umile e devota, un minimo di sforzo per raccogliervi recitandolo.

Non siate avari del tempo che gli consacrate. Non lasciatelo per l'ultimo quarto d'ora della giornata, pensando che ci sarà abbastanza tempo per recitarlo. Con il Rosario si ha la grazia, l'azione dello Spirito Santo, che ci dona la conoscenza del Salvatore nei suoi misteri, ci dona l'amore del Padre mediante il quale le nostre anime diventano capaci di immergersi in Dio. Si realizzano così le parole del Mistero successivo
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Padre Nostro Gloria al Padre
Padre Nostro Mistero successivo
Dieci Ave Maria
Padre Nostro Otaria al Padre
Ave Maria
Recita dei Credo
Padre Nostro
Figlio di Dio: "II regno di Dio è in voi; il regno eterno, universale, il regno della verità, della santità e della grazia, il regno della giustizia, dell'amore e della pace".
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Il Rosario è per voi. "Il Rosario è un tesoro inesauribile di grazia del Dio unico nella Santa Trinità. Ma per usufruire dei suoi benefici ci vuole la fede, che poi diventa gioia. Il Rosario è vostro. Vi è stato dato per sempre, per ogni momento e per ogni necessità, e dipende da voi approfittarne e agire. Ma esige fedeltà e perseveranza.
È una preghiera che unisce in una grazia comune e in una forza vittoriosa tutti quelli che la stimano e l'amano mentre vivono sulla terra, e li unisce insieme a quelli che sno già nel trionfo del Cielo. Tienilo come un sigillo sul tuo cuore. Con il Rosario è più facile bussare alla porta della Misericordia di Dio".
"Ogni vittoria sul male avvicina alla mèta: è la Mia stessa vittoria, che Io ho già ricevuto al Figlio Mio. Ogni vittoria sul male avvicina il Mio Regno: la condizione per vincere, è la preghiera continua del Rosario. La via più breve. "Io sono la Verità. Tutte le mie parole sono giustizia e verità. Mio figlio ha detto: "Io sono la Verità".
Chi ama il rosario ama la Verità. Essa sarà nei suoi pensieri, nelle sue parole, nelle sue conoscenze, nei suoi giudizi. Ma è innanzitutto in Me, per Me e grazie a Me che il Rosario raggiunge la verità. Ecco come si relizzano la parole: "Chi agisce in Me, non pecca", come pure le parole: "Io sono la via più corta verso la verità, verso il figlio e verso Dio. Ecco perché Io proclamo il Rosario". Io sono nel Rosario.

"Ogni mistero ha la sua potenza e il suo fine, ma tutti i venti misteri insieme sono come un'armata schierata in battaglia sotto la Mia egida. Chi dice il rosario deve sapere e ricordare che tale preghiera è più che avere costruito grandi edifici, o aver fatto scoperte strabilianti. Colui che troverà Me, troverà la vita e acquisterà la salvezza. Deve ri cordare che lo sono nel Rosario. È qui che dovete cercarMi e che Mi troverete. Ecco ciò che deve incitarvi e incoraggiarvi a recitare il Rosario con più grande fervore.

Occorrerebbero più Rosari e recitati meglio per far passare più largamente i fiumi di grazie del Mio Cuore Immacolato. Amen".
L'arma nella battaglia. "Io sono vicina, vicinissima a coloro che Mi fanno conoscere in spirito e in verità. CercateMi sulle strade del Salvatore nel Rosario. Chi Mi troverà, troverà la via e otterrà la salvezza da Dio.

