Papa Francesco blinda il Conclave "grazie" a 10 cardinali
Il Papa, con le creazioni cardinalizie del prossimo ottobre, avrà la maggioranza assoluta in Conclave. Ma per eleggere il successore serviranno i due terzi
Il Papa, con le creazioni cardinalizie del prossimo ottobre, avrà la maggioranza assoluta in Conclave. Ma per eleggere il successore serviranno i due terzi
Dieci nuovi cardinali per strutturare il Conclave che verrà. Papa Francesco ha elencato ieri i nomi di coloro che, dal concistoro di ottobre in poi, riceveranno la dignità cardinalizia.
Sarebbero tredici, ma tre non potranno votare in futuro perché di età superiore rispetto a quella prevista per poter essere eletti e per poter esprimere una preferenza sul prossimo vescovo di Roma. Il limite è ottant'anni.
Sono numeri ecclesiastici. Non è politica o parlamentarismo, ma ora Jorge Mario Bergoglio ha indicato il 52% dell'assise cardinalizia. La percentuale è stata riportata da IlSismografo. C'è un solo italiano tra i nuovi: Matteo Maria Zuppi, che ha trovato il placet della senatrice Monica Cirinnà e del padre gesuita James Martin.
Alcuni commentatori si stanno soffermando su come i consacrati che verranno creati cardinali in ottobre appartengano per lo più al fronte progressista. Altri, invece, rimarcano come arcidiocesi quali Milano, Venezia e Torino siano rimaste fuori per l'ennesima volta. Possibile che il fronte anti-Bergoglio in Italia si allarghi.
Il 33% di coloro che siedono già in Conclave proviene ancora dalla "gestione Ratzinger", ma ora l'ex arcivescovo di Buenos Aires, volendo utilizzare un'espressione e una categoria proprie delle logiche parlamentari, ha la maggioranza assoluta, cioè il 50% più uno. Non basta per l'elezione di un pontefice: è necessario il raggiungimento dei due terzi di 120, che è la cifra tonda massima, almeno sino al trentaquattresimo tentativo. Poi vanno bene anche maggioranze meno estese. Ma chi sono gli alti prelati che indosseranno la berretta rossa?
I nuovi cardinali elettoralmente attivi
Monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, è tra i nomi più in vista. Poi c'è mons. Jeans Claude Hollerich, già vertice dei vescovi europei e critico dell'avanzata del populismo nel Vecchio Continente. Un altro nome di spicco è quello di Michael Czerny, che ha lavorato con il cardinale Peter Turkson in un Dicastero della Santa Sede, quello che si occupa di migranti ed immigrazione. La lista è lunga: Josè Tolentino Mendoca, giovanissimo portoghese, Fridolin Ambongo Besungu, che è congolese, Alvaro Ramazzini Imeri, del Guatemala, Cristobal Lopez Romero, che è incaricato in Marocco ma che è originario della Spagna, Juan de la Caridad Garcia Rodriguez, che è cubano, Ignatius Hardjoatmodjo, che ricopre l'incarico di arcivescovo di Jakarata e infine un altro iberico, cioè Angel Ayuso Guixot. Anche in questa circostanza, il Santo Padre ha dimostrato di non tener conto della provenienza e anzi di privilegiare le periferie rispetto ai centri metropolitani del globo.
I nuovi cardinali non attivi elettoralmente
Chiude il cerchio Eugenio Dal Corso, che è italiano ma che, come specificato in principio, non potrà partecipare attivamente al futuro Conclave in quanto ottantenne. Medesimo discorso per gli altri due: il britannico Louis Fitzgerald e il gesuita lituano Sigitas Tamkevicius.
25 minuti in ascensore? Forse il Cielo non voleva l’annuncio dei nuovi cardinali?
Sia chiaro che la “cronaca” non è certo il soffermarsi a prendere in giro una persona che rimane chiusa in ascensore per ben 25 lunghi, interminabili minuti….. a chi non è toccata una cosa del genere, alzi la mano! Ma ciò che colpisce è davvero un primato di record che ora, papa Francesco, potrà veramente vantare. Non è mai accaduto che ad un Pontefice, diretto alla recita dell’Angelus, accadesse un impedimento del genere ma, ripetiamolo, non è questa la vera notizia.
Il fatto “curioso”, per dirla tutta, è stata la concordanza, la tempistica del fatto con in agenda l’annuncio del concistoro dei nuovi cardinali, quasi il Cielo avesse voluto dare un avviso al pontefice innovativo, un monito a non farlo, magari a pensarci bene… ma Bergoglio non è il papa “che pensa” e la pletora dei nuovi cardinali è qui a dimostrarlo: sono loro che pensano per lui, e lui li premia rivoluzionando la sua chiesa, penalizzando l’Europa (che se lo merita), umiliando l’Italia (che se lo merita), umiliando il piccolo gregge, il vero “popolo di Dio” e che forse un poco ce lo meritiamo anche noi. Insomma, è come se il Cielo ci stesse ammonendo che non meritiamo “Santi Pastori”….
