Pezzo Grosso ci ha scritto, e ci ha chiesto una risposta:
“Caro Tosatti, molti, nel mondo cattolico, sono sorpresi e costernati nel veder l’aggressiva campagna elettorale della Bonino, che mi ricorda da molti punti di vista quella, ben più “global”, di Hillary Clinton alle presidenziali Usa dell’anno passato. Qualcuno si sorprende che la campagna dell’Emma Bonino sia a volte supportata da preti (vedi il link allegato). Vorrei fare una osservazione. Emma Bonino era politicamente finita, ignorata persino nel mondo del partito radicale dopo la morte di Pannella. Chi la fa risorgere con un “assist” imprevedibile è stato proprio il Papa Bergoglio, indicandola come personalità di riferimento. Come quindi meravigliarsi se qualche prete ne facilita la campagna elettorale?..Lei Tosatti che ne pensa?
Pezzo Grosso”.
Caro Pezzo Grosso, ne penso tutto il male possibile. Ricordo che la più grande testimonial dell’aborto in Italia è stata invitata a parlare in Chiesa nel nord qualche mese fa, in una chiesa. Una persona che ha contribuito largamente all’uccisione legale di vari milioni di bambini e bambine (ma quelle non contano come femminicidio, nella strana contabilità disturbata di qualcuno). Ricordo anche bene che la straordinaria lode elargita a Emma Bonino dal Pontefice, che voglio attribuire a cattivi consigli e scarsa conoscenza della realtà fattuale; ma sappiamo che Buenos Aires è tanto tanto lontana dall’Italia. Ora, a quel che capisco dal bell’articolo pubblicato su la Nuova Bussola Quotidiana, l’Ipogeo della Basilica in cui ieri si è svolto l’incontro è gestito da un’associazione autonoma, non collegata alla Chiesa, la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio. Una costruzione recente, che data dagli anni ’20, sul modello di San Pietro. E che è geograficamente vicina al luogo che ricorda il patrono della città, San Gennaro. Quindi, tecnicamente, la chiesa non c’entrerebbe. Ma spero, e probabilmente non lo saprò mai, spero che il rettore della basilica abbia fatto presente l’inopportunità di tenere una manifestazione elettorale sotto la navata principale della Chiesa, anche se come abbiamo visto di chiesa non si trattava; che l’inopportunità era rafforzata dalla figura della protagonista, elogi papalini a parte (papa Bergoglio può forse non sapere chi è stata Emma Bonino, e chi è adesso, una sodale di Soros in tutte le politiche abortiste e neo-malthusiane del pianeta); spero che il rettore della basilica abbia informato della situazione, diciamo così, spinosetta il cardinale arcivescovo di Napoli; e che il cardinale arcivescovo di Napoli abbia interposto i suoi buoni dialoganti uffici per evitare quello che per molti cattolici napoletani è stato un corto circuito o un pugno nell’occhio, a vostra scelta. Una abortista conclamata e impenitente che parla, per conquistare voti a quelle che saranno le sue politiche dello stesso genere di prima, sotto una piccola San Pietro, all’ombra di San Gennaro e sotto una basilica….Quali simboli melliflui in più vogliamo? Spero; e come si sa, chi vive sperando muore cantando. Mi schiarisco l’ugola.
BONINO SOTTO LA BASILICA. PEZZO GROSSO METTE IN GUARDIA DAI FALSI PROFETI. MEMENTO: LA BESTEMMIA DI EMMA DAVANTI A CAPEZZONE.
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, forse ieri avete letto l’intervento di Pezzo Grosso, che ci interpellava direttamente sul comizio di Emma Bonino sotto la Basilica dell’Incoronata a Napoli, Capodimonte. Se non l’avete letto, potete farlo ora qui. Il nostro interlocutore però si è sentito sollecitato dalla risposta, e ha voluto aggiungere alcune considerazioni. Eccole.
Gentile dottor Tosatti, grazie per la risposta che condivido in toto. Vorrei però condividere con i suoi lettori una considerazione appena fatta con un teologo: <L’Evangelista Matteo (Mt , 7-15) riporta questa frase di Gesù “guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci”. Questi falsi profeti invece di illuminare confondono, invece di rafforzare la fede creano dubbi. Come il riformatore Lutero predicano dottrine erronee e provocano separazioni all’interno della Chiesa, accusando chi li contrasta di volere “dividere”! La cattiva dottrina si presenta sotto le sembianze della misericordia, della carità, del dialogo, della giustificazione…Ma Cristo spiegò che “chi rimane in me e io in lui fa molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla (Giov. 18-5)”.
San Pio X nell’Enciclica Haerent Animo del 1908, parlando delle responsabilità di chi esercita il ministero apostolico, spiega il rischio che provocano quei pastori che “..non abituati a parlar con Dio, quando parlano di Dio agli uomini o danno consigli sulla vita cristiana, son privi di ispirazione divina, perché (in loro) la parola di Dio è quasi morta…” .Così danno consigli privi di contenuto soprannaturale , frutto di interpretazioni soggettive, frutto dei loro difetti, di una cattiva formazione dottrinale, persino manipolata per giustificare i propri disordini.
Leone XIII (Immortale Dei) scriveva che “senza religioni è impossibile che i costumi di uno Stato siano buoni”. Bene, perché ho voluto replicare con queste osservazioni? Perché il laicismo radicale delle varie bonino aggredisce da sempre la Chiesa per corrompere le leggi e produrre liceità di divorzio, liceità di aborto, liceità di droga libera. Ma mai la Chiesa aveva fino ad oggi esaltato le figure di questi profeti (come la Bonino), permettendole persino sotto elezioni di avere un viatico per realizzare la sua voluta secolarizzazione che disprezza la fede e la morale. Così il “buon pastore” pensa di salvare chi lo ascolta?
PezzoGrosso>.
Più che girare la domanda a chi di dovere, non possiamo fare. Speriamo che in qualche modo ci sia una risposta…Intanto, grazie alla cortesia di un collega, vi offriamo una bestemmia d’antan della “grande italiana”.
MARCO TOSATTI
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