Il Rosario è la ricerca di Me e di Mio Figlio. È l'aspirazione alla mèta suprema, la salvezza delle anime attraverso la via santificata dal Rosario. È l'arma nella battaglia e la consolazione nel riposo. È la sorgente non disseccata, inesauribile di grazie. È la Mia volontà, il Mio desiderio e il Mio ordine. Il Rosario è il Mio dono, il dono della Madre ai suoi poveri figli. È il segno visibile della protezione e il sigillo degli eletti.
È la gioia degli angeli e il gaudio dei santi. È il terrore e lo spavento dei demoni, domati da esso. È il più semplice e il più vicino contatto del Cielo con la terra.
È il tesoro dei poveri e la forza dei coraggiosi. È infine la gioia del dovere compiuto con amore, è la speranza della ricompensa che sarà ottenuta quaggiù come nell'eternità.
Il Rosario è un assorbimento amorevole dei venti misteri, goccia a goccia, come di una pioggia rinfrescante necessaria affinchè la buona terra produca buoni frutti. Voi non credete come si dovrebbe nella potenza del Rosario. Coloro che 10 recitano, si uniscono agli Angeli e sono sotto la loro influenza. Il Rosario dona delle ali, è la via facile, la via sicura, la via infallibile, unica, predestinata. Il dono della Mia Misericordia.

Il Mio Cuore Immacolato accetta tutto e aspetta. Il primo segno che date, è la vostra stima per il Rosario. Da essa deriva la fede nella potenza del Rosario, e poi viene l'amore nel recitarlo. Il Mio Cuore è sempre contento quando vede nei vostri cuori la stima, la fede, la speranza, l'amore.
Il Rosario è il Mio bene. Perciò è odiato da quelli che Mi odiano. Poveretti! Ogni volta che sono discesa sulla terra per il mio amore e la mia pietà per voi, Io vi ho ricordato il Rosario. È il dono della Mia Misericordia. Abbiate fiducia! È arrivato il tempo che il mio Rosario diventi la vostra arma. È nel Rosario che dovete cercarmi e trovarmi. Io sono vicina a voi! Mio figlio ha detto: "I vostri cuori non si turbino! Non abbiate paura!"
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Uniti agli angeli.
"Nelle mani dei Santi, il Rosario fu sempre lo stesso, anche se un tempo era molto più corto. Ma lo recitavano con tutta la loro anima ar dente, con l'umiltà e la riconoscenza per questo "salterio" di Maria.
Essi si univano così agli Angeli, rimanendo sotto la loro influenza. Si sentivano talmente uniti in una potente armata, lottando contro l'inferno, per ottenere la salvezza delle anime! Erano così fedeli al Rosario che gli consacravano il loro tempo migliore.
Così facevano scorrere con amore ogni grano del rosario, sperando di ritrovarli nell'eternità. È su di loro che si sono realizzate le Mie promesse e le parole di Mio Figlio: "La fede trasporta le montagne".
I miracoli, in quei tempi, erano talmente universali, che per alcuni potevano diventare una cosa comune. E coloro che hanno già perso la semplicità del cuore, dei quali Satana ha offuscato la ragione e deformato il giudizio e la conoscenza della verità, questi poveri eretici hanno rifiutato il Rosario, che è il primo ostacolo contro la colpa e il peccato. E sono diventati nemici.

Il Rosario deve riacquistare la sua antica importanza e il suo valore. È per mezzo del rosario che deve realizzarsi l'unità delle nazioni nella medesima fede, e questo deve accadere prima del "compimento del mondo".

Tutto questo è detto per voi e per tutti. Tutto questo è in Me e per Me, grazie alla potenza del primo mistero del Rosario nel quale si trovano tutte le promesse, perché ho detto: "Io sono la serva del Signore". Ci sono persone che non vogliono servire, non vogliono servire né Me Stessa, né Dio. né loro stessi".
Bisogna avere una fiducia senza limiti nella potenza del Rosario. Non deve essere considerato come un fardello, ma come un grande dono d'amore. A chi sa questo, il Rosario non peserà mai, ma gli darà delle ali".

La via facile e sicura.

