ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 11 giugno 2019

Chi più liberi dei pazzi?

BESTIARIO CLERICALE. DEL DISAGIO PROCURATO DAI CHIERICI. LE QUESTIONI DEI LETTORI DI STILUM. DISAGI PRIDESCHI.


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il disagio di fronte a certi comportamenti veramente clericali da parte dell’episcopato sta crescendo, da parte dei comuni fedeli e di una parte dei sacerdoti, e stupisce – ma non più di tanto – che la gerarchia dei professionisti di Dio non se ne renda conto, o non voglia rendersene conto. L’intervista anti-Lega del presidente della Cei su uno dei maggiori giornali espressione del pensiero unico, il giorno dei ballottaggi, e l’incredibile documento dei vescovi laziali, un documento giudicato da molti politico, ne sono esempi eclatanti. Vi invitiamo a leggere Rosso Porpora, su questo tema,  “Chiesa partito. Bassetti e vescovi del Lazio. Signore pietà”. E facciamo notare sommessamente che il risultato dei ballottaggi è andato in direzione diametralmente opposta.

Ma non è solo il lato politico, che interessa, e colpisce, di quel messaggio. Pubblichiamo a questo proposito il contributo di un lettore di Stilum Curiae:
Gentilissimo.
“Vorremmo invitarvi ad una rinnovata presa di coscienza: ogni povero – da qualunque paese, cultura, etnia provenga – è un figlio di Dio. I bambini, i giovani, le famiglie, gli anziani da soccorrere non possono essere distinti in virtù di un “prima” o di un “dopo” sulla base dell’appartenenza nazionale.”
Messaggio Pentecoste 2019 vescovi Roma.
 Molte persone competenti e diversi siti ( Settimo Cielo, La Bussola, Lo Straniero, Duc in Altum….) hanno commentato sotto diversi punti di vista la suddetta lettera.
Non entro nel merito di quanto già detto e sottolineato, riporto soltanto lo stupore e lo sconcerto – che potrebbe essere definito al limite anche  scandalo –  che ho provato nel leggere il paragrafo sopra.
Chiedo cortesemente che coloro che hanno redatto il documento (visto che sono Pastori e Discendenti degli Apostoli) rispondano a queste semplici domande.
  1. E’ corretto attribuire l’espressionefiglio di Dioa tutti gli uomini/donne che appaiono sulla terra?
  2. Esiste una differenza, e se c’è qual è, fra figlio di Dio creatura di Dio?
  3. Se ogni uomo/donna che nasce è subito per nascita un figlio di Dio, PERCHE’ e per QUALE MOTIVO è necessario il Battesimo?
Non ho addotto criiche sul modo di fare politica attraverso questo messaggio, rimane in compenso uno sconsolato senso di relativismo dilagante.
Credo, in conclusione, sia necessario riportare la nota del CCC:
1213Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito (« vitae spiritualis ianua »), e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione:4 « Baptismus est sacramentum regenerationis per aquam in verbo – Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l’acqua e la parola ».5
 E’ lecito aspettarsi una risposta? 
Cordiali saluti e buon lavoro.
Firenze,10/08/2019                                                                     Fabio Silvi

