ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 29 dicembre 2018

L'unico ordine non ancora bergoglionato

— il cogitatorio di Ipazia  —
LA LEGA SANTA FELINA IN DIFESA DELLA TRADIZIONE DEL PRESEPE DALL’IDEOLOGIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO E DEL … FAMOLO STRANO !
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A spingere alla istituzione di questa Lega Santa Felina è stato anche uno sventato attentato presso l’aeroporto romano di Fiumicino, quando un gatto siriano appartenente al gruppo terroristico Gattisis  ha tentato di lanciarsi sul presepe allestito dall’Associazione degli operatori di volo al grido di «Miao akbar ».
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Cari gattolici e gattoliche:
Puer natus est, alleluja !

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uno dei cavalieri della Lega Santa Felina posto a presidio di difesa di un presepe tradizionale

Quest’articolo m’è stato ispirato da una gatta sarda che vive presso la casa dei Cappellani di un ospedale cittadino. È una consacrata laica del Terz’Ordine Secolare Francescano Felino, ed è pure una mistica, si chiama Tac. Nome derivante da due diversi motivi: è nata sopra il reparto nel quale si effettua la Tomografia Assiale Computerizzata, comunemente nota come Tac, da qui nasce il suo nome. Poi anche perché … come a’ gran parte de’ mistichi e de le mistiche, pare puro toccata ‘n po’ ner cervello. Però nun è così, ‘nfatti ‘o sapemo b’bene che … i mistici e le mistiche hanno manifestazioni molto particolari, si pensi alle estasi della gatta d’angora di Santa Teresa d’Avila, od al gatto trovatello di San Filippo Neri che durante la preghiera spesso lievitava da terra. E l’una e l’altro felino, oggi sono molto venerati dal Popolo dei Gattolici.

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uno dei cavalieri della Lega Santa Felina posto a presidio di difesa di un presepe tradizionale

Tac, che ha pure doni taumaturgici, spesso ha delle visioni, per questo è molto devota alla Beata Katarina Emmerich. Sicché, durante l’ultima settimana d’Avvento, le è apparso in visione il Lupo di Gubbio, quello addomesticato da San Francesco d’Assisi e divenuto poi vegetariano dopo la sua conversione, ed oggi è molto venerato dai gatti vegani, che sono una piccola minoranza settaria all’interno della nostra phelinitas.
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Il Beato Lupo di Gubbio, beatificato dalla Congregazione Felina delle Cause dei Santi dopo  un  lungo processo — posto che questa Congregazione Felina le cose le fa sul serio, senza dispensare nulla: né la fase storica né i miracoli, né infine la stessa santità —, apparendogli in visione le ha espresso il profondo dolore del Poverello di Assisi, nel vedere oggi i presepi degli umani ridotti a dei penosi scempi.
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Dopo essersi ripresa dalla visione Tac, tramite i fratelli e le sorelle del Terz’Ordine Secolare Francescano Felino ha divulgata notizia che il Beato Lupo di Gubbio le aveva rivelato il dolore di quel Santo che il presepe lo aveva inventato: Francesco d’Assisi.
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uno dei cavalieri della Lega Santa Felina posto a presidio di difesa di un presepe tradizionale

Appena la notizia è giunta a Roma, i primi ad insorgere sono stati li gatti der Colosseo che hanno diramato questo comunicato:
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«E mo’ basta! Gna ‘a famo più co ‘sti presepi, perché, da n’anno a n’artro annamo sempre de peggio. Mo’ pare proprio che Gesù sia nato derettamente presso ‘na fabbrica che produce canotti e sciammelle per er sarvataggio ‘n mare» [vedere, QUI, QUI, QUI, etc…].
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Sicché, il Principe Ascanio Miagolonna, presidente dell’Antico Ordine Nobile dei Gatti del Colosseo, ha dato un triste resoconto:
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«Eh, sì! In quest’anni, er pòro Gesù Bambino l’avemo visto deposto su gommoni e su sciammelle de sarvataggio, ma ciò solo finchè er tutto è annato bene, perch’amo visto puro de peggio, come Gesù Bambino tra due San Giuseppe e tra due Madonne, perché anche er monno gay e lesbo vo’ er Natale suo e tutto quanto a modo suo, ma no pe’ divozione, ma solo pe’ dissacrà come loro stile tutto ciò ch’è cristiano».
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uno dei cavalieri della Lega Santa Felina posto a presidio di difesa di un presepe tradizionale

