Dalla Pachamama a Gesù e Maria meticci. Quando si calpesta il Dogma, tutto è possibile.
Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri le riflessioni del prof. Enrico Maria Radaelli sull’omelia di papa Francesco del 12 dicembre 2019.
« Simone di Giovanni, mi ami Tu? » (Gv 21,16).
“Pachamama mia, Tu lo sai che Ti amo!”
di Enrico Maria Radaelli
14 dicembre 2019. Leggo dell’omelia a braccio e in spagnolo che Papa Francesco ha tenuto in san Pietro giovedì 12 dicembre presiedendo il Pontificale celebrato in occasione della festa della Madonna di Guadalupe, omelia in cui il Sommo Pontefice decide di attribuire a Colei che è riconosciuta, venerata e amata in tutto il mondo come la santa Patrona delle due Americhe tre attributi: « Señora-mujer, madre e mestiza », cioè, in italiano, “Signora-donna, madre e meticcia”.
Ora, su ‘Signora’, ‘donna’ e ‘madre’, nessun problema.
Ma perché mai ‘meticcia’? La santa Vergine Immacolata è ‘meticcia’?
Sull’etimo di ‘meticcio’ le ipotesi dei linguisti sono due: una sostiene che il termine sia stato portato in Italia traslandolo dal francese ‘métis’, a sua volta importato dall’analogo spagnolo per indicare, tra le popolazioni latine delle Americhe il ‘nato da genitori di due razze diverse’, in specie ‘nato da un ispano e da un’indiana d’America o viceversa’, come spiega il Pianigiani nel suo Dizionario Etimologico della Lingua italiana.
Tale nato si dice propriamente ‘mezzosangue’, giacché metà del suo sangue è ariano e l’altra metà indio. Altre fonti fanno derivare il termine dal tardo latino mixticius, ‘incrocio con metà’.
Ma se si scava direttamente l’etimo del termine spagnolo usato dal Papa si vede che è proprio lui che deriva da mixticius (misto), aggettivo derivato dal verbo miscere (mix) nella sua forma al participio mixtus (misto). Sicché per entrambe le ipotesi il perno è ‘metà’, il concetto di partenza per significare ‘mezzosangue’, ‘ibrido’, ‘meticcio’.
Torniamo ora all’omelia del Santo Padre: dopo aver illustrato il senso dei primi due termini della sua definizione, Sua Santità si sofferma sul terzo, « mestiza », e Cecilia Seppia, la commentatrice di Vatican News, traduce così le sue parole: « [Maria] ha voluto essere meticcia, si è mescolata, ma non solo con Juan Diego – il veggente che tra il 9 e il 12 dicembre 1532 vide imprimersi per miracolo sul proprio mantello la figura della “Morenita”, come lì viene chiamata la Vergine Maria –, è diventata meticcia per essere madre di tutti, si è meticciata con l’umanità. Perché lo ha fatto? Perché lei ha ‘meticciato’ Dio e questo è il grande mistero: Maria madre meticcia, che ha fatto Dio, vero Dio e vero uomo, in suo Figlio Gesù ».
Si rende conto, Santo Padre, di quello che ha detto, vero?
Approfittiamo dell’occasione per raccomandarvi ancora una volta l’ultimo libro del prof. Radealli intitolato All’attacco! Cristo vince, che può essere ordinato direttamente all’autore visitando il suo sito internet: enricomariaradaelli.it
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