Una chiesa di Montreal
celebra l'omosessualità
La chiesa di San Pietro Apostolo a Montreal
La Chiesa d’oltreoceano sempre all’avanguardia nella devastazione del cattolicesimo
Ogni anno ad agosto, la chiesa di San Pietro Apostolo a Montreal organizza 10 giorni di celebrazioni per esaltare l’omosessualità, in concomitanza con la parata del “gay pride” (orgoglio omosessuale!?) che si tiene in città sempre in agosto.
Grandi festoni di tessuto colorato vengono appese alle pareti della maestosa chiesa gotica, tutte collegate al lampadario centrale che sovrasta il presbiterio, così da formare delle fasce di arcobaleno che incombono sull’intera chiesa. E’ evidente che si vuole esprimere, nella casa del Signore, una sorta di apoteosi per il vizio contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio.
Nella laterale Cappella della Speranza, dedicata a coloro che sono morti di AIDS, è collocato un’immagine di un Cristo effeminato, adornato con strisce arcobaleno e coronato con dei fiori di loto, che simboleggiano la depravazione new age di ascendenza orientale.
Per il prossimo mese di agosto 2019, sono previsti altri festeggiamenti per commemorare i 50 anni delle rivolte di Stonewall a New York, che sono considerate l’inizio del movimento dei “diritti LGBT”.
Notizia ripresa dal sito Tradition in action
Notizia ripresa dal sito Tradition in action
marzo 2019
http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Montreal_chiesa_celebra_omosessualita.html
Le gemelle dive del porno: “Il nostro mito è Papa Francesco”
Silvia ed Eveline Dellai, classe 1993, nascono in Italia, ma vivono in Repubblica Ceca per lavoro
Silvia ed Eveline Dellai. Credit: Facebook/Dellai Twins |
In un’intervista rilasciata al Corriere del Veneto, le due gemelle si raccontano e parlano di come si sono avvicinate al mondo dell’hard e di come vivono il loro lavoro, in una società che spesso nutre dei pregiudizi profondi per il loro mondo.
Ma come è iniziato tutto? È Silvia a spiegarlo: “A 22 anni Eveline aveva un fidanzato fotografo che le ha fatto degli scatti hard. Le è piaciuto, ha guadagnato bene e ha cercato su internet uno shooting simile. Ha fatto un casting, ma poi ha scoperto che era per girare un porno”.
Eveline racconta che a quel punto si è trovata sul set di un film hard, prima ha accettato e poi ha cercato di coinvolgere anche la sorella gemella. Certo non è stato così facile all’inizio: “Io non volevo, l’ho detto subito ai miei genitori, ho chiesto che intervenissero”, ha detto Silvia.
Anche per i genitori delle due non è stato semplice accettare la scelta di una figlia prima e di entrambe poi: “La mamma ha pianto un anno, ma poi ha accettato”, ha detto Eveline. Silvia ha precisato che per un po’ è rimasta lontana da quel mondo, continuando a lavorare nel ristorante di famiglia: “Ma vedevo che mia sorella guadagnava bene ed era felice. Dopo un paio di mesi ho deciso di raggiungerla a Praga per fare carriera insieme”.
Per ora il loro presente è quello del porno, ma non è affatto detto che anche un domani sarà così. Le gemelle trentine hanno le idee ben chiare: “Ci siamo fatte un nome nel porno, però ora a 25 anni vogliamo fare business”, ha spiegato Eveline.
A lei interessa il mondo del fashion, tanto che ha già lanciato una sua linea di moda. Silvia invece vede il suo futuro nella musica: “Sono una dj. Ma senza il porno non potrei vivere. Ora accettiamo solo progetti belli e ben pagati, stiamo per lanciare una nostra casa di produzione”.
Il porno per le due gemelle resta un lavoro, e faticoso: “Per essere star del porno devi saper recitare, conoscere le lingue, girare ogni giorno anche per 24 ore. È impegnativo come lo sport agonistico”, spiega Silvia, a cui fa eco Eveline, che sottolinea come sia necessario sapersi mantenere sempre in forma, oltre a gestire stress e stanchezza.
Per l’amore nella vita delle due pornostar non c’è spazio al momento: “Ho poco tempo e lo dedico alla musica”, confessa Eveline. Silvia, invece, risponde: “Stavo con un attore ma il rapporto con gli uomini è difficile: sono dominante, non ce la fanno a gestirmi”.
Di politica sanno poco e non conoscono i politici italiani, dell’ambiente non si interessano, ma hanno entrambe chiarissimo quale sia il loro “mito”: “Siamo cattoliche, Papa Francesco è il nostro mito. Quando torniamo in Trentino andiamo sempre a messa con la nonna”.
https://www.tpi.it/2019/03/16/gemelle-pornostar-papa/
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