ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 2 ottobre 2018

L’uomo scrive diabolicamente storto sulle righe dritte




Non sono bastati cinque anni abbondanti di Bergoglio intronizzato in Vaticano per rendere edotte le anime belle, ma anche un po’ sciocchine, sui suoi fini e sui mezzi che impiega per raggiungerli. Basta che faccia tanto di citare il demonio, il Rosario, il “Sub tuum praesídium” e la preghiera a San Michele Arcangelo, si badi bene in latino, che il cattolico sciocchino ci casca. Ed eccolo lì ai piedi del padrone a spiegare che, non lo si direbbe, ma è proprio vero che Dio scrive dritto sulle righe storte, che questo papa ne avrà anche combinate di grosse, ma quando dice una cosa bella bisogna inginocchiarsi a raccoglierla prima che cada per terra e soprattutto che, come recita il celebre mantra salvifico e rassicurante, il papa è sempre il papa. Tutti contenti, cattoprogr ça va sans dire, ma anche molti cattotrad ça va sans dire pure per loro, che più di tutti gli altri non sanno vivere senza stare legati a tre metri di catena.

A beneficio di quella porzioncina di Popolo-di-Dio ancora ignara della lieta novella per aver colpevolmente trascorso sabato e domenica guardando le partite, bisogna ricordare che, pare, le sorti della chiesa cattolica siano salve perché Papafrancesco ha invitato il Popolo-di-Dio a implorare l’aiuto di San Michele nella difesa contro il demonio.
Tutto questo tramite comunicato della Sala Stampa della Santa Sede. Ma i comunicati bisogna saperli leggere. Quello in questione spiega tutto da se stesso nel seguente passaggio: “La preghiera – ha affermato il Pontefice pochi giorni fa, l’11 settembre, in un’omelia a Santa Marta, citando il primo capitolo del Libro di Giobbe – è l’arma contro il grande accusatore che ‘gira per il mondo cercando come accusare’. Solo la preghiera lo può sconfiggere. I mistici russi e i grandi santi di tutte le tradizioni consigliavano, nei momenti di turbolenza spirituale, di proteggersi sotto il manto della Santa Madre di Dio pronunciando l’invocazione Sub tuum praesídium”.

Cane Selvaggio nota che sono le stesse parole e gli stessi concetti usati da Bergoglio nell’omelia del 3 settembre per mettere in croce monsignor Viganò, il quale ha osato chiamarlo in causa per la copertura dei noti scandali sessuali nella chiesa americana: “Questo passo del Vangelo —  (4, 16-30) — ci fa riflettere sul modo di agire nella vita quotidiana, quando ci sono dei malintesi, delle discussioni. Ma ci fa anche capire come il padre della menzogna, l’accusatore, il diavolo, agisce per distruggere l’unità di una famiglia, di un popolo”. È l’omelia, per intendersi, in cui Bergoglio si mette al posto di Gesù e apostrofa come “cani selvaggi” i suoi accusatori. Epiteto poi edulcorato in “muta selvaggia” nella versione ufficiale del Vaticano.

Cane Selvaggio non può fare a meno di notare che il comunicato della Sala Stampa vaticana porta la stessa data della lettera con cui monsignor Viganò ribadisce in questo modo tutte le sue accuse a Bergoglio, mostrando il metodo e il contenuto con cui il vescovo di Roma attacca i suoi avversari: “Ora, la risposta del papa alla mia testimonianza è stata: ‘Io non dirò una parola!’ Salvo poi, contraddicendo se stesso, paragonare il suo silenzio a quello di Gesù a Nazareth davanti a Pilato e paragonare me al grande accusatore, Satana, che semina scandalo e divisione nella Chiesa, ma senza mai pronunciare il mio nome. Se avesse detto: ‘Viganò ha mentito’ avrebbe contestato la mia credibilità e cercato di accreditare la sua. Così facendo però avrebbe accresciuto la richiesta da parte del popolo di Dio e del mondo dei documenti necessari per determinare chi dei due avesse detto la verità. Egli ha invece posto in essere una sottile calunnia contro di me, calunnia da lui stesso tanto spesso condannata persino con la gravità di un assassinio. Per di più, lo ha fatto ripetutamente, nel contesto della celebrazione del sacramento più sacro, l’Eucaristia, in cui non si corre il rischio di essere contestati come davanti ai giornalisti. Quando ha parlato ai giornalisti, ha chiesto loro di esercitare la loro professione con maturità e di tirare le loro conclusioni. Ma come possono i giornalisti scoprire e conoscere la verità se quelli che sono direttamente implicati si rifiutano di rispondere ad ogni domanda o di rilasciare qualsiasi documento? La non volontà del papa di rispondere alle mie accuse e la sua sordità agli appelli dei fedeli ad essere responsabile non è assolutamente compatibile con la sua richiesta di trasparenza e di essere costruttori di ponti e non di muri”.
Quanto dice monsignor Viganò è tutto terribilmente chiaro, dunque non si poteva lasciare in sua mano una data simbolica come quella del 29 settembre con il richiamo a San Michele Arcangelo. 
Cane Selvaggio non sa se ai cattolici sciocchini tutto questa basti per capire che Rosario e invocazione a Sa Michele sono chiaramente indirizzati contro monsignor Viganò e vengono usati come arma da difesa personale a Bergoglio, invece che per proteggere la chiesa. Insomma, a Cane Selvaggio pare che, in questa occasione, non sia Dio a scrivere diritto sulle righe storte, ma sia l’uomo a scrivere diabolicamente storto sulle righe dritte.
Forse bisognerebbe spiegare al vescovo venuto dalla fine del mondo che i cristiani dalla fede retta non hanno atteso il suo obliquo invito per pregare San Michele Arcangelo perché difenda la chiesa dal demonio. Hanno cominciato a farlo appena sentito quel terrificante “Buonasera” echeggiare Urbi et orbi il 13 marzo 2013.
– di Cane Selvaggio
By Redazione On 1 ottobre 2018 · 20 Comments
https://www.riscossacristiana.it/bergoglio-san-michele-demonio-cane-selvaggio/