Io voglio sempre parlarvi, anche se voi non volete. Amo parlare soprattutto tramite il Rosario, durante il Rosario e nel Rosario. È in esso che Io vi parlo della mia devozione suprema per Dio, della mia vita, delle mie preghiere, del mio lavoro, e della mia unione con Dio attraverso l'amore e la sottomissione alla sua Santa Volontà.
Vi parlo dei sentimenti del mio Cuore, cuore di una madre, la più addolorata, ma che in fondo alla sua anima, è la più felice. La mia felicità deriva dal possesso di Gesù e di una fede suprema nella gloria di Dio. Mostrando il Rosario, lo vi dico che questa via è sicura, infallibile, unica, predestinata. È accessibile a tutti, e grazie a me, è una via, come dite voi "aperta, spianata".
Le tracce della via del Rosario, sono forti e visibili, e quando la percorrete, Io cammino con voi, al vostro fianco. Perché allora tante preoccupazioni e turbamenti tra voi? Se solo vi decideste a questo atto di volontà, a questo primo sforzo, Io sono con voi su questa via. Dovete saperlo e ricordarlo. Penetrate spesso nei sentimenti del mio Cuore.
Ed ora, fate scorrere lentamente nel vostro pensiero tutti i Misteri dal Mio "fiat" gioioso, attraverso il fiat più doloroso, fino al più umile dei "fiat" nei misteri gloriosi, la cui corona è il mio "Magnificat" costante.
È il Mio testamento per Voi, ma un testamento vivente, perché nei misteri, Io sono del tutto viva e presente. Io osservo come lo ricevete, in che modo agite e quando in ogni Mio figlio, ci sia di Me e della mia eredità".

Distrugge l'eresia.

"Nella contemplazione, il Mio Cuore si è infiammato. Oggi è il primo sabato del mese, e i Miei figli si riuniscono di nuovo nel mondo intero. Io ne ho molti, molti, ed è la gioia del mio Cuore Immacolato. Io li vedo tutti: quelli che per la prima volta mi regalano i loro "primi sabati", e quelli che non lo vogliono fare; e ancora quelli che una volta lo facevano ma che ora non lo vogliono più fare.
Di Gesù si è detto che tutto ciò che faceva, lo faceva bene. Di Sua Madre, si è detto lo stesso. Allora, se volete fare del vostro meglio, dovete imitare il Figlio di Dio e Sua Mare unendovi a loro.
Recitando il Rosario, bisogna chiedersi:
- Di questo mistero, che posso applicare nella mia vita?
- Come posso unirmi a Maria e a Suo Figlio?
- Come posso scoprire ciò che mi è utile affinchè il frutto sia buono e che tutto ciò che farò, lo faccia bene?

Satana ha inventato delle eresie per impedire il Rosario, per privare gli uomini del Rosario, perché ogni mistero del Rosario distrugge l'eresia.
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Io desidero essere chiamata. "Io sarò vicina a coloro che Mi chiamano. Non è mai invano che vengo invocata. Non vengo sempre a portare grazie numerose e il grande amore del Mio Materno Cuore. Io desidero essere chiamata, desidero accordarvi grazie. Il Mio cuore è pieno d'Amore, e per questo vi invito a pregare il Rosario; ed insisto perché sia recitato bene".
***

MEDITAZIONE DI BARBARA KLOSOWNA

"Di Gesù si dice che tutto ha compiuto nel miglior modo. Lo stesso si può dire della Sua Santa Madre. Tutto si compie nel Rosario. Noi possiamo ritrovare ogni mistero nella nostra vita, se ci raccogliamo e riflettiamo. Gesù ha attribuito la bontà soltanto a Dio. Ma noi dobbiamo aspirare a possedere in noi tale virtù, fino ad esserne completamente sommersi.
Il Rosario ha un valore immenso per l'imitazione di Gesù Cristo e della Santa Vergine. Ci insegna come fare e ci facilita il lavoro interiore per conoscere noi stessi. Non sempre il Rosario ci fa scoprire questo doppio abisso della miseria umana e della Misericordia di Dio. Ma arriva il tempo in cui ciò si verifica inconsciamente.
È bene pertanto, recitando il rosario, fare i seguenti confronti: l'Uomo-Dio agisce così, come pure la Sua Santa Madre: l'Uomo-Dio soffre così, come pure la Sua Santa Madre. E per me, qual è il mio posto in questo mistero? Che insegnamento da alla mia vita? L'importante è che sia recitato con una fede viva, affinchè sia fortificata e rianimata in ogni mistero.
La Madre di Dio vuole che la nostra fede sia fortificata e confermata nel rosario, fino al punto di spezzare le rocce e fare dei miracoli! Di fronte a così tante grazie e benefici che possiamo ricevere, dobbiamo dunque pregare meglio il Rosario e recitarlo con un fervore rinnovato!".


