ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 9 agosto 2018

Venghino siòri venghino, che noi ce ne andiamo!

Ecco i fondi per i migranti – un miliardo va alla Chiesa

Il resto su Il Messaggero

Il Vaticano ospita 20mila immigrati a spese dei contribuenti: la popolarità di Papa Francesco in netto calo

La fiducia verso Bergoglio è in calo rispetto al momento della sua elezione. L’ allontanamento dei giovani dalla Chiesa è da cercare in alcune scelte sull’immigrazione e nella mancata annunciata pulizia interna.
I dati del rapporto Caritas 2017 sulla Protezione internazionale in Italia parlano chiaro: il 17% dei richiedenti accolti in Italia sono ospiti della Cei, 23mila stranieri, accolti nelle strutture religiose vengono pagati dai contribuenti, poco meno di 5mila vivono grazie a fondi ecclesiastici o donazionicome l’8 per mille.
Il 79% dei migranti vengono generosamente accolti dalla Chiesa usando soldi non suoi, gli oramai celeberrimi 35 euro al giorno. Le prediche per la solidarietà racchiudono un indecente inganno.
La cifra in gioco è sostanziosa: 150 milioni di euro all’anno. L’ente della Cei compare come aggiudicatario in almeno 26 diverse prefetture attraverso le sue diramazioni locali o le fondazioni controllate, per un importo complessivo di ben oltre i 30 milioni di euro l’anno.
La Chiesa accolga gratis i migranti”, ha osservato più volte Matteo Salvini invitando i vescovi ad ospitare non pesando sui contribuenti. Un sommario calcolo fa comprendere quanto incassi la Vaticano Spa dall’accoglienza dei clandestini: 35x22000x365= 293.825.000. I profughi privi di rimborsi vivono con i soldi dell’8 per mille. Tutto direttamente finanziato dagli italiani.
Nel Vademecum sull’accoglienza della Cei si evince che se l’attività suddetta si svolge con caratteristiche che ai sensi della normativa vigente sono considerate commerciali occorre applicare il regime generale previsto per tali forme di attività. La chiesa ha incassato oltre mezzo miliardo di euro dai contribuenti italiani per gestire il traffico di esseri umani. 


La popolarità del Papa: uno strano sondaggio di Repubblica. La tesi più clamorosa, le ragioni …


00:57

Per un cattolico è sempre un buon segnale quando cala la popolarità di un Papa: significa che quel Pontefice guida la barca di Pietro dove al mondo non piace.
Ma che a dirlo sia il quotidiano che più avversa la fede cattolica fa sorgere qualche sospetto… vediamo perchè.

Innanzi tutto per chi ha fatto quel sondaggio: “Demos”, società – guarda caso – partner proprio di Repubblica e Gazzettino… come a dire che i laicisti se la cantano e se la suonano da soli.

Secondo. Per il metodo, che NON viene esplicitato: e quando non si dichiara qual è il campione, né come è stata svolta l’indagine, si tratta di una cosa sola: fake news, ovvero notizie costruite a scopo politico.

Terzo. I risultati, che contraddicono niente meno che i dati Istat sull’8 per 1000, secondo i quali solo il 24,84% degli italiani destina ll’8×1000 alla Chiesa Cattolica. Mentre (per Repubblica) Papa Francesco godrebbe dell’83% di “popolarità” (ma che vuol dire “popolarità”?!?).
La popolarità di Papa Francesco (secondo Repubblica) sarebbe superiore a quella di San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, un dato che non solo contraddice quelli dell’8×1000, ma che viene smentito sia dai dati delle Udienze del mercoledì diramati dal vaticano stesso che dal semplice accostare delle fotografie di Piazza San Pietro all’Angelus domenicale.
Anticipiamo qui i dati più sotto riportati: durante il Pontificato di San Govanni Paolo, nel 2005, l’8×1000 ha sfiorato il 90% dei firmatari. Oggi siamo al 79%.

Infine: la tesi più clamorosa, le ragioni della disaffezione. Che sarebbero da ricercare nel… favore verso i migranti! Quindi (sempre secondo Repubblica) il calo di popolarità (che è evidente, qualunque cosa si intenda con “popolarità”) di Papa Francesco sarebbe colpa di… Matteo Salvini! Delirante.
Leggete cosa scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante del 2015: «… difendere il diritto di ciascuno a vivere con dignità, anzitutto esercitando il diritto a non emigrare […] è necessario scongiurare, possibilmente già sul nascere, le fughe dei profughi e gli esodi dettati dalla povertà, dalla violenza e dalle persecuzioni».

