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martedì 15 gennaio 2019

Il rosso del cardinale

Sacerdoti chiedono le dimissioni del card. Marx da presidente della Conferenza Episcopale Tedesca

Un gruppo di sacerdoti tedeschi, riuniti sotto il nome di Communio veritatis, hanno chiesto al cardinale Reinhard Marx di dimettersi da presidente della Conferenza Episcopale Tedesca. 
Ce lo riporta Maike Hickson in un suo articolo, nella mia traduzione.

Card. Reinhard Marx ed il vescovo luterano evangelico tedesco Heinrich Bedford-Strohm
Un gruppo di sacerdoti tedeschi hanno chiesto al cardinale Reinhard Marx di dimettersi da capo dei vescovi tedeschi. 

Communio veritatis, un gruppo di sacerdoti dell’arcidiocesi di Paderborn, ha pubblicato oggi (ieri, ndr) una dichiarazione che accusa il prelato di “abusare del suo ufficio spirituale considerando ovviamente i sacramenti della Chiesa come beni personali che lei sacrifica a suo piacimento sull’altare dello Zeitgeist (lo spirito culturale che informa una determinata epoca, ndr)”.

La prima frase della dichiarazione, pubblicata oggi (ieri, ndr) sul sito cattolico austriaco Kath.net, si riferisce a una recente affermazione di Marx, secondo cui il termine “Occidente cristiano” non gli piace perché troppo “esclusivo“. In risposta i sacerdoti tedeschi hanno detto:  “La invitiamo a rinunciare alla presidenza della Conferenza episcopale tedesca perché questa nozione (tedesca, ndr) è esclusiva dei suoi stessi confratelli vescovi!”
Il gruppo Communio veritatis si è formato nel momento del dibattito del 2018 in Germania sul dare ad alcune mogli protestanti di cattolici la possibilità di ricevere la Santa Comunione. Communio veritatis si oppone fortemente a questa idea e ha pubblicato una dichiarazione contro il proprio arcivescovo a Paderborn, Hans-Josef Becker. 

Nel loro nuovo comunicato del 14 gennaio, i sacerdoti accusano il cardinale Marx di sincretismo e relativismo:  “Lei sostiene il suo punto di vista sociologico sulla base del sincretismo e del relativismo”. In realtà, dicono, Cristo si è rivelato a noi, e con essa la Verità. “Rifiutiamo la strumentalizzazione della nostra religione” invocano i sacerdoti e criticano il cardinale Marx per aver usato la religione cattolica “in una falsificazione della secolarizzazione per diffondere l’ideologia politica del mainstream della sinistra-liberale”. 

Il gruppo di sacerdoti ha inoltre affermato: “Le ricordiamo che il rosso del cardinale non si riferisce alla bandiera del neomarxismo, ma alla difesa della fede cattolica, fino allo versamento del sangue. Così, il Catechismo non è il nome di un’isola nel Mar del Sud, ma l’interpretazione affidabile dell’insegnamento della Chiesa“.

In riferimento al fatto che il cardinale Marx, visitando il Monte del Tempio in Israele nel 2016, aveva rimosso la sua croce pettorale per non “offendere” i suoi ospiti (vedere le due foto, prima e dopo, ndr), i sacerdoti dicono che “Noi confesseremo Gesù Cristo come unico Redentore e vero Salvatore, mentre Lei stesso ha deposto la Croce del Signore in modo scandaloso”.

Il cardinale Marx aveva anche ricevuto molte critiche nel 2018 per aver preso le distanze da Markus Söder, il governatore bavarese che aveva ordinato l’esposizione pubblica dei crocifissi negli edifici amministrativi dello Stato. Il cardinale Marx, all’epoca, aveva sostenuto di essere “molto triste e che si vergognava” di quella decisione. Inoltre, il prelato aveva detto pubblicamente che Söder stava causando “divisioni, disordini e animosità” con il suo stesso piano, e che Söder stava addirittura “espropriando la croce in nome dello Stato”. 
Il gruppo sacerdotale Paderborn è però di un’altra opinione: “Preghiamo che il nostro mondo occidentale ritorni alla Fede nel Dio trinitario, nel quale solo si trova la vita e la salvezza”.

Fonte: LifeSiteNews

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