la storia di un uomo che voleva dannarsi, ma non aveva fatto i conti con la Madonna...



Tito Casini
C'era anticamente un uomo il quale si Voleva dannare. Non dico che si fosse proprio proposto di andare all'inferno: dico che s'era messo per una strada da finire in quel brutto posto. Da buon cristiano qual era stato in principio, s'era a poco a poco voltato al male, e, facendo un giorno peggio dell'altro, dì cristiano non aveva ormai più che il battesimo. Niente più messe (figurarsi le funzioni), né per Pasqua né per Natale, niente più prediche né vangeli, niente più confessioni né comunioni, niente più vigilie né quaresime né quattro tempora, niente più divozioni, niente più preghiere, e al posto di tutto questo tutti e sette i vizi del catechismo... Dite se non è questa la strada che mena alla dannazione.
Vero è che per dannarsi bisogna fare i conti con la Madonna, vale a dire con una mamma. Una mamma! Io mi ricordo di quand'ero piccino e, qualche volta, per un capriccio, per rabbia ch'essa m'avesse tirato via da un pericolo, levato di mano un vetro o un coltello, raccattavo un sasso o un bacchetto e facevo l'atto di andarle contro per picchiarla. Nel movermi inciampicavo, andavo in terra, piangevo, e mamma lesta a rizzarmi, pigliarmi in collo, baciarmi, picchiare e chiamar brutto, cattivo, il sasso o il bacchetto che m'aveva fatto cascare, che aveva fatto cascare il suo bambino tanto buono... La Madonna è una mamma.

