ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 25 gennaio 2020

Chi è lei veramente, “santità”?

LA ZAMPA PELOSA DEL DIAVOLO


Ma chi è lei veramente santità? La sua zampa pelosa ora spunta dalla manica. Strumenti del Maligno? Dall’infernale sistema di Bibbiano, all’idolo satanico Pachamama, fino al discorso di Bergoglio ai Francescani dell’Immacolata 
di Francesco Lamendola  

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Così come ci siamo scordati, tutti quanti, che il vero padrone del tempo e della storia è Dio, così ci siamo scordati anche della presenza di un altro padrone, di colui che regna sul mondo: una presenza inquietante, minacciosa, alla quale non si vorrebbe pensare e che molti, per esorcizzarla, hanno deciso di negare addirittura, magari accompagnando la loro incredulità con un sorrisetto di scherno, come a dire che quanti ci credono sono solo dei poveri sciocchi rimasti indietro coi tempi. Questo secondo padrone non è, in effetti, padrone di nulla, tranne che del suo odio inestinguibile per il genere umano; e non c’è astuzia che non conosca, non c’è perfidia che non sappia mettere in opera, di solito avvolgendola in magnifici pizzi e merletti seducenti, per godere del nostro male e prendersi così l’amara soddisfazione di aver contrastato, nei limiti precisi che gli sono concessi, l’opera infinitamente amorevole di Dio. 

Il fatto che abbiamo smesso di credere alla sua presenza e il fatto, non meno grave, che abbiamo smesso di leggere e meditare la Sacra Scrittura, nella quale si dice chiaramente, nel libro dell’Apocalisse, che la battaglia finale ingaggiata dal re di questo mondo per il dominio sulle nostre anime non verrà da qualche nemico esterno, ma da qualcuno che assumerà l’aspetto e l’atteggiamento di un inviato di Dio; e inoltre il fatto che ci siamo scordati del profondo significato del tradimento di Giuda, ossia di uno dei dodici Apostoli, e del rinnegamento di Pietro, il quale giunse a spergiurare per tre volte di non aver mai avuto nulla a che fare con il divino Maestro, tutto questo ci rende particolarmente impreparati e pressoché indifesi davanti all’ora di tenebre che si sta rapidamente avvicinando e nella quale verremo tutti quanti messi alla prova e passati al setaccio come il grano.

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 La sua zampa pelosa ora spunta dalla manica!

C’è una scena, nel film Horror Express di Eugenio Martin, produzione anglo-spagnola del 1972, (che non sarà un capolavoro, ma non è nemmeno tanto brutto come la solita critica spocchiosa lo ha giudicato) in cui, a un certo punto, la zampa pelosa del mostro spunta da sotto la manica della giacca e i polsini della camicia di un uomo insospettabile. Una entità aliena si impossessa del corpo di una serie di passeggeri della Transiberiana; se uno muore, entra in un altro: in questo caso, si tratta di un ispettore di polizia che stava appunto indagando sulle morti misteriose che si susseguivano a bordo del convoglio. L’entità prende possesso della mente dei suoi ospiti involontari ma si può riconoscere, al buio, dal rosso luccichio degli occhi e da una graduale trasformazione dell’aspetto fisico, benché, al principio, la si possa in qualche modo mascherare. L’ispettore, in questo caso, tiene sempre la mano infilata nella tasca dei calzoni, e c’è un buon motivo: quella mano non ha più nulla di umano, è diventata un’orribile zampa pelosa, dotata di formidabili unghioni: se gli altri la vedessero, immediatamente capirebbero che quell’uomo è ormai un guscio vuoto, interamente posseduto dalla malefica entità che semina la morte a bordo del treno. Questo per dire che il male si può ben dissimulare sotto apparenze rispettabili, ma ad un osservatore che sia sveglio e attento a percepire i segni, non sfuggono gli indizi della sua presenza, magari per un breve istante, tanto da dubitare di ciò che realmente si è mostrato. Ed è precisamente allora che si vede se ci sono delle anime vigili, pronte a cogliere quell’indizio e a non farsi ingannare dalle apparenze, o se ormai la cristianità è formata da un gregge di pecoroni impigriti dalla lunga tranquillità di cui hanno goduto e dai mille compromessi col mondo che hanno accettato, pronti e disposti a lasciarsi trascinare in qualsiasi luogo, anche nell’abisso, non dal vero pastore del gregge, ma dal falso pastore. Il quale non ha a cuore la loro salvezza ma, al contrario, per la sua smisurata ambizione di gloria e di potere, si è fatto a sua volta servitore zelante dell’antico avversario, il re di questo mondo di tenebre, nel quale siamo solo dei pellegrini in camino verso la nostra vera patria, che è il Cielo. Invece il falso pastore ci ha persuasi che la nostra patria è proprio questa terra, fatta di fango e di piaceri illusori, e ha spinto la sua impudenza sino a introdurre il simulacro della Madre Terra nel tempio di Dio, rivolgendo a lei l’adorazione che spetta a Lui solo.

