Ascoltare Bruno Cornacchiola in un video registrato, come mi è capitato qualche settimana fa, scuote davvero la coscienza. Siamo nel mese di novembre del 1987 e il veggente delle Tre Fontane si rivolge ai suoi cari Arditi – così chiamava i membri dell’associazione S.A.C.R.I., da lui fondata – con una catechesi intitolata Natale senza vocazioni o vocazioni senza Natale?
Dice Cornacchiola: “Il titolo mi è venuto alla mente (la Vergine della Rivelazione è sempre presente; se non fosse così io non sarei capace di non fare niente di ciò che faccio!), ma io ho pianto nel meditarlo”. Aggiunge: “Perché se è un ‘Natale senza vocazioni’, vuol dire che siamo finiti e Dio si è allontanato da noi! Non avere vocazioni significa non più Misericordia, ma maledizione e castigo e se è un’ondata di ‘vocazioni senza Natale’, allora la maledizione è completa, perché abbiamo vocazioni, ma atee o agnostiche, che corrono in ogni dove per superstizione, che s’interessano di tutto meno che di arginare, con la Dottrina della Verità, il male dilagante e non mettono la Lampada della Verità della Salvezza sopra il moggio, perché tutti la vedano e l’accettino col buon esempio di pratica delle virtù (Mt 5 – 14,16)”.
Cornacchiola guarda al mondo di trent’anni fa, che già conteneva i prodromi di quel male dilagante che ora viviamo. Rivela, come primo punto, un vero calo di moralità: “quante spudoratezze”, afferma, “si fanno con il permissivismo (la legge c’è, ma… nei codici!) dei cosiddetti ‘porno’! Non voglio, qui, ‘cicciolinizzare’, perché ormai siamo un po’ tutti ‘cicciolinizzati’ al ‘porno’ (Ilona Staller, Cicciolina, qualche mese prima era stata eletta in Parlamento nelle liste del Partito Radicale, n.d.r.)”. Si chiede: “(…) Tra noi cristiani cattolici (non voglio parlare d’altri cristiani non cristiani), c’è ancora un pizzico di pudore e di sensibilità morale?”.
Accanto al calo di moralità, Cornacchiola sottolinea un calo di anime generose di virtù: “Anzi – afferma – troviamo chi parla contro le virtù, chi si ribella, anche se ha promesso di vivere i consigli virtuosi che il Signore Gesù ha donato per una vita di santità e di perfezione (…). Non tutti saranno così, ammettiamolo pure; ma ormai andiamo verso la maggioranza, come dice bene e si lamenta il profeta: ‘Non c’è più nessuno che cerchi Dio…’ (Sal. 13 – 1,3)”.
Andiamo verso la maggioranza di anime che non praticano la virtù. Oggi, la maggioranza si è realizzata. Si è proceduto lentamente, ma inesorabilmente, tappa dopo tappa, come soggiogati dal progetto di origine diabolica. “Si educa nelle scuole”, sostiene Cornacchiola, “o in altri luoghi non ben precisati, a piangere per la vivisezione o l’uccisione per disgrazia – non per cattivo o falso divertimento – di un gatto o di un cane, di un piccione, di uccellini o di altri animali; si fanno dimostrazioni, con slogan incartellati; si soffre perché soffrono gli animali o le piante…: ma per i bambini uccisi negli aborti legalizzati e poi inceneriti negli inceneritori di Cecina (alle porte di Roma) o per la vendita e la compera di bambini affittati, che devono fare da cavia o da fornitura come pezzi di ricambio, per tutte queste anime, nessuna pietà o commozione. Di fronte a questo scempio d’innocenti, a questo assassinio, tutti tacciono: non si costituiscono associazioni, e anche se qualcuna c’è, è un ‘reagire’ non ascoltato che difende la vita e la morale. Si fa finta di non vedere, di non sentire perché non fa storia, non c’è pubblicità per il voto o altro interesse o è un’antiproducente mossa politica…; un animale, invece, o una pianta… beh, questi fanno pubblicità e accumulano molti voti (dei gonzi!), come si è fatto da certa radica di paraventi…! Preghiamo perché un giorno arrivino anche per loro il pentimento e la conversione; il Signore e la Vergine ci ascoltino e tocchino le loro coscienze e i loro cuori per capire quanto male si fa alle anime!”.