BENE QUALCOSA DI CATTOLICO ... MA TUTTO IL RESTO ???



Ieri 1° Ottobre 2018 A.D., un altro inizio del mese del Rosario: grande SCOOP papale!!!
Il papa (putativo) ha invitato i cattolici a pregare il Rosario arricchito (come già fanno in molti) da due potenti preghiere.
Bene! Siamo contenti se Francesco compie un atto buono, atto che rientra nel minimo sindacale dell'incarico pastorale che usualmente è connesso a quello di capo di stato di Città del Vaticano (e che è pure compreso nel minimo sindacale di qualunque prete o, a maggior ragione, vescovo se è di fede cattolica).

Io sono ancora alle prese col sorriso, fra il dolce e il sarcastico, che da ieri pomeriggio proprio non se ne vuole andare dal mio viso! ;-)
Ma come siamo ingenui (mi era venuta un altro attributo ma non è politically correct e l'ho cambiato)! Ma come siamo di memoria corta! Ma quanta poca Fede (e conseguente poco rispetto per Nostro Signore Gesù Cristo) abbiamo! Ma come abbiamo spesso perso anche noi il SENSO DEL RIDICOLO!

Penso alle moltitudini di rane cattoliche nel pentolone, penso alla loro viscerale dipendenza filiale da quello che dice chiunque BIANCOVESTITO (copyright @Diodoro), penso alla loro sincera crisi di astinenza di ammaestramenti cattolici, penso al crescente tormento di quelle rane che vorrebbero continuare a non vedere, non sentire, non annusare, immerse nel loro brodino tiepido (sempre più calduccio ogni giorno che passa ... chissà che cosa vorrà dire: ma sul pentolone c'è scritto "CHIESA" e vicino c'è un papà che ci vuole tanto bene perché è vestito di bianco quindi sicuramente staremo sempre bene qui dentro sotto il suo presidio) ma che sono infastidite da qualche sprazzo di luce che entra da minuscole fessure nelle fette di salame che hanno sugli occhi.

E penso ai titoloni entusiasti che ho visto ieri (oggi non ho ancora controllato) su siti cattolici!
Un mio amico benemerito attivista cattolico di lungo corso (benemerito anche perché prima che venissero dati dal governo bergogliano gli ultimi giri di vite, era riuscito a farmi conoscere mons. Livi, il prof. Fontana, S.E. mons. Negri e altri lucidi e coraggiosi apologeti ancora cattolici) ha fatto la nuova edizione del suo bollettino web (con immaginetta apotropaica di Francesco sorridente sulla testata: prima c'era stata la vista del Cupolone ma da un paio di anni è stato ritenuto opportuno bruciare quel grano di incenso ... non si sa mai ;-) ) e via, subito mailing a tutti:
"APPELLO DI PAPA FRANCESCO A TUTTI I CRISTIANI DEL MONDO: Rosario quotidiano per tutto il mese di ottobre"

Ieri sera, a piacevolissima sorpresa, mi telefona per la prima volta (perché si tratta di un'amicizia preziosa ma recentissima, una "Coincidenza" con la maiuscola) un'amica per chiedermi un consiglio spirituale (a me!?!?!?! A un vecchio somaro - cattolicamente parlando - come me? Mi avessero predetto anni fa che mi sarebbe successo una cosa così mi sarei sbellicato dalle risate. Ma se il Signore vuole mettermi alla prova così, sia fatta la Sua volontà: chissà ... anche i somari a volte sono utili)!

