Un articolo che mette in evidenza la cultura che c’è dietro il movimento che ha portato all’emendamento della Costituzione rendendo legale l’aborto in Irlanda. Ecco uno degli effetti di questa cultura.
Ecco un articolo di Martin M. Barillas nella mia traduzione.
Foto: Shutterstock.com via LifeSiteNews
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L’Irish Health Service Executive (HSE) ha presentato sul suo sito web cinque punti che le madri devono tenere a mente dopo un aborto, compreso il fatto che 
sono invitate a buttare nel water i resti dei loro bambini e tirare lo sciacquone dell’acqua.

Il quinto dei punti descritti sul sito web, intitolato “Ció che rimane della gravidanza” osserva che gli abortisti dovrebbero spiegare le opzioni disponibili per disfarsi dei “resti della gravidanza” dei bambini abortiti tra le 9 e le 12 settimane di gestazione. “Questo sarà fatto in modo sensibile. Ti aiuteranno a prendere una decisione giusta per te”.

Nei casi in cui le madri non decidano sulla destinazione dei resti del loro bambino, l’ospedale “smaltisce i resti”, secondo il sito web. “Se avete un aborto prima delle 9 settimane di gravidanza, potete decidere come smaltire i resti. Possono essere fatti scorrere con l’acqua dello scarico della toilette o avvolti in un fazzoletto di carta e smaltiti a vostro piacimento”.

Gli attivisti irlandesi a favore della vita hanno reagito scioccati alla notizia. “Questo sarà fatto in modo sensibile’ Oh! Quindi va bene allora, che siano sensibili!  Questa è la dichiarazione più nauseante, più vile che abbia mai letto! Come diavolo si fa a sciacquare i resti umani nella toilette in modo sensibile? Come si può scrivere quella frase diabolica” ha scritto Mary Devereaux Lawlor in un post sui social media su Facebook.

Frank Bergin ha scritto su Facebook: “Oltre il disprezzo.  Questo deve essere evidenziato in lungo e in largo, sfidato e contrastato con vigore. Non è accettabile in nessuna società civile (di qualsiasi fede o di nessuna fede) la pubblicazione di un tale consiglio da parte di un’agenzia governativa”. Gina Dortaigh ha scritto: “Non si può far scorrere con lo sciacquone una salvietta con bambino, ma puoi lavare un bambino. Ironia malata. Proprio orribile. Nessuna dignità, solo disprezzo per questi bambini”.

La legge Health (Regulation of Termination of Gragnancy) Act, approvata nel dicembre 2018, a seguito di un referendum che ha emendato la Costituzione irlandese [del divieto di aborto] nel maggio di quell’anno.  Attualmente, l’aborto è consentito durante le prime dodici settimane di gravidanza. In seguito, l’aborto è consentito nei casi in cui la vita o la salute della madre sia a rischio, o in caso di anomalie nel bambino. L’aborto è stato reso disponibile negli ospedali pubblici irlandesi e attraverso il suo sistema medico socializzato dal 1° gennaio 2019.
Fonte: LifeSiteNews