E vorrei dare spazio a un disagio analogo, in cui un lettore citando un articolo di Avvenire, scrive, interpellando Super Ex:
Ho appena letto un articolo sul “fogliaccio”della CEI “ADAVVENIRE (BAFFONE)”un articolo a firma di don Ermes Ronchi, presbitero e teologo italiano dell’Ordine dei Servi di Maria che già dal titolo:
“Lo Spirito Santo? È Dio in libertà”mi è parso alquanto sibillino.
Tuttavia il resoconto finale mi è sembrato veramente da URLO:
“Che cos’è lo Spirito santo? È Dio in libertà. Che inventa, apre, fa cose che non t’aspetti. Che dà a Maria un figlio fuorilegge, a Elisabetta unnfiglio profeta. E a noi dona, per sempre, tutto ciò di cui abbiamo bisogno per diventare, come madri, dentro la vita donatori di vita.”
Sarei curioso di sapere cosa ne pensa il “nostro”Super EX, io non essendo teologo lo trovo ripugnante.
 A cui Super Ex ha così risposto:
Caro lettore, mi viene in mente una vecchia poesiuola: “Se il pensiero deve essere libero, senza fren, senza ritegno, io direi che al manicomio fosse proprio nel suo regno: a pensar senza imbarazzi, chi più liberi dei pazzi?”.
Ecco, siccome fanno dire a Dio tutto e il suo contrario; siccome non amano la teologia, la logica, il principio di non contraddizione, la dottrina, la Rivelazione, il Magistero,  si inventano il “Dio in libertà”. Così se lo costruiscono ogni giorno come vogliono loro, oggi diverso da ieri e domani chissà. Quanto al figlio “fuorilegge” siamo alla demenza e basta. 
Dementi e presuntuosi. San Paolo ci esorta: rimanete attaccati alla sana dottrina!
Un disagio che viene aumentato da persone come il gesuita James Martin sj e i suoi imitatori italiani che augurava un felice “Pride” ai tutti i suoi amici LGBT e che ora critica il nuovo documento emanato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette i puntini sulla teoria del Gender, annessi e connessi. Ma per ricordare la finezza e il rispetto delle sensibilità altrui mostrate durante i Pride ci sembra giusto allegare un paio di foto fresche di giornata, da sfilate nostrane dei giorni scorsi.
E proprio a puntino è giunto un commento su Stilum Curiae, che scippiamo volentieri:
COMUNICATO DEI VESCOVI DEL LAZIO:
“Cari fedeli, la santa città di Roma è stata invasa col cosiddetto Gay pride da persone che l’hanno dissacrata con l’impurità, le oscenità, la blasfemia verso le nostre più care immagini sacre, l’ostentazione del vizio contro natura, la sfida a Dio creatore e alle sue Leggi.
Noi cristiani abbiamo il dovere di pregare per questi fratelli che si trovano sulla via della perdizione, e di riparare per l’offesa a Dio e gli scandali che turbano i piccoli e gli uomini retti.
Indiciamo perciò una giornata di digiuno, una Santa Messa solenne e una grande processione di riparazione a cui invitiamo a partecipare tutte le parrocchie della Regione, tutti i sacerdoti, tutti i movimenti ecclesiali, tutte le famiglia religiose. Tutti riuniti naturalmente attorno a noi vescovi, e al Santo Padre che ovviamente, quale Vescovo di Roma, presiederà le celebrazioni”.
Fantascienza? Possiamo ancora sperare che un giorno questo accadrà davvero?
Marco Tosatti
11 Giugno 2019 Pubblicato da  35 Commenti 
CHIESA-PARTITO, BASSETTI E VESCOVI DEL LAZIO: SIGNORE, PIETA'
La domenica elettorale italiana (si è votato per i ballottaggi a sindaco in 136 Comuni) è stata contrassegnata da due clamorosi interventi ecclesiali a gamba tesa: il cardinale Bassetti, presidente della Cei, ha rilasciato un’intervista anti-Salvini a’Repubblica’. E i vescovi del Lazio hanno preteso che in tutte le messe fosse letto un loro documento immigrazionista, sempre anti-Salvini. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco…
  