L'unica cosa di cui non si fosse proprio del tutto scordato, quest'uomo che si ricordava di Dio e dei santi soltanto per bestemmiarli, era giust'appunto la Madonna. A volerle bene e a pregarla in modo speciale lo aveva avvezzato fin da piccino la sua mamma, ripetendogli di continuo, e con discorsi e con esempi, che non sarebbe finito del tutto a male chi si fosse mantenuto in qualche maniera devoto della Madonna. La Madonna, infatti è la porta del paradiso, è il rifugio dei peccatori, è la nostra avvocata - e il tale per aver detto così, e la tale per aver fatto in quel modo, e i tali perché so io, s'erano tutti salvati... Un po' per il ricordo della sua mamma, un po' perché le cose imparate da piccini è difficile che qualche cosa non lascino, questo pover uomo, mentre faceva di tutto per andare all'inferno, pregava ancora la Madonna e teneva la sua immagine a capo del letto.
La pregava a quel modo. Il rosario, che la Madonna ha tanto gusto a sentirselo dire, nemmen si ricordava che cosa fosse; aveva a poco a poco dimenticato le litanie, la salveregina; non sapeva più che l'avemmaria, e due o tre avemmarie borbottate fra lo svestirsi e l'addormentarsi, ogni sera, eran tutte le sue divozioni... Arrivò al punto, camminando sempre per quella strada sciagurata, di scordare anche quella, e della Madonna non gli rimase che il nome, Maria, forse perché era scritto ai piedi della sua immagine, che gli pendeva sopra il letto... Se fosse stato meno duro, avrebbe sentito, da quell'immagine, le lacrime gocciargli sul viso, mentre dormiva.
La Madonna piangeva su quel figliolo che le tornava ogni notte con l'anima sempre più nera, col cuore sempre più chiuso alle sue ispirazioni, ai suoi amorosi rimproveri; e vegliandolo, come una mamma il suo piccino malato, perché la morte non lo venisse a pigliare mentr'era così in disgrazia di Dio, pregava, diceva per lui le divozioni, il confiteor, l'atto di contrizione.
Ma, se la Madonna piangeva, nemmeno lui, il figliol prodigo, era contento. Eh, no, alla tavola del diavolo la vera allegrezza non si trova, per quanto possano sul principio parer dolci i suoi vini. È la dolcezza del veleno, che si converte in amarezza appena dal palato è disceso in corpo. Se tanti, Purtroppo, seguitano e seguitano a bere, è perché il diavolo li ha ormai ubriacati e credono che il rimedio consista nel bere ancora dell'altro, finché tanto ne bevono che finiscono per scoppiare.
Se avesse dato retta ai rimorsi che sentiva in sé dopo ogni stravizio; se avesse ascoltato il cuore che gli metteva a confronto il suo stato d'ora (dico quanto a esser contento) col suo stato di prima, di quando andava alla messa, alle funzioni, alle prediche, di quando si confessava e comunicava, diceva il rosario e le divozioni, di quando insomma era un buon cristiano, l'uomo si sarebbe forse ravvisto, e la Madonna avrebbe cessato di versare quelle sue lacrime di mamma, di cui il demonio rideva. Invece, per acchetare i rimorsi, per non sentir que' paragoni, egli si buttava da un peccato in un altro, da uno stravizio in uno stravizio peggiore - e la morte intanto si avvicinava.
Anche il pozzo dei peccati però ha un fondo, dopo il quale non c'è che tornare a galla o sprofondar senza rimedio in casa del diavolo, Che
Dio ci guardi dall'arrivare a quel limite; e se per disgrazia ci s'arrivasse, ci guardi almeno dalla disperazion di salvarci, che sarebbe uno dei peccati contro lo Spirito Santo, il peccato che condusse Giuda a impiccarsi quando ancora poteva chieder perdono a Gesù!
Se non era ancora arrivato a questo, l'uomo si trovava già coi piedi sulla botola dell'inferno. La disperazione era prossima, e si sarebbe buttato ormai allo sbaraglio se non era... Eh, chi poteva essere se non quella santissima Vergine, cui egli non alzava più neppure uno sguardo, ne pronunziava appena il nome, Maria, con quella stessa bocca con cui aveva per tutto il giorno bestemmiato il suo Figliolo e i suoi santi? Fatto sta che una notte, dopo essersi involtolato nel male più di un rospo nella belletta di un pantano, rientrò in casa, cotto dal vino, rovinato dal gioco, con un gran disgusto di sé, con la disperazione nel cuore e la tentazione di ammazzarsi. Figuratevi se pensò a dire le divozioni! Nell'atto però di cominciare a svestirsi, alzò, per caso o per abitudine, gli occhi all'immagine sopra il letto e cercò la parola, il nome, le cinque lettere a cui s'era ridotta la sua preghiera, la sua fede, la sua speranza: Maria. Ma gli occhi - disorientati forse dal vino? - videro in altr'ordine le cinque note che suonarono tanto dolci in bocca all'arcangelo Gabriele, e lessero, invece di Maria:Riama.
Provvido errore - se fu errore! Al suo spirito, che, incerto fra la morte e la vita, riluttante a quella per il disgusto e a questa per il terrore, si chiedeva gemendo che cosa fare, quella parola, quel nome invertito fu la risposta, la risposta illuminante, consolante, acquietante:Riama.
Riama: ama di nuovo, ama come una volta, come quand'eri bambino, come quando dicevi le divozioni... E le antiche divozioni rifiorirono come per miracolo prima nel cuore e poi sui labbri bruciati dalla bestemmia: Ave, Maria, gratia plena...
Piegato a terra da una forza dolce e invisibile, l'uomo abbandonò fra le mani il viso sulla sponda del letto, sotto l'immagine, e pianse, e pianse, e pianse.
E la Madonna cessò di piangere; la Madonna sorrise, perché quel suo figliolo era salvo.

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