SEGNALI D’IMPLOSIONE DEL PAPATO E TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Papa Bergoglio è un uomo che ha fretta. È quasi come se lavorasse su una sorta di missione a termine per imporre i suoi disegni per la riforma delle istituzioni vigenti della Chiesa - un termine di quattro anni - per l'esattezza, come LifeSiteNews ci ha ricordato basandosi su un commento anonimo di uno dei cardinali che hanno votato per questo disastro di Papa: “Quattro anni di pontificato Bergoglio sarebbero sufficienti a cambiare le cose.”
Liberamente tratto da un articolo di C. A. Ferrara sul sito web: | © The Remnant Newpaper | Lunedì 6 Marzo 2017
I co-cospiratori appartenenti alla rinomata banda svizzera della “Mafia di San Gallo”, hanno apertamente ammesso l'esistenza di un complotto messo in atto per eleggere Bergoglio al fine di “sovvertire il corso degli eventi” in seno alla Chiesa rapidamente e “irreversibilmente” superando per negatività anche le innovazioni (semi) catastrofiche dell'ultimo mezzo secolo, o almeno così essi pensavano.
Un Pericolo Per Chiesa E Per La Fede
Il segretario di Papa Benedetto, Georg Gänswein, ha parlato di “una lotta drammatica” nel corso del Conclave del 2005, tra il cosiddetto partito “Sale della Terra” (dal nome del libro intervista del cardinale Joseph Ratzinger), comprendente i cardinali: Lopez Trujillo, Camillo Ruini, Julián Herranz Casado, Antonio María Rouco Varela e Jorge Medina Estévez ed i loro avversari: il cosiddetto “gruppo di San Gallo” che comprendeva i cardinali: Godfried Danneels, il defiìunto Carlo Maria Martini, Achille Silvestrini e Cormac Murphy-O'Connor - un gruppo questo - che il cardinale Danneels ha scherzosamente definito come “una sorta di club mafioso...”. Un altro membro del “mafia-club” è Walter Kasper, l'arci-eretico tedesco, che era caduto nel dimenticatoio fino all'arrivo di Bergoglio sulla scena.
Con l'elezione di Bergoglio nel Conclave del 2013, i cospiratori finalmente sono riusciti a raggiungere la meta ambita dalla cospirazione, ma solo dopo che l'odiato Benedetto XVI era stato cacciato dalla Cattedra di Pietro, a cui ha “semi-abdicato”, rimanendo tuttavia aggrappato al suo nome papale, al titolo pontificio, all'abito papale, alle insegne pontificie, e anche all'ufficio papale nella sua presunta dimensione “passiva o contemplativa” contrapposta a quella “attiva” (esercitata da Bergoglio). Divenne così il primo “Papa emerito” nella storia della Chiesa, una novità assoluta che, in sé e per sé, suggerisce che Benedetto è in qualche modo ancora Papa.
I cospiratori sono anche riusciti a raggiungere un altro scopo della cospirazione: l'ammissione degli adulteri manifesti alla Santa Comunione, senza una modifica della loro condotta di vita, a seguito di un sinodo farsa “sulla Famiglia” nel quale fu intimamente coinvolto niente meno che il co-cospiratore walter Kasper, la cui nozione eretica di “misericordia”, Francesco ha iniziato a promuovere immediatamente dopo la sua elezione, e il co-cospiratore Danneels, protettore modernista di un prete-stupratore e strenuo sostenitore del “matrimonio gay”.
E adesso la bimillenaria disciplina eucaristica della Chiesa, integralmente legata al suo insegnamento infallibile sull'Eucaristia e l'indissolubilità del matrimonio, si trova divisa lungo le linee di faglia che Bergoglio ha creato.
Non meno del Presidente del Pontificio Consiglio per l'Interpretazione dei Testi Legislativi, il cardinale Francesco Coccopalmerio, il cui nome ha una assonanza preoccupante con il nome di alcuni uccelli, il quale ha appena dato un'intervista al noto vaticanista Edward Pentin in cui annuncia la nuova Regola Bergogliana: colui o colei che vive da adultero/a un “secondo matrimonio” può essere assolto/a e ammesso/a alla Santa Comunione, pur continuando a impegnarsi in rapporti sessuali adulteri, basta che dichiari al suo confessore qualcosa come “io voglio cambiare, ma so che non sono capace di cambiare, ma voglio cambiare.”
Questo per quanto riguarda l'insegnamento immutabile della Chiesa, che insegna che l'assoluzione richiede un “fermo proposito di ammenda”, che anche il Catechismo insegnato dai Papi che Francesco ha dichiarato santi, descrive come “...dolore e repulsione per i peccati commessi, e il fermo proposito di non peccare più in futuro”.