Ieri, domenica 9 giugno, si sono svolti in 136 comuni italiani i ballottaggi per il sindaco (con maggioranza connessa). Quasi dappertutto il confronto era tra centrodestra (spesso a trazione leghista) e centrosinistra (spesso a trazione Pd).
Ieri, domenica 9 giugno, il noto quotidiano laRepubblica  ha aperto la sua edizione cartacea con un grande titolo: “Non divideranno i cattolici dal Papa”. Sottotitolo: “Dopo i crocifissi di Salvini, monito del capo dei vescovi, il cardinal Bassetti”.
Ieri, domenica 9 giugno, si è votato anche in nove comuni del Lazio, anche qui in genere con ballottaggi tra centrodestra e centrosinistra.
Ieri, domenica 9 giugno, festa di Pentecoste, la Conferenza dei vescovi del Lazio ha chiesto – nelle messe ‘del giorno’ celebrate nell’intera Regione - la lettura pubblica di un messaggio (che Famiglia (cosiddetta) cristiana ha definito significativamente “appello”) – chiaramente anti Lega, anti-Salvini, anti-Decreto Sicurezza e conseguentemente pro-Pd.
Ieri, domenica 9 giugno,‘Roma sette’ (inserto settimanale del noto quotidiano della Cei Avvenire) è uscito con un titolo a tutta pagina: “Razzismo, germi da respingere”, con l’occhiello “La lettera. In tutte le chiese la lettura del documento dei vescovi del Lazio” e l’introduzione seguente: “In occasione dell’odierna solennità di Pentecoste, i vescovi del Lazio hanno indirizzato una lettera a tutti i fedeli delle diocesi laziali, cheviene letta nelle parrocchie e nelle altre chiese durante le celebrazioni della solennità. Di seguito pubblichiamo il testo integrale del documento”. La lettera era stata pubblicizzata dalla casa madre nell’edizione di venerdì 7 giugno con un grande titolo a pagina 7:”Chi è straniero è come noi” . Nel sommario anche “Da certe affermazioni ‘di moda’ possono nascere germi di intolleranza e razzismo”.
PRIMA DOMANDA, SPONTANEAErano a conoscenza il cardinale Bassetti, presidente della Cei e i vescovi del Lazio (con alla testa il cardinale De Donatis, vicario di Roma) che ieri, domenica 9 giugno, si sarebbero svolti i ballottaggi?
Se no, vuol dire che vivono fuori dalla realtà concreta, quotidiana dell’Italia e si sono dimostrati come minimo degli sprovveduti.  
Se sì, ciò significa che l’entrata a gamba tesa nel giorno del voto fatta (e pretesa nel Lazio da tutti i celebranti), era intenzionale. Conseguenza logica dell’intenzionalità: la Chiesa è diventata ufficialmente per l’occasione un soggetto politico e come tale, scesa nell’agone partitico, va trattata.

ANCHE IL CARDINALE BASSETTI DEVE ESSERE AFFIDATO ALLE CURE AMOREVOLI DELLO SPIRITO SANTO
Nell’articolo del 29 maggio 
di www.rossoporpora.org (https://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/873-tarquinio-spadaro-affidiamoli-alla-misericordia-dello-spirito-santo.html)  è parso ragionevole e misericordioso affidare alle cure dello Spirito Santo i due ‘gemelli dell’autogoal’ Marco Tarquinio e Antonio Spadaro per il loro delirio a proposito di elezioni europee.
Oggi però a loro va aggiunto anche lo stesso presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti. Intervistato dalla compiacente e maliziosa Repubblica a firma del Turiferario Tremebondo e Sempreadisposizione Paolo Rodari, l’eminenza si prostra davanti ai poteri consolidati e vaneggia quasi subito in funzione anti-Salvini: “Cercare di staccare i fedeli dai vescovi e soprattutto dal Papa è una manovra sbagliata e controproducente”. E bravo il presidente che si inventa un Salvini-Lutero!. Prosegue così: “L’unità della Chiesa è qualcosa di profondo e radicato: rifiuto l’idea che la Chiesa possa essere portata sul piano della battaglia partitica, quasi come pastori fossimo preoccupati di schierarci con gli uni piuttosto o con gli altri. La storia ci insegna che non è mai stata una buona scelta quella di rincorrere i potenti, magari confidando di ottenerne consensi e privilegi”. 
E’ un buon uomo il cardinal Bassetti e non si accorge che quanto dice a Repubblica è l’esatto contrario di quello che sta facendo concedendo l’intervista a Repubblica per il giorno dei ballottaggi. E l’esatto contrario anche di quanto preteso dai vescovi del Lazio nello stessa data. Merita o no di essere affidato alle amorevoli cure dello Spirito Santo, perché ne riceva sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio in dose perlomeno decorosa (ora ne è quasi a secco).