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Dall’idolo satanico Pachamama, fino al discorso ai Francescani dell’Immacolata, ma chi è lei veramente santità?

Di solito il re di questo mondo è abbastanza abile da dissimulare i segni della sua presenza; e nondimeno, ripetiamo, se i cristiani fossero degni di questo nome e vigilassero e pregassero sempre, come fanno le vergini savie e non come le vergini stolte, che si addormentano nel cuore della notte e si lasciano sorprendere al momento decisivo, la sua zampa pelosa e orribile non sarebbe passata inosservata, e il grido d’allarme, lanciato dalle sentinelle, sarebbe arrivato fino al cuore della cittadella, mettendo tutti in stato d’allerta e di difesa. Ammonisce San Pietro nella prima epistola che porta il suo nome (5, 8-9): Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi. I cristiani pigri, i cattolici al passo coi tempi, moderni ed emancipati, hanno relegato la fede nell’ultimo angolino della loro casa; hanno smesso di prendere sul serio la Parola del Signore; per ogni insegnamento di Gesù, hanno trovato un cavillo, una scappatoia, una scusante per eluderla, per falsificarla, aiutati in ciò, illusi e ingannati da un falso clero che ha perso la fede e si spaccia per quel che non è più, al solo scopo di conservare un posto sicuro e i vantaggi dell’istituzione ecclesiastica. Se così non fosse, non si spiega come mai solo pochissimi si siano accorti del tradimento inaudito che si sta consumando ai danni del Vangelo; del mostruoso e diabolico snaturamento che il falso clero, a cominciare dal falso papa, sta operando sulla vera dottrina cattolica, sostituendo il culto dovuto a Dio con mille preoccupazioni relative ai migranti, all’ambiente, al clima, alla politica, e perfino allo smaltimento dei rifiuti di plastica e all’innalzamento del livello dei mari. Ma non parlano più delle anime, del loro destino immortale, del giudizio che le attende al termine della vita terrena; anzi, parlano della vita terrena come se fosse la vita vera, come se in realtà non ce ne fosse un’altra e come se essa non fosse, in realtà, che la preparazione di quella, la quale sarà eternamente beata o eternamente infelice, perché Dio è, sì, misericordia, ma sempre nella verità, e quindi nella giustizia. E che ricompensa volete che abbia chi tradisce la Parola di Cristo, chi inganna le anime semplici, chi si fa beffe delle verità ultime insegnateci dal divino Maestro?

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 Il falso pastore ci ha persuasi che la nostra patria è proprio questa terra, fatta di fango e di piaceri illusori, e ha spinto la sua impudenza sino a introdurre il simulacro della Madre Terra nel tempio di Dio, rivolgendo a lei l’adorazione che spetta a Lui solo!

Sono ormai parecchie le occasioni nelle quali la zampaccia pelosa del mostro è sbucata fuori, e sia pure per qualche istante, dalla manica del vestito. Una è stata quando monaci e suore si sono gettati bocconi a terra, davanti all’idolo chiamato Pachamama, adorandolo sotto lo sguardo compiaciuto del falso pontefice, in spregio al Primo Comandamento: Non avrai altro Dio all’infuori di me. Un altro è stato quando costui, il falso papa, ha detto ai francescani dell’Immacolata il 10 giugno 2014, dopo averli fatti commissariare e aver chiuso il loro fiorente seminario:
Voi avete parlato con coraggio, questo mi piace. Ma voglio dirvi ufficialmente una parola. Questo ufficialmente. Il vostro carisma è un carisma singolare.  C’è lo spirito di San Massimiliano Kolbe, un martire, e c’è lo spirito di San Francesco, l’amore della povertà, l’amore a Gesù Cristo spogliato…  Ma c’è un’altra cosa che a me fa capire che il Demonio è tanto arrabbiato con tutti voi: la Madonna. C’è qualcosa che il Demonio non tollera, questa è l’interpretazione mia… Non tollera la Madonna; non tollera e non tollera di più quella parola del vostro nome, “Immacolata”, perché è stata l’unica persona solamente umana nella quale lui ha sempre trovato la porta chiusa, dal primo momento lui non la tollera. Ma pensate anche il momento che voi vivete adesso come una persecuzione diabolica, prendetela così… Ne sono sicuro.

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Con il discorso ai Francescani dell'Immacolata, l'anti-papa Bergoglio è venuto allo scoperto?

