Se l'arcivescovo di Firenze vende ai musulmani il terreno per costruire moschea
Il caso di Sesto Fiorentino, dove la Arcidiocesi ha annunciato la volontà di vendere 8mila metri quadri di propria proprietà alla comunità islamica locale
Il caso di Sesto Fiorentino, dove la Arcidiocesi ha annunciato la volontà di vendere 8mila metri quadri di propria proprietà alla comunità islamica locale
Sesto Fiorentino, 50mila abitanti a Nord-Ovest di Firenze. Che succede qui? Succede che l'Arcidiocesi della città gigliata ha deciso di vendere – per 700mila euro – 8mila metri quadri di terreno di propria proprietà.
A chi? Alla comunità islamica locale, per farci una moschea per tutti i musulmani.
Un caso non nuovo che da un anno ha infiammato la polemica in quella fetta di Toscana. Era infatti luglio 2018 quando l'Arcidiocesi del capoluogo diramò una nota nella quale si ufficializzava la firma del protocollo tra la curia, il Comune, l'Università di Firenze e l'Associazione per la moschea di Firenze.
Come ricorda La Verità, nel documento si legge che "l'Arcidiocesi conferma il proprio impegno per il rispetto e l'ascolto delle altre fedi e tradizioni religiose, in ossequio a quanto insegnato dal Concilio Vaticano II, ribadendo la centralità della libertà religiosa quale radice di ogni altro diritto e di ogni altra libertà".
Un'operazione peraltro benedetta in toto dal cardinale di Firenze, Giuseppe Betori: "La trasformazione delle società occidentali in società multietniche, multiculturali e multi-religiose è un dato di fatto e un futuro che ci attende ineluttabilmente".
Al cimitero oscurano i crocifissi per non urtare le altre religioni
Il caso al cimitero di Pieve di Cento, in provincia di Bologna, dove sono stati montati dei teli oscuranti per nascondere i simboli della religione cristiana
Il caso al cimitero di Pieve di Cento, in provincia di Bologna, dove sono stati montati dei teli oscuranti per nascondere i simboli della religione cristiana
Coprire i simboli cattolici anche nei cimiteri per non disturbare le altre religioni. Già, siamo, anzi sono arrivati pure a questo.
Succede al cimitero di Pieve di Cento, comune di 7mila anime in provincia di Bologna, dove qualcuno ha pensato bene di montare dei teli per oscurare crocifissi e quant'altro per non urtare i credenti delle altre fedi.
Nell'ambito dei lavori di ristrutturazione di una cappella, è stato installato un vero e proprio sistema motorizzato di teli oscuranti per nascondere i simboli della religione cristiana presenti in quella stessa cappella, in caso di cerimonie con rito diverso da quello cattolico.
La denuncia di Forza Italia
A denunciare il tutto Galeazzo Bignami, deputato di Forza Italia. "Ecco l'ultima trovata del sinistrati che in un comune della provincia bolognese annunciano fieramente, in un giornaletto preelettorale, il restauro del Cimitero e '‘...per riti o cerimonie laiche anche di altre religioni, il progetto prevede l'installazione di un sistema di oscuramento motorizzato con teli di tessuto che appunto consentiranno all’occorrenza di coprire temporaneamente le immagini sacre e le tombe di famiglia situate all’interno della Cappella'".
L'esponente azzurro chiosa con durezza: "I sinistrati per non mancare di rispetto alle altre religioni offendono i Valori Cristiani e ancor più la memoria dei nostri morti nascondendoli dietro delle 'tende motorizzate' in un cimitero per non offendere le altre religioni. Se questi amministratori si vergognano della nostra tradizione e della nostra cultura, dovrebbero andare a nascondere se stessi e non solo dietro una tenda motorizzata. Se non sono capaci di portare rispetto per i vivi almeno abbiano la decenza di lasciare stare i morti e di non coinvolgerli in scempiaggini pre elettorali".
"l'Arcidiocesi conferma il proprio impegno per il rispetto e l'ascolto delle altre fedi e tradizioni religiose, in ossequio a quanto insegnato dal Concilio Vaticano II, ribadendo la centralità della libertà religiosa quale radice di ogni altro diritto e di ogni altra libertà".
RispondiEliminaFinalmente, bravo Betori, finto cerchiobottista, questo è parlar chiaro: CVII padre castrato e madre di tutte le eresie.