Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
LE NUOVE DIRETTIVE UNESCO PER CORROMPERE I BAMBINI
L’UNESCO (che è l’agenzia “culturale””
dell’ONU) ha appena pubblicato le direttive globali per i nuovi standard
di educazione sessuale da impartire in tutte le scuole ed asili
infantili dell’Occidente. Firmata dalla direttrice generale dell’UNESCO,
l’ebrea francese Audrey Azoulay, che è stata ministra della “cultura”
per Hollande, che l’ha piazzata all’ONU prima della caduta.
Fra le cose curiose del testo, c’è che la direttive della “nuova
educazione sessuale” , l’UNESCO dice che s’inserisce nel programma
politico dell’ONU per il 2030 sullo “Sviluppo Sostenibile” (sic). http://unesdoc.unesco.org/images/0026/002607/260770e.pdf
L’Unesco prescrive le conoscenze e gli atteggiamenti da inculcare nei
giovani secondo ogni classe di età. Si martella sull’esigenza di
informare sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate
(contraccezione ovunque, l’aborto “laddove è legale”: ecco lo sviluppo
sostenibile) e sui “diritti alla salute riproduttiva”; ma non meno
martellante è l’insistenza sulla ‘uguaglianza di genere’ e la promozione
dell’ideologia di genere. Con particolare cura per l’insegnamento
gender ai bambini tra i cinque e gli otto anni.
In 139 pagine scritte in perfetta neolingua della dittatura LGBT,
l’UNESCO sottolinea con forza il “rispetto” per l’orientamento sessuale,
il “rifiuto degli stereotipi”, il “diritto” degli scolari di godere dei
piaceri della carne, naturalmente condito con gran pedagogia “della
responsabilità” da non confondere in alcun modo con la moralità
tradizionale. Difatti afferma come cosa fatta che la responsabilità
dell’educazione sessuale dei figli va sottratta alla famiglia e ai
genitori, e deve essere data allo Stato (che veglia su tutti noi ché non
insegniamo ai bambini gli “stereotipi” che mancano di rispetto ai
sodomiti). L’educazione alla castità non viene evocata se non per
condannarla come malsana, e contraria allo sviluppo sostenibile. Ai
bambini viene insegnato a mettere in discussione e persino a rigettare i
valori e le convinzioni dei loro genitori sul sesso e sul matrimonio, i
bambini devono al più presto “riconoscere” che i loro “valori” possono
essere “diversi” dai loro genitori. Audrey Azoulay, ebrea francese.
Il programma pedagogico che l’UNESCO vuole estendere ai bambini del
pianeta intero attraverso le sue “linee-guida tecniche” prevede che fin
dalla scuola primaria (dai 5 agli 8 anni) gli scolari imparino
dall’insegnante l’omosessualità nel quadro di una sessualità
sostenibile. Dai 9 ai 12, ai ragazzini e ragazzine viene insegnato come
individuare i segnali della gravidanza. Dai 9 anni gli scolari imparano
le modalità del piacere maschile e femminile. La masturbazione viene
raccomandata purché, stranamente, “in privato”: forse per scongiurare
che adulti particolarmente sensibili a queste direttive vengano colti in
flagrante pedofilia, insegnando in classe come “toccarsi”? Forse si
suggeriscono ripetizioni private in casa? Fuori dagli occhi indiscreti?
Secondo il nostro ministero e governo, come noto, la “teoria del
gender” non esiste, e non viene insegnata nelle scuole, si tratta di una
allucinazione di genitori complottisti, gli stessi che credono che 12
vaccini siano dannosi, e che esistono le scie chimiche. Infatti è vero:
ecco l’UNESCO prescrivere che i bambini a 5 anni imparino a “definire il
genere e il sesso biologico e descrivere la loro differenza”, e vengono
invitati a “riflettere sul proprio sentimento di appartenenza a un
genere”. Una nozione di cui ciascuno capisce la necessità per preparare i
piccini alla dura realtà della vita che li attende nel mondo
globalizzato come disoccupati sostituiti da robot e “immigrati”; infatti
la “riflessione” sul proprio “sentimento gender” è il preludio
necessario per il corso ulteriore: a 9 anni, si chiederà agli scolari di
“saper spiegare come l’identità di genere di una persona può non
corrispondere al sesso biologico” – e soprattutto a “dimostrare rispetto
per l’identità di genere altrui”; dai 5 anni va inculcato il rispetto
per le famiglie “diverse”; dai 12, i bambini devono essere già edotti
sul fatto che i rapporti omosessuali sono “piacevoli” e non portano
affatto infezioni; l’uso del condom sarà insegnato approfonditamente.
Le conoscenze dei bambini in materie omosex devono essere
sistematicamente valutate e tracciate (forse come preludio
all’espulsione dalle scuole, come per i non-vaccinati; forse per
identificare i renitenti da sottoporre a “corsi di recupero”). Ma non
solo i bambini: anche gli insegnanti dovranno essere sottoposti ad un
rigoroso programma di indottrinamento, e se occorre di rieducazione, in
modo che apprendano a trasmettere le opinioni e i valori richiesti
dall’ONU . “Questa formazione può essere inclusa come parte del
curriculum degli istituti di formazione degli insegnanti (pre-servizio) o
come formazione degli insegnanti in servizio”, spiega il documento
dell’UNESCO: è facile capire che questo è un progetto di “selezione” di
insegnanti omogenei all’ideologia LGBT e “sbarramento”, quando non
licenziamento, di insegnanti non convinti dei “valori ONU”: una
intimidazione e discriminazione odiosa basata sulle idee e la morale dei
docenti. Possono essere bloccati nella carriera e perdere lo stipendio
se non si adeguano alla nuova morale “libertaria”, così come i medici di
base possono essere espulsi dal sistema sanitario se si oppongono alle
12 vaccinazioni.
IL NUOVO “JUS SODOMITICUM”
Del resto il recentemente nominato alto responsabile delle Nazioni
Unite, il thailandese Vitit Muntarbhorn, che è un avvocato “dei diritti”
e attivista omosessuale, ha apertamente dichiarato che la libertà
religiosa è “secondaria” in confronto alla libertà LGBT; le scuole
cattoliche o protestanti “devono” indottrinare sui benefici
dell’omosessualità, e fin dalle più tenera età: “Quanto prima, tanto
meglio”. https://www.thenewamerican.com/culture/faith-and-morals/item/25742-un-pushing-homosexuality-gender-confusion-on-children
E’ la dittatura mondiale dei pederasti, che si attua in un nuovo jus sodomiticum
obbligatorio, e contrario al diritto naturale. Non a caso la Cassazione
ha tolto la faiglia ad una coppia di Casale Monferrato e l’ha resa
adottabile, perché la mamma a57 è “troppo vecchia” e incapace (si noti
la neolingua: “di comprendere quali siano i bisogni emotivo affettivi e
pratici” della bimba, mentre Niki Vendola, che è diventato “mammo”
sodomitico per acquisto di bambino altrui, a 58 anni, non è troppo
vecchio e non viene perseguito dalla stessa Cassazione, anzi. Un tipico
esempio di “diritto diseguale”, favorevole ai viziosi ricchi e potenti e
ostile ai poveri normali. Cosa ci vuole per riconoscere il nuovo
totalitarismo? lui 58, ma ha più dirittilei 57 anni, le hanno tolto la figlia.
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