Card. Kasper: Dopo Francesco non si può tornare indietro. “Il popolo non lo accetterà, vuole uno normale e umano, che non sia imperiale come quelli del passato.”
Il card. Walter Kasper, molto vicino a Papa Francesco, ha concesso un’intervista a Religión Digital. Di seguito alcuni stralci dell’intervista come riportati in versione inglese da Martin M. Barillas e Pete Baklinski su LifeSiteNews.
Eccoli nella mia traduzione.
Religione Digitale: Lei è stato con papa Francesco. È forte come sempre?
Il cardinale Walter Kasper: Sì, il Papa continua ad essere abbastanza forte. Ha un movimento interiore che lo spinge a continuare ad andare avanti, e non teme le critiche che circolano intorno a lui, anche all’interno del mondo cattolico. Continua il suo cammino e sta abbastanza bene, anche fisicamente, per un uomo di 82 anni. E la prova è che lavora instancabilmente.
Domanda: Non ha nemmeno paura di uno scisma, come ha appena detto.
Kasper: Il Papa non ha paura dello scisma.
Domanda: E lei?
Kasper: Non credo ci sarà uno scisma. Coloro che causano paure sono piccoli gruppi che sono apertamente contro il Papa. Ma bisogna sapere e tenere presente che sono pochi, pochissimi, anche se fanno molto rumore attraverso i media. Non attribuite loro alcuna importanza.
Domanda: Cosa si aspetta dal Sinodo dell’Amazzonia?
Kasper: Questo sinodo amazzonico sarà molto importante e significativo per le chiese incarnate nelle culture di quell’area del mondo.
Domanda: Il Sinodo approverà l’accesso al sacerdozio per gli uomini sposati?
Kasper: Il problema della mancanza di vocazioni in Amazzonia è molto grave e la questione dell’ordinazione degli uomini sposati, e non solo, dipenderà dalla decisione e dall’unanimità dei vescovi della regione. Il Papa, con il suo spirito sinodale, metterà in moto quelle decisioni se ci sarà sufficiente consenso tra i vescovi.
Domanda: La Chiesa tedesca celebrerà anche un sinodo con il quale il Vaticano sembra avere qualche problema.
Kasper: Sì, ci sono alcuni che hanno problemi con il Vaticano. C’è sempre stata tensione tra la Germania e Roma. È qualcosa di storico, ma posso dire che in questo momento la grande maggioranza della Chiesa tedesca è totalmente e profondamente in sintonia con Roma. C’è un po’ di nervosismo in giro, ma credo che possa essere superato.
Domanda: Con i cardinali al prossimo concistoro, quelli scelti da Francesco saranno la maggioranza. Il Papa ha dunque garantito la sua successione?
Kasper: Sì. Si ha l’impressione che con le nomine al cardinalato, ciò che il Papa vuole è assicurare la sua successione.
Domanda: In che senso?
Kasper: Penso che nel prossimo conclave non si possa scegliere un papa che sia “un contrariano”. Il popolo non lo accetterebbe.
Domanda: Chi pensa che succederà a papa Francesco?
Kasper: Questa è una questione aperta e non pertinente.
Domanda: lei è convinto che, dopo Francesco, non si può tornare indietro?
Kasper: No, non è possibile. Il popolo non lo accetterà perché vuole un Papa normale e umano, che non sia imperiale come quelli del passato.
By Sabino Paciolla
Il card. Walter Kasper, molto vicino a Papa Francesco, ha concesso un’intervista a Religión Digital. Di seguito alcuni stralci dell’intervista come riportati in versione inglese da Martin M. Barillas e Pete Baklinski su LifeSiteNews.
Eccoli nella mia traduzione.
Religione Digitale: Lei è stato con papa Francesco. È forte come sempre?
Il cardinale Walter Kasper: Sì, il Papa continua ad essere abbastanza forte. Ha un movimento interiore che lo spinge a continuare ad andare avanti, e non teme le critiche che circolano intorno a lui, anche all’interno del mondo cattolico. Continua il suo cammino e sta abbastanza bene, anche fisicamente, per un uomo di 82 anni. E la prova è che lavora instancabilmente.
Domanda: Non ha nemmeno paura di uno scisma, come ha appena detto.
Kasper: Il Papa non ha paura dello scisma.
Domanda: E lei?
Kasper: Non credo ci sarà uno scisma. Coloro che causano paure sono piccoli gruppi che sono apertamente contro il Papa. Ma bisogna sapere e tenere presente che sono pochi, pochissimi, anche se fanno molto rumore attraverso i media. Non attribuite loro alcuna importanza.
Domanda: Cosa si aspetta dal Sinodo dell’Amazzonia?
Kasper: Questo sinodo amazzonico sarà molto importante e significativo per le chiese incarnate nelle culture di quell’area del mondo.
Domanda: Il Sinodo approverà l’accesso al sacerdozio per gli uomini sposati?
Kasper: Il problema della mancanza di vocazioni in Amazzonia è molto grave e la questione dell’ordinazione degli uomini sposati, e non solo, dipenderà dalla decisione e dall’unanimità dei vescovi della regione. Il Papa, con il suo spirito sinodale, metterà in moto quelle decisioni se ci sarà sufficiente consenso tra i vescovi.