Bergoglio preserverà niente di tutto questo “spietato rigorismo”?
Come spiega Coccopalmerio:
“Se ci si aspetta che qualcuno cambi il proprio stile di vita, si corre il rischio di non assolvere più nessuno.”
Ma ci si potrebbe chiedere: come fa' un confessore a sapere se il penitente, che invoca la regola Bergogliana e afferma: “Voglio per cambiare, ma non posso”, è sincero e, quindi, deve essere assolto anche se si capisce che egli continuerà a commettere lo stesso peccato?
Non c'è da preoccuparsi, continua Coccopalmerio:
“Bisogna prestare attenzione a ciò che dice il penitente. Se si sa - si può dire che si è fuorviante Si può dire.! In realtà, si può!”
C'è bisogno di dire che questa regola Bergogliana flirta con l'eresia di Lutero, sancita dal Concilio di Trento come anatema, per cui è impossibile osservare i comandamenti, anche se si è in stato di grazia?
Poi di nuovo, la differenza tra la teologia di Bergoglio e quella luterana sembra essere infinitamente ridotta, il che spiega forse il viaggio di Bergoglio in Svezia per rendere omaggio “all'eredità” lasciataci la dall'arci-eretico.
Il 24 febbraio corrente, durante un'altra omelia vagante a Casa Santa Marta, Bergoglio ha predicato ancora una volta che la strenua difesa della legge morale riguardante il matrimonio è mera casistica degna dei farisei. Nel Vangelo secondo Bergoglio, Gesù non ha detto ai farisei che il divorzio è illegale: “Gesù non dice se sia lecito o non è lecito; Egli non entra nel loro logica casistica .... La casistica è ipocrita. Si tratta di un pensiero ipocrita. “Si, si può; No, non si può.”
Papa Bergoglio sembra aver trascurato gli stessi passi del Vangelo che ha sempre ignorando durante gli ultimi quattro anni:
“Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”.
Così sembrerebbe che anche Gesù abbia ceduto alla “logica casistica” dei farisei, secondo l'ermeneutica Bergogliana. Così ha fatto Dio Padre quando dichiarò: “Non commettere adulterio”, così come non “fare” varie altre cose elencate in quelli che un tempo erano conosciuti come i Dieci Comandamenti, ma che oggi sono stati ridefiniti da Bergoglio in Amoris Laetitia - come i Dieci ideali obiettivi o le dieci regole generali. (AL 300-305)
Questo pontificato è diventato una tale presa in giro da suscitare oggi l'opposizione aperta all'interno della parte cattolica più fedele, la quale finalmente si sta rendendo conto dell'allarme di cui i “tradizionalisti radicali” sono stati cassa di risonanza per decenni.
In un pezzo intitolato semplicemente “Questo Disastroso Papato” ,Phil Lawler racconta come “qualcosa è scattato” in lui quando ha letto l'affermazione di Bergoglio che Gesù non ha detto: “non si può” ai farisei per quanto riguarda il divorzio. Egli dichiara:
“Non riesco più a far finta che Papa Francesco stia semplicemente offrendo una nuova interpretazione della dottrina cattolica. No; è più di questo. Egli è impegnato in uno sforzo deliberato per cambiare ciò che la Chiesa insegna.”
Il pontificato di Bergoglio, conclude, “...è diventato un pericolo per la fede”. Ma Bergoglio ha idee molto più in pericolose in mente che si precipita a realizzare nel suo megalomane “sogno” di trasformare tutto, in modo che i dogmi della Chiesa, i rituali, i tempi e gli orari, il linguaggio e le strutture debbano essere opportunamente incanalate per l'evangelizzazione del mondo di oggi, piuttosto che per la sua autoconservazione.
Niente per lui è più banale dell'autoconservazione di Dio nella Chiesa, del resto, non è consentito di interferire con l'apoteosi del Bergoglianismo. Così ci sono voci (sulla base di fughe di notizie da Casa Santa Marta, che riteniamo essere sicure) di un nuovo incarico utile che il demolitore Bergoglio ha in programma di approvare prima di cadere:
Una sorta di non-ordinato “Diaconato femminile”; un Novus-Novus Ordo, in fase di realizzazione tramite una commissione segreta, che permetterebbe una forma di inter-comunione con i protestanti, la trasformazione delle parrocchie cattoliche in “comunità ecumeniche” amministrate non solo dai sacerdoti, ma anche da pastori protestanti sulla teoria che i loro ministeri possiedono validità “parziale”, come suggerisce Coccopalmerio al termine del suo colloquio con Pentin.