I VESCOVI DEL LAZIO…CI SONO O CI FANNO?
Veniamo all’ appello della conferenza episcopale del Lazio, che quest’ultima ha preteso fosse letta nelle messe della Pentecoste. Del documento immigrazionista (quasi due pagine dattiloscritte) evidenziamo quattro passi significativi.
  1. Da certe affermazioni che appaiono essere ‘di  moda’ potrebbero nascere germi di intolleranza e di razzismo che, in quanto discepoli del Risorto, dobbiamo pur respingere con forza”. Traduci: niente voto alla Lega (e al centrodestra), perché fomenta il razzismo con slogan ‘di moda’. Chi ha redatto il documento, oltre a offendere migliaia di cattolici praticanti che hanno votato a destra, ha di certo una fervida fantasia (a meno, naturalmente, che non sia l’assistente spirituale del Pd).
  2. Proviamo a vivere così la sfida dell’integrazione che l’ineluttabile fenomeno migratorio…”. Possibile che l’unica fonte di informazione dei vescovi del Lazio sia il binomio Repubblica-Avvenire? Non hanno mai letto quanto pensano i loro confratelli africani o anche il cardinale Sarah? “Ineluttabile fenomeno migratorio?”. Cari vescovi, fate i bravi… trovate il tempo per leggere (non solo le veline del Pd!)
  3. “Non intendiamo certo nascondere la presenza di molte problematiche legate al tema dell’accoglienza dei migranti, così come sappiamo di alcune istituzioni che pensavamo si occupassero di accoglienza, e che invece non hanno dato la testimonianza che ci si poteva aspettare”. Questo è un  passo che sarà di certo molto apprezzato da quelle Caritas e associazioni analoghe che si occupano onestamente di accoglienza ai migranti. E bravi i vescovi del Lazio, che fanno di tutta l’erba un fascio…
  4. “Desideriamo, tuttavia, ricordare che quando le norme diventano più rigide e restrittive e il riconoscimento dei diritti della persona è reso più complesso, aumentano esponenzialmente le situazioni difficili, la presenza dei clandestini, le persone allo sbando e si configura il rischio dell’aumento di situazioni illegali e di insicurezza sociale”. Le eccellenze laziali sparano (a salve) contro un decreto del Governo, improvvisandosi costituzionalisti, giuristi, prefetti. Ma, eccellenze, non vi basta cercare di essere pastori? E poi: quando mai avete fatto le pulci in tal modo agli altri Governi su questioni di vita, famiglia, educazione, quelle cioè che dovrebbero essere proprie della vostra azione sociale, quelle dei principi non negoziabili di Benedetto XVI?
Insomma: un disastro questi vescovi interventisti a geometria variabile e strabica. Che dite? Sì, sì, affidiamo anche loro alle cure amorevoli dello Spirito Santo, confidando che abbia ancora scorte sufficienti di sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio da dispensare.

BASSETTI E VESCOVI DEL LAZIO: PARTIRONO PER SUONARE E FURONO SUONATI
I risultati della domenica elettorale non premiano in genere la Chiesa del Pd. Basti citare quel che è successo a Ferrara, dove la Lega e il resto del centrodestra hanno strappato il Comune dopo 74 anni, per la prima volta nella storia, alla sinistra. E chi è arcivescovo di Ferrara? Un illustre esponente della curva ecclesiale pro-migranti e anti-Salvini, il peraltro simpatico ma ‘irriducibile’ Gian Carlo Perego, che ancora ieri – nella messa di Pentecoste – aveva delirato, ammonendo a “diffidare da chi ci separa, divide dalla Chiesa e dal suo Magistero e Ministero”. Ma i fedeli non sono tutti catto-sinistri e dunque in numero consistente non si sono lasciati incantare dalle fantasie episcopali.
Il cardinale Bassetti è anche arcivescovo di Perugia…. Ma in Umbria, ahi ahi ahi, il Pd ha vinto solo a Gubbio. Dopo le già conquistate Perugia, Terni, Spoleto, Todi, il centrodestra a trazione leghista strappa la roccaforte rossa di Foligno, vince a Orvieto e Marsciano, si conferma a Bastia Umbra. Si vede che in Umbria ormai leggono poco la Repubblica e ancora meno Avvenire… 
VENIAMO AL LAZIOQuanto è stata seguita la richiesta di leggere il documento della Conferenza episcopale durante le messe del giorno di Pentecoste? Non abbiamo una statistica, ma – per quanto ci è stato dato di sapere – non certo in modo plebiscitario.
Personalmente non abbiamo trovato sacerdoti che l’abbiano letta. C’è chi ha osservato che il messaggio era troppo lungo per essere letto (8-10’…. “La gente non ce la fa oggi a stare attenta per così tanto tempo!”), c’è chi si è chiesto con malizia e deplorazione se i vescovi sapessero o non sapessero della tornata elettorale, c’è chi ha fatto notare il passo offensivo per le Onlus oneste, c’è chi ha evidenziato le prese di posizione contro Salvini e la Lega. E c’è chi nemmeno quel documento ha voluto leggerlo, ritenendo di essere un pastore e non un attivista di partito. In alcune chiese il celebrante ha accennato in tre parole prima della Benedizione al documento, ricordando che ce n’era qualche copia stampata “in fondo alla Chiesa”. In altre il documento è invece stato letto e commentato con entusiasmo dai cattofluidi e sagrestia cantante. Se andiamo fuori Roma, ci si dice  che ad esempio nella diocesi (tradizionalmente di destra) di Latina-Terracina-Sezze-Priverno il messaggio è stato largamente ignorato dai parroci. Anche da altre diocesi ci giungono gocce di informazioni analoghe.
I risultati nel Lazio. E anche qui i vescovi hanno poco da ridere…. Il centrodestra a trazione leghista vince a Civitavecchia, Tarquinia (la Lega da sola), Nettuno, Ciampino (sindaco di Fratelli d’Italia, dopo 24 anni di sinistra), Palestrina, Civita Castellana. Il centrosinistra vince a Monterotondo e Cassino e la lista civica a Tivoli.
Cari vescovi del Lazio (Roma in testa), valeva la pena di produrre il diktat elettorale? Siete entrati a gamba tesa nell’agone partitico, avete portato sconcerto e divisione tra i fedeli, avete molto irritato una parte delle vostre comunità ecclesiali, avete danneggiato gravemente la credibilità della Chiesa… tutto questo per raccogliere solo qualche briciola. C’è chi vi spernacchierà… ma ve la siete cercata. Il fatto è che l’intera Chiesa soffrirà per il vostro comportamento.