Rammaricato, Sua Altezza il Principe Ascanio Miagolonna ha seguitato dicendo:
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«Vabbè, semo tradizionarmente abbituati ar presepe de li ferrovieri, bellissimo perartro quello a la Stazione Termini; ar presepe de li’ marinai, stupenno quello sott’acqua. Mentre noi, dar canto nostro, come gattolici semo abituati ai tradizionali presepi animali: dar tradizionale presepe de le scimmie cappuccine nell’Africa a quello de’ cammelli ner deserto der Sahara; dar presepe subacqueo dei derfini ar presepe de le vorpi, che solo in quell’occasione nun rubeno nulla dentro la stalla de Betlemme, visto che le vorpi so’ così ladre che rubberebbero puro a se stesse. Ma insomma, persino er presepe de li proci — che per inciso nun so’ li proci de l’Odissea d’Omero, ma altri proci … — nun lo potemo proprio d’accettà! Nun è un discorso d’accoglie o no le diversità, ma de respetto da ‘a traddizione. ‘nsomma, mica ce potete sostituì a’ Madonna e Giuseppe co’ du’ Giuseppe e du’ Madonne perché se deve fa’ felici a tutti li costi Elthon John, Niki Vendola e Gianna Nannini!».
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uno dei cavalieri della Lega Santa Felina posto a presidio di difesa di un presepe tradizionale

E così, direttamente dal Colosseo, dopo le visioni mistiche di gatta Tac che peraltro va tradotta, perché parla nella lingua della Barbàgia sarda, è stata costituita la Lega Santa Felina per la difesa del presepe. A spingere all’istituzione di questa Lega Santa Felina è stato anche uno sventato attentato presso l’aeroporto romano di Fiumicino, quando un gatto siriano appartenente al gruppo terroristico Gattisis, ha tentato di lanciarsi sul presepe allestito dall’Associazione degli operatori di volo al grido di «Miao akbar!». È stato allora che il Principe Ascanio Miagolonna, radunati tutti i viri felini romani, ha costituito la Lega Santa per la difesa del Presepe, da tutelare non tanto da un caso isolato come lo sventato attentato del gatto siriano del gruppo terroristico Gattisis, ma da tutelare dalla stupidità, dalla mondanità e dal conformismo politicamente corretto di un numero consistente di preti, che hanno trasformato un decreto di Cesare Augusto che imponeva il censimento nella Giudea [cf. Lc 2, 1-2] in un decreto di espulsione firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, con conseguente obbligo coatto a fuggire dalla propria terra, sino a mutare i membri della Sacra Famiglia in profughi in fuga. E durante questa fuga, la Beata Vergine, ha dato alla luce il Verbo fatto carne [cf. Gv 1, 1-18] su di un barcone, adagiandolo infine sopra una ciambella di salvataggio recante sopra la scritta: Nave Acquarius Onlus. Mentre i Cori degli Angeli, anziché cantare Gloria in excelsis Deo, facevano risuonare la canzone Dio è morto eseguita dal comunistissimo Francesco Guccini in persona, mandato in diretta in occasione del Santo Natale dal reparto di geriatria di una clinica privata extra lusso.
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Nessuno come i preti laicizzati è capace a svuotare il mistero del sacro per riempirlo con la melassa della mondanità, quasi come se il Verbo, anziché farsi carne, si fosse fatto profugo. Per questo preghiamo il Beato Lupo di Gubbio affinché interceda per noi presso la Divina Misericordia, mentre a tutti voi, fedeli gattolici, auguriamo una Santa Ottava di Natale.
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dall’Isola di Patmos, 29 dicembre 2018
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Autore
Ipazia gatta romana

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http://isoladipatmos.com/la-lega-santa-felina-in-difesa-della-tradizione-del-presepe-dallideologia-del-politicamente-corretto-e-del-famolo-strano/ 

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