In questo discorso, indirizzato a uno dei frati che gli si era rivolti in rappresentanza di tutti, e che chiunque può ascoltare sul video https://youtu.be/hyxlCj7En8Y, parrebbe quasi di udire un elogio dei Francescani dell’Immacolata: il Demonio li odia per la loro straordinaria devozione a Maria, la Santa Vergine Immacolata. Però si dà il caso che a pronunciare quelle parole sia proprio colui dal quale la persecuzione è partita, e si è abbattuta, senza fornire spiegazione alcuna, con eccezionale durezza, quasi che si trattasse dei peggiori nemici che la Chiesa abbia mai avuto. È come se Bergoglio, in quel momento, avesse avuto l’ardire di lasciar cadere la maschera e rivelarsi per ciò che realmente è: uno strumento del Maligno; come se avesse voluto sfidare i fedeli a riconoscerlo, a cogliere l’esatta portata delle sue parole, in tutta la loro drammatica evidenza, e a trarre le logiche conseguenze. E dunque? Che cosa se ne deve dedurre? Ecco: quello è stato un altro momento in cui, per un attimo, la zampa pelosa del Signore del mondo si è mostrata, almeno a quanti avevano occhi per vedere, e un sensus fidei sufficiente a riconoscere gli indizi della presenza diabolica. È noto che, nel corso degli esorcismi, il Diavolo, quando viene interrogato con autorità dal sacerdote, è costretto, suo malgrado, a rispondergli secondo verità: è obbligato a dichiarare il suo nome, è obbligato a confessare quali sono le sue vere intenzioni; non può mentire, anche se lo vorrebbe, essendo la sua natura quella del bugiardo e del seminatore di discordia. Ora, in quel discorso di Bergoglio c’era qualcosa di simile: vi si percepiva qualche cosa di molto strano, come una sorta di confessione involontaria, e tuttavia esplicita, di quel che egli sta veramente facendo e di chi è il suo vero padrone.

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  I francescani dell’Immacolata: il Demonio li odia per la loro straordinaria devozione a Maria!

La sua zampa pelosa ora spunta dalla manica 
di Francesco Lamendola

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VI SPIEGO IL VERO MOTIVO PER CUI RATZINGER È STATO SOSTITUITO DA PAPA BERGOGLIO 



La parola diavolo deriva dal verbo greco διαβάλλω (diabàllo) che significa dividere, separare. Cosa accade se l'elemento diabolico fa irruzione in seno alla #cristianità? E' quanto sta accadendo dal 2013 con la neutralizzazione del cristianesimo operata da Papa #Bergoglio, il primo #papa #mondialista della storia. #Ratzinger fu l'ultima eroica figura di resistenza alle potenze nichilistiche e anticristiche del turboglobalismo relativista. E' proprio per questo venne sostituito dal nuovo pontefice Bergoglio. Non a caso Papa Francesco venne celebrato già nel 2013 dal Time come personaggio dell'anno. Bergoglio sta neutralizzando il cristianesimo, sta realizzando quella che Ratzinger in una sua enciclica ha definito la chiusura alla #trascendenza. Per questa via si è generato uno #scisma all'interno del mondo #cattolico. E' il trionfo del διαβάλλω (diabàllo), del dividere: da una parte la cristianità che si identifica con il corso mondialista della chiesa, dall'altra il mondo cattolico rimasto fedele al messaggio forte di un #cattolicesimo che non si arrende al mondo. Il modo in cui Bergoglio si è espresso sul #celibato dei #preti: una questione apparentemente secondaria, ma ben individuata da Ratzinger per quel che è realmente. L'ennesima decostruzione del fortilizio della #chiesa. Una decostruzione volta a sciogliere la chiesa nell'immanentismo laicista della civiltà dei consumi.

1 commento:

  1. Mi viene in mente un racconto non so di chi che riduco all'essenziale:"Un giorno, un grande esploratore,giunse in una terra sconosciuta,dove nessun uomo aveva mai messo piede!Dopo alcuni giorni,tuttavia,scoprì che quella terra non era disabitata,tutt'altro;c'erano uomini,donne bambini,anziani del tutto simili a lui,ma subito si accorse che avevano un deficit,erano ciechi.Da diverse generazioni quella popolazione era rimasta priva della vista,bisnonni,nonni,papà,mamme,figli nipoti,tutti ciechi!Allora l'uomo cominciò a raccontare loro quello che lui vedeva e pensava tra se"Sarò loro guida in quanto sono l'unico che vede".Ma con l'andare del tempo piano piano si accorse che tale"privilegio"stava diventando per lui un peso insopportabile;sempre fuori posto,fuori luogo,così simile ma altrettanto diverso dagli altri.Arrivò fin al punto di dubitare che lui vedesse veramente il mondo che lo circondava;tale condizione lo portò quasi alla pazzia.Fu allora che disse tra se:Se sono il solo che vede,se gli altri non vedono e non vogliono conoscere quello che io vedo o fingo di essere cieco pure io o ritorno nella mia terra dove la gente vede!Io credo che ormai il falso profeta si sia rivelato nella sua natura e nel suo progetto diabolico:la maggior parte dei"cattolici"fedeli,consacrati,presbiteri,vescovi,cardinali è cieca e vuole restare tale perchè l'oscurità è il loro mondo; per i pochi che "vedono"per Grazia Divina resta solo un scelta:quella di restare uniti e di preservare la Fede ricordandosi il monito di nostro Signore:"Ma quando il Figlio dell'Uomo ritornerà,troverà ancora la Fede sulla terra?

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