Sia Aldo Maria Valli vedi qui, quanto la Nuova Bussola vedi qui, hanno fatto una chiarissima e dolorosa diagnosi dei nuovi premiati. Perché questo è il cardinalato – un premio – e leggendo i nomi dei nuovi “illustri”, ci vuole poca fantasia per capire in cosa consista il premio della berretta rossa che a quanto pare non è più data quale simbolo di martirio, quanto piuttosto una benemerenza a chi ha saputo dimostrare quanto sia bello “piacere al mondo”, una sorta di gara a chi più si dimostra meno cattolico, maggiormente riceve beneficio papale.
Non abbiamo nulla contro Zuppi ma… dovremo ricordare tutti come trasformò la basilica di san Petronio e le sue affermazioni di umanizzazione dell’Eucaristia, vedi qui per ricordare i fatti, per non stare a sfrugugliare la nota triste che Zuppi è figlio emerito della comunità sant’Egidio, fiore all’occhiello di Riccardi che così vanterà ora il suo primo cardinale… Mons. Zuppi è anche colui che, nella sua diocesi, ha UMILIATO pubblicamente il cardinale predecessore Carlo Caffarra imponendo al Clero i cambiamenti dottrinali (nella prassi, ovvio) sulla Comunione ai conviventi e concubini, interpretando Amoris Laetitia come voleva il papa, vedi qui.
Mons. Zuppi è anche colui che è stato promozionato dai gesuiti modernisti tanto cari a Bergoglio, come James Martin…. noto affossatore del vero Matrimonio cristiano e favorevole sponsor della linea LGBT nella Chiesa…. Ed infine ma non meno importante, tanto per rimanere in Italia è evidente che viene così premiata la “scuola di Bologna“… ossia tutta la linea politica del catto-comunismo iniziata negli anni 60/70 e postasi subito contro un papato Tradizionale Conservatore della vera Dottrina, facendo esultare niente meno che il PD per questa nomina cardinalizia arrivando a scrivere sui vari social: “ora abbiamo un cardinale dalla nostra parte“. Ciò è curioso perché al momento il PD e la sinistra radical chic possono contare su tutta la CEI della BB (Banda Bassetti), a loro vantaggio… ma non divaghiamo.
Non c’è dunque solo il primato di un pontefice che rimane chiuso in ascensore per ben 25 minuti e che ci sono voluti i vigili del fuoco per tirarlo fuori… ma c’è il primato di una pletora di nuovi cardinali per nulla “universali”, come ha affermato contrariamente il papa all’Angelus, al contrario, essi indicano dove pende l’ago della bilancia e non certo per la “cattolicità” universalmente intesa dalla stessa vera Missione della Chiesa.
Abbiamo “… lo spagnolo Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat che nel recente passato si è distinto per i duri giudizi sulla politica dei porti chiusi (“atteggiamenti che mi rattristiscono”) e la difesa delle Ong (“è triste che si criminalizza quelli che fanno il bene. Ho vergogna della mia Europa”)…” come spiega la Bussola… Così come abbiamo il “.. missionario comboniano (García Rodríguez) uno dei massimi studiosi dell’Islam e da preside del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica commentò con favore l’avvio delle cosiddette Primavere arabe in Nordafrica; egli è stato, inoltre, uno degli uomini che ha lavorato al Documento sulla Fratellanza Umana di Abu Dhabi…” capito bene??? Un testo con una affermazione eretica, come ha affermato di recente mons. Schneider….