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No, a nostro avviso la verità è un’altra e consiste in due aspetti: innanzi tutto, il fatto che non si capisce mai cosa il Papa voglia dire (per meglio dire: ciò che dice Papa Francesco non è sempre univocamente interpretabile), che un giorno sembra contraddire quello che ha detto il giorno prima.
Cosa che provoca laceranti litigi tra i fedeli e “costringe” a cercare risposte nel Magistero precedente: regola che esiste da sempre, ma che richiede tempo e fatica.
Si pensi non solo ai migranti, ma ai rapporti sessuali fuori dal matrimonio, alle relazioni contro natura o, di recente, alla incomprensibile modifica in tema di pena di morte.

L’altro aspetto inerisce il modo di porsi, quell’ostentazione davanti ai media di una improbabile povertà, quel cercare di voler sembrare “uno di noi” con mille gesti e particolari. Uno stile forse troppo ostentato, che non è ciò di cui molti cattolici sentono il bisogno per fare la volontà di Dio.
Questi due aspetti hanno una conferma “vicina a ciascuno di noi”, cioè nella nomina di tanti dei nuovi vescovi che insipientemente cercano di imitare il Pontefice (meglio: ciò che i massmedia vogliono far credere del Pontefice) e allontanano così il loro gregge.

Il calo dell’8×1000, invece, non solo è un dato certo, ma è anche un dato bruttissimo perché certifica l’allontanamento dalla fede, ma rende anche la Chiesa più povera (in senso materiale): proprio il risultato voluto da chi vuole distruggerla.
Su questo occorre riflettere, e più sotto si propongono i dati forniti dall’Istat.

Dunque, il trucco di Respubica non ha funzionato: i dati vaticani delle “Udienze del Mercoledì”, Piazza San Pietro quasi vuota e l’8×1000 lo contraddicono.
Così come anche le ragioni del calo della (indefinita) “popolarità” sono radicalmente diverse e più profonde.

totustuus.it
8 agosto 2018, festa di San Domenico
https://gloria.tv/?language=LWuifGHdzSMu3RbWvem4B68Dj

Perché i papi, i vescovi e i sacerdoti di solito loquaci sono così silenziosi ...

Notiziario1 ora fa
TRADUZIONE QUI SOTTO

Perché i papi, i vescovi e i sacerdoti di solito loquaci sono così silenziosi ...

Le accuse di abusi contro il cardinale McCarrick confermano quello che molti hanno sospettato a lungo, Pia de Solenni, la cancelliere della diocesi di Orange ha scritto che , nella contea di Orange County. Citazione, "La Chiesa è stata scomodamente silenziosa su questioni di sessualità, famiglia e matrimonio, perché alcuni nella sua leadership non vivono questi insegnamenti stessi". Bingo!

Sacerdoti erranti

I Vescovi della Costa d'Avorio, Africa occidentale, hanno un problema con i sacerdoti che mandano in Francia per studiare o per aiutare nelle parrocchie perché rifiutano di tornare nelle loro diocesi quando vengono richiamati dai loro vescovi. In una dichiarazione di maggio i vescovi si sono lamentati di questi ecclesiastici erranti. Il fenomeno riguarda in particolare le diocesi isolate. In un caso, sette sacerdoti su trenta sono andati in Europa e non vogliono tornare. Spesso i sacerdoti affermano di non poter tornare in Africa per motivi di salute. Papa Francesco è un forte sostenitore dell'emigrazione di massa dall'Africa.

Soldi dai gay per combattere l'ideologia gay

Barnum è un venditore all'ingrosso francese di bevande che ha consegnato òe forniture per i "Giochi dei Gay" nel mese di giugno. Ma Emmanuel de Préval, il capo di Barnum, ha promesso di donare i guadagni al "Manif pour Tous". Il Manif pour tous è un movimento che sta combattendo lo pseudo-matrimonio gay. "Rappresentava un vero problema morale per noi lavorare per i settari", ha scritto de Préval su Twitter. Un quarto del costo per i giochi gay è stato pagato dallo Stato francese.

Un cattolico orgoglioso

Mateo Kovacic, un giocatore della nazionale di calcio croata che è arrivato secondo nel campionato mondiale di calcio di quest'anno, è orgoglioso di essere cattolico. Kovacic è sposato con una donna che ha incontrato nella sua parrocchia e che a quel tempo cantava nel coro della chiesa. Sotto la maglia della sua squadra, Kovacic indossa una maglia con un'immagine di Cristo. Alla fine delle finali della Coppa del Mondo del 2018, Kovacic è apparso davanti a Vladimir Putin, un cristiano ortodosso, ed Emmanuel Macron, ateo, con uno stendardo parrocchiale sul dorso raffigurante Sant'Antonio di Padova e il Bambino Gesù.

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