Dio ha inteso dare a Cornacchiola tanti privilegi, a cominciare da quello sublime di poter vedere e ascoltare, per moltissimi anni, la Vergine della Rivelazione, facendolo divenire un grande Suo testimone. Tra i privilegi minori, quello di non aver dovuto leggere la Laudato Sì. Anche a chi ha firmato quest’enciclica, Dio darà tutto il tempo necessario – se lo vorrà – per ravvedersi e comprendere, come dice il veggente, quanto male si può fare alle anime.
E’ sempre Cornacchiola che parla: “C’è un calo delle nascite ed un aumento di vecchi, malati e bisognosi, che sono abbandonati e, mancando d’amore da parte dei familiari, vengono parcheggiati in garage d’ospedali o cliniche private come se fossero macchine! Per il cane e il gatto od altro animale si fa del tutto perché non manchino loro compagnia e cure; anzi, spesso si rinuncia, per le bestie – bestialmente! – a lasciare casa; ma coloro che dobbiamo amare ed accudire li gettiamo come fossero di troppo o non desiderabili, in quanto ora sono inutili e non efficienti!”.
E’ una fotografia drammatica dell’Italia di allora, che ha ancora altri elementi su cui riflettere: “Il calo dei veri Matrimoni è notevole”, afferma Cornacchiola. Allora, ancora non erano stati varate le leggi sul divorzio breve e sulle unioni tra le persone dello stesso sesso. “Il Matrimonio-Sacramento”, sostiene il veggente, “viene da molti – e sono tanti – rigettato, come il rigetto ai pezzi di ricambio umano (o trapianti); e la malizia ‘ciccioliniana’ prende piede anche in questo campo sessuale, e il peccato è in aumento, e la vita vera dello spirito diminuisce per impudicizia o per ignoranza crassa; e aumentano dolori e sofferenze! Quanti di noi hanno capito, nella sofferenza, di offrire? Abbiamo lamentato ciò che è male ed esaltato ciò che è bene, ma senza specificare o presentare quale bene fare per praticare le virtù (Mt 13, 24-27); e la parte del versetto 28 dice: ‘Un uomo nemico ha fatto questo!’”.
Il quadro descritto è drammatico ed ancora non tiene conto del dramma più intenso che il veggente vuole trasmettere ai suoi Arditi: “Il calo più triste che colpisce ogni retto sentimento di Giustizia è il calo delle Vocazioni; e, se ve ne sono, esse hanno un calo della spiritualità e del senso giusto della vocazione, tanto nel senso sacerdotale (1 Tm 3 – 8,13), tanto nella Vita Religiosa (Rm 12-5,8); 1 Cor 12-4) e Cristiana (1 Ts 4-1,6; Es 1-4). (…). Quanta miseria spirituale, quanta indifferenza nella Via della Fede! C’è molta infedeltà; e riguardo alla Religione c’è molta irreligiosità. E’ il male che aumenta, è il male che si organizza, come disse la Vergine della Rivelazione il 12 aprile 1947”.
Il male, è certo, in questi decenni si è organizzato sempre più. Ha disintegrato i blandi ostacoli che ha incontrato e spesso al male sono stati stesi tappeti confortevoli. Non si è badato a fortificare le coscienze nel bene e i lupi hanno preso il sopravvento. Nessuna delle ideologie anti-umane che si sono contrapposte a Dio, avrebbe potuto prendere il sopravvento sul bene, se la Chiesa Cattolica, nel corso di questi decenni, avesse compreso e vissuto lo scontro in atto, che è quello tra la Donna e il Serpente. Il Messaggio di Fatima, che è strettamente legato a quello delle Tre Fontane, non è divenuto vita vissuta per i credenti in Cristo, perché c’è chi non l’ha proclamato e non proclamandolo, non richiamandosi costantemente ad esso, non l’ha fatto vivere nelle vite reali dei fedeli. Non sono bastate quelle anime coraggiose, quei testimoni della fede, quei giusti che, come Cornacchiola, avevano profetizzato: “Non dobbiamo minimamente trasgredire il comando di Gesù di amarci gli uni gli altri, ma non dobbiamo dimenticare che non dobbiamo far entrare nel Suo Ovile, dove Lui è il Buon Pastore, i lupi famelici! Amore sì, ma imitare il male, questo no; ecco il nostro lavoro da ‘cani da guardia’: badare che le pecore non escano dall’Ovile e vigilare che i lupi non entrino nell’Ovile”. Lo sviluppo e l’esito di quello scontro incombono, nei tempi che Dio ha già deciso ed ora i giusti hanno una sola strada da praticare: farsi trovare pronti, preparando il terreno al trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
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