Insomma, più sei eretico, più sei lontano dalla cattolicità, più si viene premiati in questo pontificato tentando così – nel trasformare la Curia Romana – di portare a termine quella RIVOLUZIONE tanto cara al gesuita Jorge Mario Bergoglio. Non a caso, infatti, anche i gesuiti modernisti vengono premiati, come spiega Aldo Maria Valli: “il padre gesuita canadese Michael Czerny, vero braccio destro di Francesco per le questioni riguardanti migranti e rifugiati. Czerny è un funzionario del dicastero vaticano per la promozione dello sviluppo umano integrale ed è la prima volta che un sottosegretario viene levato alla dignità cardinalizia. Evidente la volontà di premiarlo per sottolineare l’importanza che Bergoglio attribuisce non solo al tema dei migranti ma anche al prossimo sinodo amazzonico, per il quale Czerny è stato nominato segretario speciale…“
Sottolinea ancora Aldo Maria Valli: “Tra gli altri neo-porporati c’è inoltre il sacerdote-poeta portoghese José Tolentino Mendonça, già vicerettore dell’Università Cattolica di Lisbona, poi promosso da Francesco archivista e bibliotecario vaticano dopo che l’anno scorso, su incarico dello stesso Bergoglio, predicò gli esercizi spirituali al papa e alla curia romana. Mendonça è noto per essere un fan di suor Maria Teresa Forcades i Vila, “teologa” ultra-femminista sostenitrice dell’aborto e del “matrimonio” omosessuale. Proprio nella prefazione a un libro della Forcades il neo-cardinale sostiene che “Gesù di Nazareth non ha codificato né ha stabilito delle regole”. Inoltre in un’intervista del 2016 ha esaltato Bergoglio contrapponendolo ai “tradizionalisti”…”
25 minuti in ascensore…. chissà, forse il Cielo voleva risparmiarci ulteriori pene… ma sono Cinquant’anni che – i Vicari di Cristo in terra – hanno deciso di non ascoltarlo (leggasi il rifiuto ad obbedire alla richiesta della Beata Vergine a Fatima), hanno deciso un poco tutti di continuare ad inventare una chiesa sempre più moderna, NUOVA E INNOVATIVA, oggi rivoluzionaria, che piaccia al mondo arrivando ad eliminare persino l’esistenza di satana, come ha affermato il “papa nero” Arturo Sosa di recente e mai corretto, neppure strigliato dal “Vescovo di Roma” vestito di bianco…
E’ davvero il pontificato dei PRIMATI…. i primati peggiori della storia della Chiesa, i primati peggiori per le nomine di pastori e di consiglieri papali…. il primato di un Sinodo che con la scusa dei problemi che affliggono l’Amazzonia, ha inserito al suo interno la divinità PANTEISTA dalla quale i battezzati in Cristo Gesù (mai nominato nel documento di preparazione) dovrebbero imparare qualcosa… come ha denunciato gravemente il cardinale Brandmuller definendo, tale testo: eretico ed apostata… leggi qui.
L’enciclica di Pio VIII, del 24 maggio 1829 che potete leggere qui integralmente, può essere definita a ragion veduta “profetica”… se non altro per aver avuto il merito di come rispondere, oggi, alle stesse problematiche sollevate al suo tempo, seppur in modi diversi: ieri l’attacco era soprattutto esterno alla Chiesa, oggi è interno, parte dal suo interno, dal suo vertice! E non è una differenza di poco conto. Pio VIII implorava quanto segue:
- “…vigilate con la più assidua sollecitudine nei seminari sui quali a voi in modo particolare è stata affidata la sorveglianza dai Padri del Concilio Tridentino . Dai seminari infatti devono provenire coloro che, compiutamente educati alla disciplina cristiana ed ecclesiastica, e ai princìpi della più sana dottrina, dimostreranno tale devozione nell’adempimento del loro divino ministero, tale dottrina nella educazione del popolo, tale severità di costumi che il ministero a loro affidato sarà apprezzato anche dai profani, ed essi potranno, con virtuose parole, rimproverare coloro che si allontanano dal sentiero della giustizia.
- Noi chiediamo alla vostra sollecitudine, per il bene della Chiesa, di dedicare tutto il vostro zelo nella scelta di coloro ai quali dovrà essere affidata la cura delle anime, in quanto dalla oculata scelta dei parroci deriva soprattutto la salute del popolo, e nulla contribuisce di più alla rovina delle anime quanto essere guidati da coloro che cercano il proprio bene e non quello di Gesù Cristo, o da coloro che, scarsamente imbevuti di vero sapere, si fanno volgere in giro da ogni vento e non sanno condurre il loro gregge ai salutari pascoli che non conoscono o che disprezzano…”
Potremo citare molti altri Pontefici, leggete anche qui… come per papa Clemente XIII il quale promosse i doveri dei vescovi nella sua enciclica Christianae Reipublicae del 1766, vedi qui … in difesa della dottrina cattolica contro il proliferare di libri perniciosi, diabolici, eretici, e per far comprendere che è questa e non altra la via che siamo chiamati a perseguire, una via stretta e sassosa, ma l’unica orientata veramente al successo. Così spiegava e ordinava papa Clemente:
- Conviene soprattutto, Venerabili Fratelli, che rimaniate fermi come muro, perché non sia posto fondamento diverso da quello costituito, e difendiate il santissimo deposito della Fede, a custodia della quale dedicaste con giuramento voi stessi durante la solenne iniziazione. Siano fatte conoscere al popolo fedele le volpi che demoliscono la vigna del Signore; si avvisi il popolo in modo che non si lasci trascinare dai nomi splendidi di certi autori, perché non sia abbindolato dalla cattiveria e dall’astuzia degli uomini verso l’inganno dell’errore…
Per la foto-cover di copertina si ringrazia Danilo Santini
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