Come un treno in corsa su una curva stretta, il Bergoglio Express è deraglito dai binari. Ora, anche un significativo numero dei cardinali che hanno fatto l'errore di votare per lui nel Conclave del 2013 può vedere le ruote all'aria del treno. Con l'opposizione e anche la presa in giro di Bergoglio in costante aumento in tutto il mondo
Antonio Socci in “Libero”, citando la storia di una indagine del nuovo presidente Trump sul PROGETTO AMERICANO dell'amministrazione Obama, in base a documenti forniti da Wikileaks, rivela che:
“Una gran parte dei cardinali che hanno votato per lui è molto preoccupata e la curia. . . che ha organizzato la sua elezione e lo ha accompagnato fino ad oggi, senza mai prendere le distanze da lui, sta coltivando l'idea di una “moral suasion” per convincerlo ad andare in pensione ...”
Socci osserva che:
“Quattro anni dopo la rinuncia di Benedetto XVI e l'arrivo di Bergoglio sulla scena, la situazione della chiesa cattolica è diventata esplosiva, forse davvero sull'orlo di uno scisma, che potrebbe essere ancora più disastroso di quello di Lutero, che è oggi in fase di riabilitazione da parte della chiesa di Bergoglio ... I cardinali sono preoccupati di come la chiesa potrebbe essere frantumata come istituzione. Ci sono molti modi indiretti in cui la pressione [a dimettersi] potrebbe essere esercitata. Questo non potrà accadere in tempi molto stretti. Bergoglio si aggrapperà al potere fino al suo ultimo respiro.”
Come un insider del Vaticano (che preferisce mantenere l'anonimato) ha confidato tempo fa:
“Un buon numero di cardinali che ha votato per Bergoglio nel 2013 stanno oggi rimpiangendo la loro decisione, ma non credo che sia plausibile che i membri della Gerarchia possano fare pressione sul Papa affinché si dimetta. Chi lo conosce sa che questo sarebbe inutile. [Egli] ha una vena molto autoritaria. Egli non si dimetterà fino a quando non ha completato le sue riforme rivoluzionarie, che stanno causando enormi danni.”
Ma vi è uno sviluppo di buon auspicio in tutto questo: il riconoscimento che è in atto la “sindrome” di Bergoglio e che, citando le parole di Lawler, il suo pontificato “rischia di diventare un pericolo per la fede”, è ormai consolidato nel mainstream cattolica. L'istintiva difesa neo-cattolica di ogni parola e azione del Papa (per timore che la critica tradizionalista all'innovazione post-conciliare della Chiesa sia in qualche modo confermata) non è più così avvertita, esclusi pochi irriducibili spudorati. L'onestà intellettuale sta rifiorendo ovunque da quando Papa Bergoglio continua a strofinare il volto della Chiesa nella brutta realtà di ciò che la rivoluzione post-conciliare è stata fin dal suo inizio: Molto semplicemente, la fine del cattolicesimo, ...solo se ciò fosse possibile.
Negli ultimi quattro anni, Bergoglio ha lavorato per colmare il divario tra il concetto e la realtà in queste fasi finali della rivoluzione. Ma la sua astuzia di un finto magistero, della strizzatina d'occhio, il cenno del capo, l'uno e il due, l'impiego di subalterni per interpretare cosa sta pensando mentre mantiene la pretesa di una più sottile negazione plausibile, è stata esposta per quello che è: un abuso fraudolento dell'autorità papale. Adesso tutti sono consapevoli di questo.
La domanda è: Che cosa dobbiamo fare?
Quando le tendenze storiche raggiungono un tale culmine, ciò che gli storici chiamano “climaterio”, esse provocano grandi cambiamenti. Ma la Chiesa non è una mera istituzione umana, guidata unicamente da movimenti umani. La reazione in questo caso si verificherà effettivamente sul piano umano in forma di crescente resistenza alla follia di Bergoglio.
L'elemento infinitamente maggiore della reazione, tuttavia, verrà dall'alto, dato che il cielo stesso interviene quando tutto sembra perduto. Quindi, la Madonna del Buon Successo ci assicura:
“Per verificare la vostra fede e l'affidamento dei giusti, ci saranno occasioni in cui tutto vi sembrerà perso e paralizzato per sempre.
Questo, invece, sarà l'inizio felice di una restaurazione completa”.
Questo, invece, sarà l'inizio felice di una restaurazione completa”.
NOTA IMPORTANTE:
Questo, dunque, sarà l'inizio felice del restauro completo. In questo anno del centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima, abbiamo buoni motivi per sperare che il nostro soccorso celeste sia a portata di mano, anche se il Trionfo di Cuore Immacolato può verificarsi in mezzo alle rovine della Chiesa visibile e del suo corpo mistico istituzionale. Ma dopo tutto, che cosa sono questi travagli in vista della felicità eterna alla quale siamo tutti destinati se solo persevereremo nella nostra fede fino alla fine?
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.