Domanda: La Chiesa tedesca celebrerà anche un sinodo con il quale il Vaticano sembra avere qualche problema.
Kasper: Sì, ci sono alcuni che hanno problemi con il Vaticano. C’è sempre stata tensione tra la Germania e Roma. È qualcosa di storico, ma posso dire che in questo momento la grande maggioranza della Chiesa tedesca è totalmente e profondamente in sintonia con Roma. C’è un po’ di nervosismo in giro, ma credo che possa essere superato.
Domanda: Con i cardinali al prossimo concistoro, quelli scelti da Francesco saranno la maggioranza. Il Papa ha dunque garantito la sua successione?
Kasper: Sì. Si ha l’impressione che con le nomine al cardinalato, ciò che il Papa vuole è assicurare la sua successione.
Domanda: In che senso?
Kasper: Penso che nel prossimo conclave non si possa scegliere un papa che sia “un contrariano”. Il popolo non lo accetterebbe.
Domanda: Chi pensa che succederà a papa Francesco?
Kasper: Questa è una questione aperta e non pertinente.
Domanda: lei è convinto che, dopo Francesco, non si può tornare indietro?
Kasper: No, non è possibile. Il popolo non lo accetterà perché vuole un Papa normale e umano, che non sia imperiale come quelli del passato.
By Sabino Paciolla
Nuovo scandalo milionario in Vaticano: indagato un monsignore e il capo dell'Antiriciclaggio
Dopo le acquisizioni di documenti e apparati elettronici, vengono sospesi cinque dirigenti. Il Papa: "Non faremo sconti"
Dopo le acquisizioni di documenti e apparati elettronici, vengono sospesi cinque dirigenti. Il Papa: "Non faremo sconti"
Perché ieri sono state effettuate acquisizioni di "documenti" ed "apparati elettronici" in Vaticano? Non è solo una curiosità.
Il quesito è valido da quando la Sala Stampa della Santa Sede ha dato notizia di queste "acquisizioni", cioè sequestri, ossia proprio nel pomeriggio del primo ottobre ma, nel corso della giornata di oggi, stanno emergendo altri particolari, che possono rivelarsi utili a chiarire il quadro nel suo insieme. Il Vaticano sta investigando al suo interno. Questo va premesso. Le informazioni fornite poche ore fa raccontavano di come le operazioni di acquisizione fossero state eseguite in alcuni uffici della Segreteria di Stato, il cosiddetto "ministero degli Esteri", e dell'Autorità d'Informazione Finanziaria. Stando a quanto avevamo appreso, poi, il tutto era scaturito da denunce fatte partire dallo Ior. Era noto pure come l'azione fosse stata intrapresa dopo il via libera degli organi competenti. E poi c'era quella specificazione "operazioni finanziarie compiute nel tempo". Ma niente di più analitico.
E infatti il sito Il Sismografo aveva parlato, seppur virgolettando, di un "enigma avvolto nel mistero". Una parola, quest'ultima, che non è nuova ad associazioni con gli ambienti ecclesiastici, pure con quelli della Santa Sede. Poi l'Espresso ha pubblicato questo articolo a firma di Emiliano Fittipaldi, in cui si legge di un provvedimento di sospensione per cinque dirigenti. Le persone che sono chiamate in causa - apprendiamo sempre dalla fonte sopracitata - sono: "due dirigenti apicali degli uffici della Segreteria, Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi, di una addetta all'amministrazione, Caterina Sansone, e soprattutto di due pezzi da novanta del Vaticano". Tra le altre due persone tirate in ballo, c'è un consacrato: il pugliese don Maurizio Carlino, che era stato incaricato presso l'Ufficio informazione e documentazione della Segreteria di Stato alla fine del luglio scorso. Poi viene fatto il nome del dottor Tommaso Di Ruzza, il vertice dell'Autorità d'Informazione Finanziaria.
Resta da chiarire il perché di questa disposizione tesa alla sospensione. Bisognerà vedere quindi se, come pare, le operazioni di ieri siano collegate a queste novità. Infatti, in relazione alle "operazione finanziarie compiute nel tempo", sempre l'Espresso parla di: "operazioni finanziarie milionarie apparentemente irregolari effettuate da alcuni uffici della Segreteria di Stato". Papa Francesco, che è per la linea della tolleranza zero nei confronti di ogni scandalo verificato, potrebbe dover affrontare anche il tema dell'obolo di San Pietro, perché pure quello viene nominato nell'inchiesta giornalistica quale ambito di approfondimento giudiziario.
Giuseppe Aloisi
Il vescovo anti-Cattolico di Gozo (Malta), Mario Grech, 62, succederà presto al cardinale anti-Cattolico Baldisseri, 79, come Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Grech ha scritto le disastrose linee guida dei vescovi maltesi sulla Amoris Laetitia ed è un fiero difensore della Comunione agli adulteri.
Nel marzo 2018, ha accolto la legge maltese sullo pseudo-matrimonio gay "con soddisfazione", perché gli omosessuali praticanti hanno il diritto di "non essere giudicati".
I militanti di "New Ways Ministry" hanno dichiarato che Grech ha “una storia piuttosto buona sui problemi LGBT”. Grech è considerato anche un prepotente senza misericordia.
#newsBkpewjbpvl
https://gloria.tv/article/bSxHDEczLRUC4hLz4V2wRUBou
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