Quell'amica (che è anni luce avanti a me sul cammino della Salvezza, che è innamorata della Chiesa di Gesù Cristo, che da tanti anni testimonia attivamente una rocciosa Fede cattolica rimanendo vicino a bravi sacerdoti e ai sacramenti, che da prima di me ha cominciato a capire che ultimamente è accelerata la demolizione dall'interno della Chiesa) mi ha detto di essere stata messa in difficoltà, insomma presa in contropiede, dall'invito alla preghiera mariana appena fatto da papa (putativo) Francesco!
E non sapendo che pesci pigliare telefona a me!

"Ma che dici? Bisogna fare quella preghiera? Ma allora???"

Ci rendiamo conto a che punto di "confusione" siamo arrivati?
Anche noi che abbiamo già avuto, chi prima, chi dopo, la grazia della attivazione del sistema immunitario contro i misericordiosi "berghimbrogli" ;-) adesso ci facciamo degli scrupoli se l'invito a una buona preghiera al Signore tramite Maria Santissima e San Michele Arcangelo sia cosa buona se ci arriva da qualcuno, "cripto-eretico" (copyright prof. De Mattei) che in tante altre occasioni demolisce la Tradizione mariana ?

Che lo dica Francesco o don Minutella o Enzo Bianchi, casomai gli venisse un colpo di santa pazzia, di pregare quotidianamente il Rosario, e financo completo e arricchito (così come lo hanno detto decine di generazioni di preti cattolici ai loro fedeli durante il mese di Ottobre), BEN VENGA!
Cerchiamo di mettere in pratica la loro esortazione.

Magari quotidianamente Francesco, come buon vescovo cattolico, esortasse i fedeli a pregare e vivere secondo le istruzioni del catechismo cattolico!

Volesse il Signore che quest'ultimo invito di Francesco fosse un primo segnale di accoglimento delle nostre preghiere per il suo ravvedimento. Vedremo.

Intanto i vecchi somari come me, che di cose celesti sanno poco ma che un pochino hanno imparato a conoscere i polli che gli razzolano intorno in questa valle di lacrime, osservano che questa esortazione mariana del Papa (putativo) è ... COME DA COPIONE orwelliano!

Tutto come prescritto a pag. 57 del manuale "BOLLITURA DI RANE CATTOLICHE":

Dal Cap. 7 "RIMEDI A TENTATIVI DI SVEGLIARE LE RANE MARIANE"

Paragrafo 2 "DIRE QUALCOSA DI CATTOLICO"

"L'illuminato despota rivoluzionario, quando qualche retrivo traditore provocatore dovesse perturbare la quiete delle rane cattoliche sgranarosari a mollo nel pentolone tirando fuori qualche tonnellata di scheletri puzzolenti dagli armadi del despota e dei suoi alti compagni di partito, provveda a tranquillizzare le rane con abbondanti effluvi di rose mariane.
La misericordiosa applicazione del rimedio mariano secondo la consolidata tecnica di disinformazione stalinista va fatto qualche tempo dopo la perturbazione.
Dopo averla ignorata, dopo avere un pochino abbassato il fuoco sotto il pentolone, dopo aver lasciato che le rane meno sensibili se la siano già quasi dimenticata, quando non sia più immediatamente evidente che l'azione avviene a rimedio della perturbazione, entusiasmare le rane accarezzandone l'olfatto con quegli effluvi di rose mariane che sono tanto amati da loro.
Accompagnare lo spargimento degli effluvi con campagna stampa con titoloni entusiasti di laudatores e leccacalzini dell'illuminato despota, dando opportuno risalto anche a quelli che spontaneamente faranno gli utili idioti di turno.
Appena le rane si saranno quietate, rialzare il fuoco e aggiungere la nuova dose di zolfo che nel frattempo i zelanti compagni del Reparto Demolizione Fede avranno continuato a preparare."


se invece da domani Francesco, dopo la raccomandazione del Rosario, cominciasse a ritrattare tutto, proprio TUTTO!!!, quello di osceno che ha dichiarato a Scalfari, e a rispiegare al popolo le parabole evangeliche secondo l'interpretazione apostolica, e invitasse Enzo Bianchi a convertirsi alla Fede, ed emendasse le sue istruzioni sugli AAS ai vescovi argentini e desse una nuova ed ortodossa risposta ai Dubia, e istituisse un comitato inquirente indipendente sulle denunce di Viganò, cominciasse ad inginocchiarsi con l'aiuto di opportuni assistenti davanti al Santissimo Sacramento, e liberasse Padre Manelli, ecc. ecc. (in cinque anni e mezzo si sono accumulate parecchie cosette da mettere a posto), beh ... campane a festa, DEO GRATIAS! e tutti in chiesa a lodare il Signore per la Sua misericordia.
Francesco rimarrebbe papa fasullo per vizi canonici (ma sarebbe cosa per gli storici futuri: tutti i cardinali continuerebbero a far finta di niente come ora) nell'elezione, ma egli tornerebbe ad un buon apostolato cattolico e in qualche modo l'Anticristo dovrebbe ancora attendere.

Kyrie eleison!

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