ALCUNE REAZIONI DI CATTOLICI AL MESSAGGIO DEI VESCOVI LAZIALI (dal sito della diocesi di Roma)
Abitanti del Lazio, uscite in massa dalla chiesa al momento della lettura di questo inopportuno messaggio.
. Fate prima, disertate la messa, tanto ormai questi preti i valori cristiani non sanno neanche dove sono di casa, solo parole vuote.
. Speravo fosse una notizia ‘esagerata’.
. Hanno snaturato anche la Pentecoste.
. E’ possibile parlarci di Cristo e lasciare fuori della Messa la politica?
Che tristezza una Chiesa ridotta ad una Onlus. Il Cielo non perdonerà questa blasfemia.
. Ma dobbiamo andare a Messa fuori del Lazio, per non sentire la strumentalizzazione politica? Ma cosa sta succedendo nella Chiesa?
. Poi non vi lamentate se le chiese sono vuote.
. Da me, parrocchia in centro di Roma, non è stata letta.
. Mi diceva mio figlio maggiore, nemmeno qui alla Natività a Bravetta
. Da me l’hanno letta, ma con il commento finale che diceva più o meno: “L’accoglienza senza Cristo è solo ideologia”.
. L’incoraggiamento a pregare, a evangelizzare e a non peccare l’avete poi messo nell’allegato?
. Riconoscete al Governo e al Parlamento la competenza di gestire numeri e modalità di accoglienza?
 . Papa e vescovi non si immischiano nella politica, vero? Vergogna.
. Io credo che voi dovreste seriamente fare una riflessione su cosa sia veramente la povertà evangelica, perché avete smarrito la strada.
. Che Dio abbia pietà dei suoi sacerdoti. Pregheremo per la vostra conversione.
. Buffoni. Fondate un partito piuttosto. Così vi contiamo.
. Piantatela di fare politica!
. Ma vergognatevi politici di professione…lontani da Dio.
. Attendevamo lettere altrettanto belle che denunciassero le malsane politiche di sinistra: unioni e adozioni gay, gender, cannabis libera, eutanasia, divorzio-lampo, GPA. Invece solo questa volta parlano! Sai perché? Perché questi sono proprio politici, non sono vescovi!
. Da notare che tra i ‘mi piace’  al documento c’è quello del noto professor Massimo Faggioli, ‘gemello’ d'Oltreoceano di padre Antonio Spadaro…
CHIESA-PARTITO, BASSETTI E VESCOVI DEL LAZIO: SIGNORE, PIETA’ – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 10 giugno 2019

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